Pd in Ciociaria, sul ponte sventola bandiera rossa. Addavenì De Angelis…

L’area ex democristiana ridotta ad un ruolo marginale, la cementificazione dei rapporti tra Francesco De Angelis. Mauro Buschini e Sara Battisti da una parte e Nazzareno Pilozzi e Domenico Alfieri dall’altra dimostra che è cambiato tutto. Alla ribalta è tornato l’asse ex Ds-Pds, perfino ex comunista. Come dimostra la storia del commissariamento dei circoli.

Francesco De Angelis è il presidente dell’Asi, il leader di Pensare Democratico (componente maggioritaria del Pd in provincia) e probabilmente il prossimo commissario del Consorzio industriale unico del Lazio.

Mauro Buschini è il capogruppo regionale del Partito Democratico, Sara Battisti è consigliere all’ente della Pisana.

Nazzareno Pilozzi, dopo aver ricoperto il ruolo di parlamentare, è ora il responsabile politico della segreteria di Buschini.

Domenico Alfieri ha vari titoli: sindaco di Paliano, consigliere provinciale, reggente della segreteria del Pd in Ciociaria. Ma soprattutto candidato in pectore alla prossima segreteria provinciale.

 

Cosa hanno in comune? Provengono dai Ds, alcuni dal Pds, altri ancora (è il caso di De Angelis e Pilozzi) dal Pci. Vuol dire che in provincia di Frosinone è cambiato il vento nel Partito Democratico.

L’area democristiana, rappresentata soprattutto dall’ex senatore Francesco Scalia, ha lasciato il campo alla tradizione ex comunista.

In questi anni sono stati su parti opposte. Pilozzi, dopo l’esperienza con Sel, entrò nel Pd dall’area di Scalia. Lo stesso Alfieri ha fatto parte di quella componente. Per non parlare del fatto che De Angelis e Buschini fecero una “guerra” senza quartiere alla Battisti quando quest’ultima guidava la federazione provinciale. Lo scontro fu durissimo.

Perfino le vicende recenti hanno visto De Angelis, Buschini e Battisti con Matteo Orfini, mentre Nazzareno Pilozzi stava con Maria Elena Boschi, petalo forte del Giglio Magico renziano.

 

Adesso però è cambiato tutto, perfino la dimensione. Non si stanno preoccupando soltanto del panorama regionale o nazionale, dove comunque il ruolo di Nicola Zingaretti funge da catalizzatore.

No, hanno deciso di serrare le file sul piano locale. Per esempio sostenendo in modo compatto Antonio Pompeo alla presidenza della Provincia.

Poi il commissariamento dei circoli di Anagni, Aquino, Acuto, affidati, rispettivamente, a Francesca Cerquozzi, Daniele Mattaroccia e Francesco Sordo.

Un episodio che dimostra la cementificazione del rapporto politico tra De Angelis-Buschini-Battisti da una parte e Pilozzi-Alfieri dall’altra.