Sull’espulsione di Gori strane scommesse come messaggi mafiosi

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Una trappola. Oppure un segnale mafioso. Come la firma lasciata dal sicario sul cadavere della sua vittima. Forse un ultimo sfregio sul corpo di un Frosinone appena uscito a fronte alta e viso pulito dal campionato di Serie A, proiettando tante ombre sul modo in cui viene gestito il mondo del calcio italiano. E forse pure manovrato. L’odore di imboscata intorno ai Canarini si respira forte in serata quando le agenzie battono la notizia “Strane scommesse su Napoli – Frosinone: partono dalla Ciociaria”. A lanciare quell’informazione è Agimeg, l’Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco: un’autorità nel settore.

Scrive che l’espulsione di Gori in avvio di Napoli-Frosinone rischia di diventare un caso: troppe scommesse. E per questo è partita la segnalazione delle agenzie ai Monopoli di Stato.

Il cartellino rosso sventolato dall’arbitro a Gori nei primi minuti di Napoli-Frosinone ha sorpreso un po’ tutti coloro che guardavano la partita davanti alla tv. Ma ora l’espulsione del centrocampista rischia di diventare un vero e proprio caso. Perché ben tre operatori di scommesse (Eurobet, Intralot e Goldbet) hanno avanzato una segnalazione ai Monopoli di Stato. Hanno notato un’anomala serie di giocate sull’espulsione del giocatore. E tutte provenivano proprio dalle sale scommesse della Ciociaria.

Al centro dei sospetti ci sono ben 32 sistemi, con giocate per migliaia di euro. Si tratta di giocate piazzate in modalità sistema integrale, con una fissa (espulsione si/no di Frosinone-Napoli, Esito: Si) e 3 partite (sempre diverse) dove appunto c’è 1 e X2 della medesima partita. Il sistema quindi si sviluppa in quartine dove solo una combinazione è vincente e per un importo sempre inferiore ai 1.000 euro.

I quotisti hanno chiuso immediatamente quel tipo di scommessa e hanno avvertito attraverso una relazione l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Al momento la refertazione dell’esito Espulsione SI/No è stata bloccata, pertanto i biglietti sono in stato di ‘appeso’.

Le giocate erano iniziate nella mattina di sabato. Anomale per una serie di motivi: tutte provenienti da agenzie collocate nel territorio del frusinate, con una tipologia di gioco praticata pochissimo dagli appassionati. Invece, all’improvviso sabato mattina ci sono stati dei picchi altissimi di puntate di questo tipo.

Chi ha fatto quelle giocate? Perché le ha fatte? Non è stata una persona soltanto. Chi ha organizzato la cosa sapeva che sarebbe scattato il sistema automatico di segnalazione. Ma lo ha fatto comunque. E perché è venuto a farlo proprio a Frosinone?

Che ci sia del marcio in questo campionato è stato chiaro anche ai bambini entrati per la prima volta in questa stagione in uno stadio di serie A per vedere giocare il Frosinone. L’elenco delle anomalie e delle stranezze è lungo, dettagliato e lo trovate nei post della sezione Sport di questo blog. Che ci sia stata una manovra con la quale rispedire subito in serie B il Frosinone lo hanno capito anche i quattro ipotetici tifosi che con la radiolina a transistor dovessero avere ascoltato le telecronache stando in Mozambico. E se qualcuno ancora non dovesse avere le idee chiare ecco la firma lasciata dal sicario. L’ultimo sfregio su un Frosinone che è retrocesso si, ma tra gli applausi.

Una scommessa siamo pronti a farla noi. Questo campionato, sul campo finisce qui. Ma non è finito. Ne sentiremo parlare ancora.

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