Tajani: «Affrontare subito la questione migranti: rischia di venire giù tutta l’Ue»

Il presidente del Parlamento Europeo chiede un piano Marshall per l'Africa e stabilità per la Libia. Chiede di fare presto «oppure rischiamo che venga giù tutta l'impacatura europea». Prima della fine dell'estate andrà in Libia e Niger.

Un piano Marshall con grandi investimenti per rilanciare l’Africa, combatterne la povertà. Ne ha parlato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, secondo il quale «La questione dei migranti riguarda tutti i paesi europei. Sono necessari interventi sovranazionali, che coinvolgano anche l’Onu e la Fao».

Tajani lo ha detto rispondendo alle domande dei cronisti, al termine dell’incontro con una delegazione dei lavoratori di FedEx-Tnt.

 

Per il presidente del Parlamento Ue c’è bisogno di stabilità nelle aree da cui partono le ondate di migrazione. Una stabilità da costruire parallelamente alla rigenerazione delle strutture economiche. «Dobbiamo intervenire per la costituzione dello Stato libico in modo da stabilizzare il Paese. La situazione nell’Africa subsahariana è molto complessa e non possono prevalere interventi nazionali. Servono interventi sovranazionali che coinvolgano anche l’Onu».

 

Il trattato di Dublino sui migranti va rivisto, perché per Tajani «dobbiamo fare un passo in avanti verso i rifugiati. La Ue nel bilancio 2021-2027 devono aumentare le risorse destinate ai migranti».

 

Il rischio individuato dal presidente Antonio Tajani è che possa finire compromessa la stabilità dell’Europa. per questo chiede di affrontare al più presto i nodi, senza ulteriori indugi. «Dobbiamo intervenire in fretta, oppure rischiamo che venga giù tutta l’impacatura europea. Prima della pausa estiva andrò in Libia e Niger per incontri su questo tema».

 

Temi che il presidente del Parlamento Europeo tratterà personalmente da domani nel corso della visita ufficiale che farà a Vienna. In Austria andrà per un incontro della Conferenza dei presidenti con il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz. Il presidente Tajani avrà anche un incontro bilaterale con il cancelliere Kurz per discutere le priorità del prossimo semestre di presidenza austriaca del Consiglio Ue, che prenderà il via il 1 luglio.

Insieme ai leader dei gruppi parlamentari europei, Tajani sarà ricevuto anche dal presidente dell’Austria, Alexander Van der Bellen. A seguire, incontrerà i deputati del Parlamento nazionale e parteciperà a un dibattito sul futuro dell’Europa all’Università di Vienna.

Per Tajani «l’impegno dell’Austria per un’Europa che protegge, non poteva giungere in un momento più opportuno e decisivo. La crisi migratoria sta mettendo a serio rischio il progetto europeo col rischio di un ritorno ad una logica di frontiere nazionali. Mezzo miliardo di cittadini continua ad aspettare risposte efficaci che l’Unione non è ancora stata in grado di dare».

 

Il Parlamento Europeo, prosegue Tajani, «ha fatto la sua parte approvando una riforma del sistema di asilo europeo che concilia fermezza e solidarietà. Mi appello ai capi di Stato e di governo affinché trovino un accordo al prossimo vertice partendo da questo testo».

È necessario lavorare in stretto contatto e coordinamento. Il Parlamento Europeo, «lavorerà a stretto contatto con la Presidenza austriaca sulle diverse priorità del semestre: oltre alla lotta all’immigrazione clandestina, sicurezza, prosperità e competitività e una politica di vicinato stabile, basata su una chiara prospettiva europea per i Balcani occidentali e l’Europa sudorientale».

«Invito, inoltre, l’Austria ad inserire l’Africa tra le priorità in cima all’agenda della sua presidenza. Queste sfide richiedono, nel complesso, un importante sostegno finanziario. Contiamo quindi sull’Austria per far avanzare il negoziato in corso sul bilancio Ue, in modo da adottarlo entro la tenuta delle prossime elezioni europee. Siamo pronti ad un forte impegno con il governo austriaco per creare un’Europa più forte e efficace», conclude.

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