Tutti insieme appassionatamente a tavola con Tajani

Pranzo a buffet: prosciutto e melone come antipasto, qualche mozzarellina fresca. E poi trofie e pomodorini ripieni di riso. Frutta e dolce. Menù estivo per il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani nella riunione estiva della sua componente. I suoi fedelissimi li ha incontrati a Fiuggi al Palazzo della Fonte.

Il caldo è insopportabile: tutti autorizzati a togliere la giacca e restare in camicia, rigorosamente bianca. Qualcuno si è portato avanti ed è venuto già con la Lacoste indossata.

Sarà l’aura di Palazzo Chigi che circonda la figura di Tajani ma questa volta sono tutti presenti. E chi è mancato s’è ben premurato di avvisare. Così nessuno potrà ricamare sull’assenza del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani: è fuori regione per un processo.  Manca anche il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo, chiamato a Roma per un’emergenza.  In vacanza con la famiglia il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco.

Undici posti al tavolo rotondo della presidenza. Antonio Tajani è al centro, alla sua destra c’è Mario Abbruzzese, poi il responsabile Enti Locali di Forza Italia Marcello Fiori, il consigliere regionale di Roma Adriano Paolozzi, l’ex capogruppo PdL in Regione  Francesco Battistoni che oggi è capo della segreteria del presidente Tajani, il coordinatore provinciale di Frosinone Pasquale Ciacciarelli,  il consigliere provinciale e comunale di Frosinone Danilo Magliocchetti, il sindaco di Montelanico Raffaele Allocca, l’ex sindaco di Colleferro Mario Cacciotti oggi consigliere provinciale di Roma, il responsabile nazionale Lavori Pubblici  di Forza Italia Silvio Ferraguti.

Antonio Tajani sa che tutti gli sguardi sono su di lui. Le indiscrezioni che lo indicano come l’uomo designato da Silvio Berlusconi per guidare il Paese in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni circolano con sempre maggiore insistenza. (leggi qui). Ma sa anche che in ogni conclave chi entra Papa ne esce cardinale. E allora, a quelli che gli domandano se sia vero si limita a rispondere «Per ora penso a fare il presidente del Parlamento Europeo che è già abbastanza impegnativo».

Non è così. A Mario Abbruzzese, in disparte, mostra un tweet: viene da uno dei parlamentari Ue che guida una delle aree dalle quali sono partiti i voti per eleggerle. E’ una chiara apertura di consenso. Scrive e commenta le indiscrezioni della stampa italiana. Dice che Tajani è l’unico ad avere quel patrimonio di autorevolezza necessario per portare finalmente l’Italia dentro l’Unione Europea. E per poter chiedere alle banche di sostenere questo ingresso concreto.

Nel suo discorso, il Presidente non tocca per niente questo tema. Non è solo scaramanzia: in Europa quella di Antonio Tajani si chiama concretezza. Per questo parla delle emergenze nazionali, traccia il quadro politico del Paese. Dice che si può vincere: alle elezioni Regionali ed alle Politiche con cui verranno rinnovate Camera e Senato. Ma mette in chiaro che «non dobbiamo abbassare la guardia. E’ vero che abbiamo il vento in poppa ma deve essere alimentato. Tra i sondaggi ed il risultato elettorale c’è ancora una distanza abissale».

 

Prima di lui aveva parlato Mario Abbruzzese. C’è un nervo scoperto nel Partito: lui ci mette mano subito. Una prima otturazione l’aveva fatta nei giorni scorsi e ora mette il piombo in maniera definitiva di fronte al leader della componente. «Il nostro è un Partito dalle porte aperte.  E’ un Partito inclusivo. Chi vuole rientrare è ben accetto e questa rimane casa sua. Anche chi ha ritenuto di rimanere defilato, per sue convinzioni o per dissenso, in questa Forza Italia deve sentirsi a casa. Ma è chiaro che il gruppo storico merita attenzione».

Ha scelto con cura le parole: “il gruppo storico“. Significa che Antonello Iannarilli c’è. E che allo stesso tempo e con la stessa dignità devono esserci anche Adriano Piacentini, Nicola Ottaviani e tutti gli altri. La traduzione è: “non accapigliatevi che tanto c’è spazio per tutti. Lasciatemi il tempo per mettere ognuno al posto migliore per lui. E se proprio dovete accapigliarvi allora vi facciamo fare le primarie”.

 

Il coordinatore Pasquale Ciacciarelli si muove sullo stesso solco. E annuncia che la festa provinciale di Forza Italia questa volta si terrà a Cassino.

Sperando che faccia più fresco di Fiuggi.

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