La sfumatura “azzurra” di Tajani che spiazza Lega e FdI

Il numero due di Forza Italia ha ribadito la scelta irreversibile di centrodestra, evidenziando però le differenze su temi chiave: dal no al referendum all’utilizzo del Mes. Dicendo: “Noi siamo moderati, siamo più europeisti. Siamo diversi dai nostri alleati”.

Nel centrodestra senza se e senza ma. Però in modo diverso dagli alleati della Lega e di Fratelli d’Italia. Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e numero due del Ppe, lo ha ribadito nel corso di un convegno al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini. Prendendo le distanze dalle posizioni di Salvini e Meloni sull’utilizzo del Mes, ma anche sul referendum costituzionale per il taglio di 345 seggi parlamentari. Forza Italia è contraria, a differenza di Lega e Fratelli d’Italia. Ma intanto la scelta del centrodestra è irreversibile. (Leggi qui Tajani asfalta i Cinque Stelle, Berlusconi sogna la Democrazia Cristiana).

Ha detto Tajani: “Credo che ci saranno più Regioni governate dal centrodestra, che Regioni governate dal centrosinistra rispetto ad oggi”. E sull’ipotesi di un rinvio delle elezioni nel caso di seconda ondata del Covid?

ANTONIO TAJANI

Ha detto Tajani: “Sarebbe un errore non andare a votare, bisogna andare a votare e poi rispettare le regole come indossare la mascherina e lavarsi le mani. Forse bisognava muoversi meglio“.

Ma è sul modo di stare nella coalizione che Antonio Tajani ha sottolineato il ruolo degli “azzurri”. Dicendo: “Noi siamo moderati, siamo più europeisti. Siamo diversi dai nostri alleati, ma il centrodestra ha dimostrato di essere unito. Noi come Forza Italia rappresentiamo un elemento di garanzia. Siamo una forza di garanzia“.

Uno dei temi che dividono “azzurri” da Lega e Fdi è quello relativo al Mes, il meccanismo europeo di stabilità. Ma Tajani, oltre a confermare la posizione chiara di Forza Italia, si è mostrato fiducioso in un dialogo costruttivo con gli alleati che possa portare ad un cambio di valutazioni da parte di Salvini e Meloni.

ANTONIO TAJANI

Rilevando: “Sono assolutamente favorevole all’utilizzo del Mes. Un possibile ritorno del Coronavirus, una seconda ondata deve metterci in guardia perché il Mes può permettere di avere delle strutture sanitarie all’altezza della situazione. Il Mes non è dogma di fede: è una questione contabile. Se io devo acquistare una casa e accendere un mutuo mi rivolgo a 3-4 banche. Chi mi dà le condizioni più vantaggiose? Vado da quella. C’è, da parte dello Stato, la possibilità di sottoscrivere un patto molto chiaro. Faremo di tutto per convincere gli alleati che non è una questione di fede, ma una questione contabile: è scegliere una banca piuttosto che un’altra….

Forza Italia ancora una volta ha rivendicato il suo ruolo, i suoi spazi e perfino il ruolo di Silvio Berlusconi. Perché di una cosa Antonio Tajani è consapevole più di altri: senza gli “azzurri” sarà complicato per il centrodestra accreditarsi in Europa. Salvini e Meloni lo sanno. Ma Tajani ha voluto ricordarlo in maniera inequivocabile.