Taglio del nastro con ultimatum per De Donatis

La verifica di maggioranza a Sora e il silenzio di De Donatis: il vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia bacchetta il sindaco. E dai consiglieri comunali arriva il monito: se ne parli entro gennaio o la corda prima o poi si spezza.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

I Fratelli d’Italia continuano a fare la voce grossa con il sindaco di Sora Roberto De Donatis. Ma non lo mettono in mora. Non si preparano a far saltare il banco. In queste ore hanno continuato a pretendere la verifica di maggioranza ma lunedì gli voteranno gli equilibri di Bilancio, fondamentali per conlcudere la consiliatura.

Il nuovo avviso a De Donatis

ANTONIO ABBATE

Il nuovo avviso al sindaco Roberto De Donatis arriva dal vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Antonio Abbate. Glielo invia durante l’inaugurazione della nuova sede FdI a Sora. Con lui ci sono l’eurodeputato Nicola Procaccini ed il presidente del Consiglio provinciale Daniele Maura.

Bastone e carota. Antonio Abbate bastona l’amministrazione, mentre gli esponenti del Gruppo consiliare Antonio Lecce e Massimiliano Bruni ribadiscono il senso di responsabilità del Partito nei con fronti della città. In pratica: il Partito lunedì voterà i conti ma continua a reclamare la verifica. Magari rinviata a gennaio. Come ha fatto il leader di Italia Viva Matteo Renzi con il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte.

Qual è il gioco di FdI?

Ma a cosa punta Fratelli d’Italia? Assenti per motivi di salute il capogruppo Simona Castagna ed il senatore Massimo Ruspandini, ci pensa il Coordinatore cittadino Massimiliano Contucci ad indicare il target. FdI auspica per le prossime elezioni un centrodestra unito di cui faccia parte anche la Lega.

Massimo Contucci, coordinatore cittadino di FdI Sora

Ma al momento le distanza dal Carroccio sono enormi. Perché lo scorso 5 dicembre il consigliere della Lega Lino Caschera ha dichiarato che l’unico candidato possibile è Roberto De Donatis. Senza concordare la posizione con FdI, ignorando le trattative avviate dal tavolo del centrodestra. (leggi qui De Donatis vuole fare il bis: federando il centrodestra).

Quell’indicazione era arrivata dalla Lega dopo che Fratelli d’Italia aveva stabilito di presentare due possibili candidature da vagliare con gli alleati alla successiva riunione del Tavolo del centrodestra. E fra quei due nomi non vi era l’uscente De Donatis.

Dall’annuncio di Lino Caschera era scaturita la richiesta della verifica di maggioranza, avanzata da FdI. Perché? Per reciprocità. Proprio il sindaco l’aveva pretesa quando FdI aveva costituito il suo Gruppo consiliare e trasformando l’amministrazione civica in una politica / civica. Ora che è lui a proporre la federazione del centrodestra FdI vuole unpanaloga verifica. Richiesta a oggi rimasta inascoltata. (leggi qui De Donatis sotto verifica, la vogliono i Fratelli d’Italia).

Il bastone e la carota

L’inaugurazione della sede di Fratelli d’Italia presso il Centro Marco Polo di viale San Domenico a Sora è stata l’occasione per mettere i puntini sulle ‘i‘.

I dirigenti FdI nella nuova sede

Si è avuta la netta sensazione di assistere alla classica scena del poliziotto buono e di quello cattivo. Il primo rappresentato a turno da Antonio Lecce e Massimiliano Bruni, il secondo magistralmente interpretato dal vice coordinatore regionale di Fratelli Italia, Antonio Abbate. Tutti perfettamente sincronizzati a rispondere alla stessa domanda. La richiesta di verifica che fine fa?

 «La richiesta di verifica è un atto dovuto. Dirà se l’ingresso della Lega può creare qualche problema alla maggioranza» ribadisce il consigliere Lecce. Che conferma l’indiscrezione: «Il sindaco non ha ancora convocato una riunione di maggioranza per fare questa verifica. Attendiamo ancora qualche giorno, lunedì c’è il Consiglio comunale sui debiti fuori bilancio, successivamente valuteremo cosa fare. Il sindaco sicuramente dovrà prendere una posizione in merito alla nostra richiesta».

