Szyminski esporta in Polonia la favola del Frosinone

Alla vigilia della sfida-promozione con la Reggina il difensore racconta al quotidiano sportivo “Przegląd Sportowy” la splendida avventura della squadra giallazzurra. “Manca l’ultimo passo, il giusto mix tra giovani ed esperti ha fatto la differenza. Decisivi Grosso e Lucioni”, ha detto il centrale.

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Una favola da esportazione. E’ quella del Frosinone ormai ad un passo dalla terza promozione in Serie A. Una bella storia di calcio e vita arrivata fino in Polonia grazie ad un’interessante intervista del difensore Przemyslaw Szyminski, rilasciata al prestigioso “Przegląd Sportowy”, l’unico quotidiano sportivo della Polonia, fondato nel lontano 1921.

“Ognuno di noi è consapevole che manca l’ultimo passo. Stanno arrivando grandi cose, ma l’aspetto più importante è che diamo il massimo tutta la settimana. Durante la quale ci prepariamo al meglio per la prossima partita. Ce lo ripetiamo dall’inizio della stagione e penso che mentalmente abbia avuto un impatto sui nostri risultati”, ha detto Szyminski al giornalista Alberto Bertolotto, profondo conoscitore del calcio polacco, proprio alla vigilia della sfida contro la Reggina che potrebbe regalare il pass per la Serie A.

I segreti dell’exploit

Szyminski in azione (Foto: Mario Salati / Alessioporcu.it)

Szyminski, 28 anni di Katowice, alla quarta stagione in Ciociaria (91 presenze e 3 reti), è uno dei veterani della squadra. Una sorta di capitano, professionista esemplare che ormai conosce a menadito il mondo-Frosinone. Il centrale svela i segreti dello straordinario campionato disputato dalla formazione ciociara.

“Siamo riusciti a creare il giusto mix tra i giocatori più esperti e i giovani che hanno appena iniziato la loro carriera – ha osservato Szyminski – In tutto questo abbiamo trovato un equilibrio tra un gioco offensivo ed efficace ed una solidità difensiva. Penso che sia questa la chiave del calcio e noi ci siamo riusciti in questa stagione. Abbiamo preso pochi gol ed i nostri giocatori tecnici sono riusciti a creare tanti problemi agli avversari”.

Grosso e Lucioni decisivi

Il tecnico Fabio Grosso

Nell’intervista al quotidiano polacco Szyminski ha avuto parole importanti per il tecnico Fabio Grosso e per il capitano Fabio Lucioni. Parole che assumono un valore doppio se si considera che i giocatori stranieri sono sempre più sinceri quando si confidano con la stampa del proprio Paese.

“Penso che la forza di Grosso sia quella di riuscire a far lavorare sodo i suoi calciatori – ha continuato il centrale – Sono 6 anni che gioco in Serie B e ho sperimentato che ogni squadra ha calciatori forti. Ma poi le differenze si vedono proprio quando gli allenatori riescono a convincere i propri giocatori a dare di più. Grosso ci riesce. Chiede un duro lavoro e se qualcuno non lo rispetta la fiducia è finita e devi cambiare aria”.

Capitan Lucioni (Foto © Mario Salati)

Szyminski esalta le qualità tecniche ed umane di capitan Lucioni che si avvia a conquistare la sesta promozione. “È un leader. Le sue doti calcistiche sono di buon livello, ma quello che ho notato di più è il suo atteggiamento mentale – ha sottolineato il difensore – Guida tutta la squadra, è un vero capitano. Al momento il successo non è stato raggiunto, ma i meriti di Lucioni sono enormi. Ha saputo trasferire la sua mentalità ai giovani, ma anche a quelli esperti come me. E’ stato un elemento chiave”.

L’ambiente ideale

Un colpo d’occhio dello stadio “Stirpe”

Il difensore polacco ha sottolineato come la città stia facendo la sua parte. Tanto entusiasmo ma anche quella tranquillità necessaria per raggiungere risultati importanti. “Frosinone è una città piccola con poco più di 40.000 abitanti di cui 10-12.000 vengono allo stadio – ha precisato – Inoltre grazie agli ottimi risultati altre persone si stanno avvicinando. Sugli spalti si notano intere famiglie con tanti bambini. È un aspetto molto bello”.

Szyminski confessa di trovarsi benissimo. “La cucina è eccellente, il tempo è fantastico – chiosa – A Frosinone e a Palermo, dove ho vissuto prima, il sole splende tutto l’anno: qui non c’è praticamente inverno. Aggiungerei anche la cordialità delle persone. Gli italiani sono molto aperti e amichevoli. Parlo anche di persone che non ti conoscono. Per strada o nei negozi ti augurano buona fortuna per la prossima partita, vogliono sempre scambiare 2 parole. Sono felice di essere qui. In estate tornerò in Polonia dove a fine carriera resterò a vivere”.

Presente e futuro

Szyminski nella sfida contro la Ternana

Attualmente è infortunato e non nasconde la delusione per dover restare fuori in un momento così delicato. “Durante la partita contro il Cosenza, dopo pochi minuti, ho avuto un problema al piede e sono stato sostituito – ha rivelato al “Przegląd Sportowy” – Non sono ancora tornato ad allenarmi con la squadra ed è difficile dire quando sarò di nuovo a disposizione del mister. Ma spero di farlo a fine stagione”.

Per Szyminski una stagione sfortunata. Solo 15 presenze ed 1 gol finora. Al di sotto del suo standard. “In realtà ho un ruolo diverso – ha puntualizzato – Ho iniziato la stagione da titolare, ma dopo qualche turno il mister ha utilizzato Ravanelli. Sono cambiate le gerarchie. Certo, preferivo giocare di più, ma ho avuto problemi fisici. Ad ogni modo ho disputato buone partite e sono riuscito a segnare una rete”.

Un colpo di testa di Szyminski: la specialità della casa

Przemyslaw pensa già al prossimo campionato. Sogna la Serie A. Il suo contratto tra l’altro scadrà nel 2025 e quindi la chance potrebbe averla. “Vorrei confrontarmi con la nuova realtà come spera ogni atleta – ha detto –  Non ho mai giocato in Serie A e mi piacerebbe capire se sono all’altezza. Ma dopo 6 anni in B con squadre che lottavano per la promozione la Serie A dovrebbe lo sbocco naturale della mia carriera. Ho quasi 30 anni e sono pronto per questo”.

Una favola d’esportazione.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright