Sua maestà la Regione Lazio: i possibili candidati

Nicola Zingaretti ha tenuto fuori l’ente dalla campagna elettorale, ma dopo l’indicazione del nuovo Capo dello Stato inizierà la lunghissima sfida per la successione. Tutti i nomi in pista. Verso la contrapposizione tra Pd e Fratelli d’Italia. Con la variabile Roberta Lombardi.

Nicola Zingaretti ha tenuto fuori la Regione Lazio da questa campagna elettorale. Certamente non poteva evitare un “passaggio” a Latina a favore di Damiano Coletta, ma per il resto il profilo è rimasto basso. Perfino a Roma, dove evidentemente non ha ritenuto opportuno forzare più di tanto la situazione considerando che i Cinque Stelle erano già spaccati per conto loro. Da una parte Virginia Raggi e dall’altra Roberta Lombardi.

Ma certamente dopo l’elezione del presidente della Repubblica si porrà il tema della durata della legislatura. Subito alle urne oppure raggiungimento della scadenza naturale nel 2023?

Ricordiamo che sia alle politiche che alle regionali del Lazio si è votato lo stesso giorno. Sicuramente il futuro di Nicola Zingaretti avrà una dimensione parlamentare, ma proprio per questo si pone il tema della “successione”. Chi sarà il candidato del centrosinistra dopo?

I papabili per la Regione

Nicola Zingaretti

I nomi che circolano maggiormente sono i soliti due: il vicepresidente della giunta Daniele Leodori e l’assessore alla sanità Alessio D’Amato. Ma non bisogna mai dimenticare che sia il potente senatore e segretario regionale Bruno Astorre che il presidente dell’europarlamento David Sassoli hanno dei profili giusti per guidare la Regione Lazio. C’è però la variabile dell’alleanza con i Cinque Stelle: bisognerà vedere come evolverà la situazione a livello nazionale, perché in effetti una come Roberta Lombardi potrebbe provare a giocarsi le sue carte.

Anche per il centrodestra si porrà il problema. In questo momento non c’è partita: i numeri di Roma e quelli dei sondaggi dicono che ad esprimere il candidato alla presidenza della Regione dovrà essere Fratelli d’Italia. I nomi sono tre: il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, il vicepresidente di Montecitorio Fabio Rampelli e la consigliera regionale Chiara Colosimo.

Difficile in questo momento che la Lega possa tornare in gioco. Discorso diverso per Forza Italia, qualora si decidesse di virare su un progetto politico più centrista e moderato. Ma rimane complicato. Nelle dinamiche politiche nazionali il nuovo dualismo sembra essere quello che vede su fronti contrapposti il Pd di Enrico Letta e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Insomma, un ritorno all’impostazione de Il Rosso e il Nero.