Il consigliere Bruni ricorda anche la conferenza stampa notturna convocata da De Donatis subito dopo la costituzione del gruppo di Fratelli d’Italia. Il sindaco disse sostanzialmente che la nascita di quel gruppo metteva fine alla Piattaforma civica, il progetto politico grazie al quale lui stesso nel 2016 era riuscito a farsi sostenere dai Partiti ma senza i simboli.  (Leggi qui De profundis per De Donatis: la piattaforma civica non c’è più).

«Il sindaco aprì un’analoga verifica di maggioranza quando nacque il gruppo di Fratelli d’Italia. Quindi se allora fu applicato quel metodo, ritengo che per gli stessi motivi debba essere ripreso e riproposto all’interno della maggioranza».

La buccia di banana di De Donatis

Massimiliano Bruni con il Coordinatore FdI di Sora

Tutto concentrato in una frase il pensiero del vice coordinatore regionale FdI. Che non è affatto tenero con il sindaco: «Per galateo politico sarebbe opportuno che il sindaco di Sora rispondesse alla richiesta di verifica. E’ preferibile. Anche perché prima o poi risponderà la gente alla richiesta di verifica di Fratelli d’Italia».

Cosa accadrà se il sindaco non risponde? Assicura Antonio Lecce: «Il Consiglio è sui debiti fuori bilancio, quindi non è un atto politico ma un atto di responsabilità che i consiglieri devono assumersi. .

Massimiliano Bruni, nel condividere l’analisi di Lecce va oltre. Insinuando addirittura una trappola. Che si nasconderebbe dietro il silenzio del primo cittadino alla loro richiesta di verifica.

«Dopo dieci giorni il sindaco non ha convocato il gruppo di maggioranza per una verifica. Probabilmente perché voleva farci scivolare su una buccia di banana già al prossimo Consiglio comunale. Ma sappiamo scindere benissimo, come abbiamo già fatto nel passato, gli aspetti politici da quelli amministrativi».

Va bene il senso di responsabilità. Però «La corda la tiri, la tiri, la tiri, prima o poi si rompe. Quindi questo vuole essere un campanello d’allarme per il sindaco. Subito dopo il Consiglio comunale o, nella peggiore delle ipotesi, dopo le festività natalizie, prenda atto di quanto il Partito, anche nelle vesti del vice coordinatore regionale, sta chiedendo».

La scudisciata a Coletta

Natalino Coletta

Poi accende la miccia. Una miccia chiamata Natalino Coletta. È esponente della maggioranza: la sua civica sostiene il sindaco e lui stesso siede in Giunta. Ma ha una matrice ed una cultura politica di centrosinistra. Ora si ritrova in un governo a trazione centrodestra, non più civico, con la Lega al suo fianco in modo organico.

«Voglio capire oltre al sindaco, anche Natalino Coletta cosa ne pensa di tutto ciò». Incalza Bruni.

Lo interrompe Lecce: «Vabbè, hai fatto nome e cognome allora». Riprende Bruni: “Si! Natalino Coletta cosa ne pensa? Perché fino a pochi mesi fa c’è stato anche un duro attacco sui social. Attaccava frontalmente Matteo Salvini e la nostra leader Giorgia Meloni e oggi si siede di fatto a fianco a un rappresentante della Lega».

Ma a questo punto ci sono i margini per un centrodestra unito alle prossime Comunali di primavera? Risponde il Coordinatore Massimiliano Contucci: «Io lo auspico perché ho partecipato personalmente alla riunione del centrodestra e in quella sede si era veramente concretizzata questa prospettiva. Ovviamente non posso entrare a casa degli altri, le diatribe interne della Lega non mi competono. Io spero che la Lega si renda conto della necessità di andare uniti e compatti alle prossime elezioni. Questo è l’auspicio che faccio sinceramente».