A cena Tajani svela «Qui cambia tutto, subito in strada a parlare con al gente»

Cena ristretta con una dozzina di persone a Roma: il numero 2 di Forza Italia Antonio Tajani svela i prossimi passi del Partito. Ed ordina a parlamentari nazionali e regionali di tornare in strada

Punto primo: Claudio Fazzone non è in discussione, rimane coordinatore di Forza Italia nel Lazio; la nomina di Paolo Zangrillo in Piemonte, la rimozione di Vitali in Puglia con la nomina di Mauro D’Attis a Commissario, non sono il preludio di una tabula rasa all’interno del Partito.

Punto secondo: i parlamentari devono tornare nelle strade, il sabato e la domenica di tutte le settimane devono incontrare gli elettori e parlare con loro.

Il terzo punto: vanno organizzate iniziative con cui coinvolgere i cittadini, informarli, spiegare in modo chiaro la posizione politica di Forza Italia.

Punto quarto: la Lega è un’alleata solo ‘potenziale’. Oggi non lo è, sta al governo del Paese e Forza Italia non ci sta. Domani le cose potrebbero cambiare ma oggi stanno così.

Punto quinto: qui tra poco cambia tutto.

 

Antonio Tajani, vice presidente nazionale di Forza Italia, numero 2 di Silvio Berlusconi nel Partito, sceglie un elegante ristorante del centro di Roma per incontrare i suoi generali nel Lazio.

Una dozzina di persone in tutto. Menù molto leggero: il vice presidente non ama le abbuffate. Meno male che nessuno dei commensali dell’altra sera ha la passione per la forchetta… Quasi nessuno.

C’era l’ex governatora ed ora deputata Renata Polverini.  C’era il mancato candidato governatore del Lazio Maurizio Gasparri ora confermato Senatore della Repubblica. E c’era pure il segretario in carica del Senato Francesco Giro, già apprezzato sottosegretario alla Cultura.

Dei Regionali c’era il capogruppo alla Pisana Antonello Aurigemma, con lui il presidente della Commissione Sanità della Regione Pino Simeone. E anche il presidente della Commissione Cultura Pasquale Ciacciarelli.

 

Antonio Tajani ha annunciato che il Partito si riorganizza. Si apre alla società civile: potrà partecipare ai lavori di Forza Italia anche chi non è iscritto ma aderisce comunque ai suoi principi etici.

Un allargamento della base su cui Silvio Berlusconi punta molto. Al punto di voler riservare almeno due posti, nel futuro Coordinamento Nazionale, ad esponenti dell’Altra Italia: quella fetta di Paese che è di principi liberali ma non ha e nemmeno vuole, tessere di Partito.

Per questo ha sollecitato tutti a tornare sulle strade e riallacciare i contatti con la gente. Soprattutto ora che la Lega è in imbarazzo con il proprio elettorato, per le scelte che è obbligata a fare per via del Movimento 5 Stelle.

 

Il presidente del parlamento Europeo ha spiegato al tavolo che quello a cui stiamo assistendo tra Lega e M5S è solo un gioco delle Parti. Con cui scaricare all’altro la colpa delle decisioni prese sul documento di Finanza. Ma non dureranno molto, sostiene Tajani.

Una convinzione, spiega, legata al fatto che in Europa è in corso un’ondata di vendite dei titoli italiani: 66 miliardi sono stati ceduti, altre decine di miliardi non sono entrate perché gli investitori non credono più in un Paese che paga chi se ne sta a casa ed investe in pensioni anziché sui giovani.

 

L’ordine di scuderia è chiaro: tornare in strada, in attesa che il governo inciampi e cada. E che la Lega risavisca.

Ma tutto dice che loro stiano benissimo così.