La politica si fa a tavola: chi stava con chi da Zingaretti

Camilla de Tourtrissac

Tagliacucitrice con gusto

Tourtrissac

di CAMILLA de TOURTRISSAC
Tagliacucitrice e blogger

 

La politica si fa a tavola. Ma anche al tavolo. Come erano disposti a pranzo i sindaci che hanno partecipato all’incontro con Nicola Zingaretti al Sunny Palace di Prossedi?

Nessuno ha compilato un tableau Come si fa nei matrimoni. Ognuno si è seduto in base al caso o alle simpatie.

Al tavolo centrale c’era il governatore. Con lui l’assessore Mauro Buschini ed i consiglieri Daniela Bianchi e Enrico Forte.

A quel tavolo non c’è Francesco De Angelis. Il compagno di tante battaglie politiche con Nicola Zingaretti sta seduto al tavolo accanto a quello del governatore. Lo circonda la cerchia dei fedelissimi. C’è il sindaco di Isola del Liri Enzo Quadrini che è tornato dall’estate scorsa nello schieramento. Da Broccostella è arrivato Sergio Cippitelli che voleva candidare nella lista civica del Presidente alle scorse Regionali. C’è il sindaco di Fontana Liri Gianpio Sarracco che ha tentato di unire il centrosinistra nella scorsa votazione sull’acqua. C’è il sindaco di Pescosolido Giuseppe Cioffi.

Si mettono insieme i sindaci dei Lepini: Antonio Como (Amaseno) in elegante vestito blu e cravatta rossa; Adriano Lampazzi (Giuliano di Roma) in maglioncino cahemere; debutta Gianfranco Barletta da Supino, con lui Lucio Fiordalisio giunto con due balzi da Patrica. Su tutti pontifica l’eterno Giovanni Iorio da Villa Santo Stefano che celebra l’elezione a presidente della XXI Comunità Montana. Parlano poco di politica: il tema centrale è il giorno in cui andare a mangiare un maialino nero casertano ed un cinta senese per apprezzarne la differenza. Ogni tanto si distraggono e fanno l’occhietto alle sindache arrivate dalla confinante provincia di Latina.

Sull’altro tavolo, il segretario provinciale Simone Costanzo riunisce i sindaci del suo collegio elettorale. Tristemente s’accompagna con il primo cittadino di Castelforte Giovanni Cardillo. E con Giovanni Rossi di Sant’Andrea del Garigliano ed il sindaco di Sant’Ambrogio Sergio Messore. C’è l’erede di Peppino Moretti da Esperia Giuseppe Villani ed il suo collega di Sant’Apollinare Enzo Scittarelli.

Un po’ fuori area – ma sono sempre voti buoni – il sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi e l’assessore di Pico Marco Delle Cese. Nessuno ha il coraggio di dire al Segretario Costanzo che può tranquillamente smettere la dieta: assaggia appena l’antipasto, manda giù mezzo piatto di pasta, non tocca proprio il riso. Ben più luminosa la sua vice Sara Battisti: oscar al parrucchiere per il caschetto ed a lei per la mise. Farebbe grande cosa se desse qualche suggerimento al suo commensale Enrico Pittiglio, sindaco di San Donato Valcomino, rimasto un po’ agé.

Non si trattiene a pranzo Roberto De Donatis. A proposito: cosa ci faceva il sindaco di Sora in un incontro di centrosinistra? Proprio lui che è stato eletto da uno schieramento di centrodestra. La versione ufficiale è che sia andato a verificare quali margini ci fossero per una riapertura dei finanziamenti ai Gal. Quello al quale ha dato vita anche Sora non è stato finanziato. In sala però tutti danno per certo che Roberto De Donatis stia tornando a respirare aria di Sinistra. Socialista e non Pd: il periodo trascorso sotto le bandiere a metà tra Francesco Scalia e Francesco De Angelis gli è bastato. Gianfranco Schietroma gli ha già mandato a Sora uno dei sottosegretari in quota Psi a tenere un convegno. Se son garofani fioriranno.

Non c’è Marino Fardelli. Tutti notano la sua assenza. Nessuno si meraviglia. Il Gruppo Pd alla Regione Lazio non ha risposto alla sua richiesta di iscrizione. Non lo hanno voluto. La sua idea di creare una componente Cassinate nel Pd per alterare gli equilibri politici provinciali non è stata gradita. La prima coseguenza è stata la porta lasciata chiusa nonostante Marino bussasse. La seconda conseguenza è stata la decisione di Francesco De Angelis: gli ha piazzato Barbara Di Rollo come futura candidata alle Regionali da Cassino, dimezzandogli la piazza. In serata, quando l’assenza di Fardelli è stata evidente a tutti, su Facebook appare un messaggio: “Sono a letto con l’influenza”.

Nessuna traccia del Pd di Frosinone: forse è tutto impegnato nella campagna elettorale per le prossime comunali.

Si mimetizza alla perfezione il colonnello dei carabinieri Fausto Bassetta sindaco di Anagni; in sala c’era ma a tavola se ne sono perse le tracce. Deformazione professionale. Rinunciano invece ai piaceri della tavola il lampadato presidente del Pd Domenico Alfieri ed il cotonato presidente della Provincia Antonio Pompeo. Avranno una linea invidiabile: ma se ci togli la tavola a questa vita…

Recupera, al loro posto, il ben più mangereccio tavolo con il sindaco di Monte San Giovanni Campano Angelo Veronesi. Con il sindaco di Posta Fibreno Adamo Pantano, il sindaco di Fiuggi Fabrizio Martini ed il sindaco di Ripi Roberto Zeppieri. Lì stava appostato in tutta la sua rotondità il direttore Alessioporcu, a tratti con il punto it ed a tratti senza, ma comunque con la cravatta costantemente fuori posto. Al punto che si avvicina a sistemargliela il direttore dei direttori Alessandro Panigutti, dominus della stampa in provincia di Latina ed a capo anche delle gerenze di Ciociaria Oggi, Cassino Oggi oltre che di Latina Oggi. A quel tavolo c’è anche l’editore di Teleuniverso Tonino Magnapera: che invece di stalkizzare i sindaci come fa qualche suo aspirante collega, preferisce concentrarsi su strozzapreti e riso ai porcini. Porzione doppia. E’ la dimostrazione vivente che a tavola non si fa solo politica.

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