Ottaviani resta in Forza Italia, Piacentini convoca gli stati generali

Il lavoro di Tajani ha evitato lo strappo, in provincia di Frosinone il partito si ricompatta e adesso guarda ad una fase nuova. I prossimi obiettivi: provinciali ed europee, ma pure le amministrative in 38 Comuni. La coalizione e il rapporto con la Lega

Il segnale è quello che manda Adriano Piacentini, coordinatore provinciale di Forza Italia, che si appresta a convocare gli Stati generali degli “azzurri”. Vuol dire che non ci sarà alcuno “strappo”, né da parte sua, né da parte del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Si andrà avanti tutti in Forza Italia.

Nei giorni scorsi ci sono stati diversi contatti tra lo stesso Piacentini e Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli, rispettivamente vice responsabile nazionale degli enti locali e consigliere regionale degli “azzurri”. Senza tralasciare il lavoro che sta portando avanti Antonio Tajani, presidente dell’europarlamento e vicepresidente nazionale degli “azzurri”.

Indipendentemente da quella che sarà la stagione congressuale, Forza Italia ha voglia di rilancio. E Adriano Piacentini intende prendere in mano la situazione sul territorio, favorendo la discussione e il dibattito, ma al tempo stesso blindando il Partito. In attesa di appuntamenti fondamentali. Intanto le elezioni per il consiglio provinciale di gennaio, dove si vota con il proporzionale e dove Forza Italia intende raggiungere il migliore risultato possibile.

 

Nel frattempo però il 7 dicembre a Roma supervertice nazionale alla presenza di Antonio Tajani, che guarda alle elezioni europee con grande attenzione. A maggio 2019 quella competizione è destinata a segnare tutto il panorama politico continentale ed italiano.

Quindi, le amministrative in 38 Comuni. C’è poi la prospettiva della coalizione di centrodestra, specialmente il rapporto con la Lega. Nicola Ottaviani a Fiuggi ha detto la sua, marcando una distanza netta dalla gestione di Forza Italia. E non ha abbandonato l’idea di dare vita ad un Movimento di sindaci e amministratori di stampo moderato.

Nel frattempo, però, Antonio Tajani ha lanciato dei segnali chiarissimi di inversione di tendenza. Segnali che in diversi, non soltanto Ottaviani, hanno colto. Per allargare il partito in una direzione moderata, centrista e di coalizione.

Ecco perché adesso si apre una fase nuova.