Tamburi di guerra nel Pd: a colpi di ‘no comment’

CORRADO TRENTO
Ciociaria Editoriale Oggi

 

Una stoccata al senatore Bruno Astorre e una puntualizzazione sull’opzione di una sua candidatura a consigliere comunale a Frosinone. Francesco De Angelis, presidente del Consorzio Asi e leader dell’area di Pensare Democratico, ha voglia di lanciare messaggi chiari. Dice: «Come valuto il “no comment” di Astorre sulla mia indicazione a capolista della mozione Renzi in provincia di Frosinone? No comment». A dimostrazione che la tensione tra le varie aree del Pd è forte.

Chiediamo a De Angelis: ma perché non si candida come consigliere comunale a Frosinone a sostegno di Fabrizio Cristofari? Rileva De Angelis: «Considero la discussione chiusa. Per il consiglio comunale di Frosinone il Pd deve lasciare spazio ai giovani. È il momento giusto per mettere in campo, promuovere e valorizzare la nuova classe dirigente. In politica non puoi e non devi stare sempre dappertutto. Al di là dell’incompatibilità, il rapporto con gli elettori deve essere chiaro e trasparente. Lo dico in maniera ancora più chiara: mi candido a consigliere, vengo eletto e poi lascio la carica perché incompatibile con quella di presidente dell’Asi. Ma che figura ci farei con gli elettori? Chiedere i voti per poi lasciare?».

Aggiunge De Angelis: «Alle elezioni comunali di Frosinone in lista non devono starci i big, ma le nuove leve e chi nel capoluogo ha un peso indubbio. In tal senso vorrei sottolineare l’esempio dato da Domenico Marzi, che si è messo a disposizione di Cristofari lasciando però spazio ad altri nelle liste. È evidente che tutti noi daremo il massimo: Fabrizio Cristofari rappresenta una candidatura fortemente radicata sul territorio e sono convinto che riuscirà a diventare sindaco. Insieme siamo una grande squadra e vinceremo le elezioni. Il capoluogo ha necessità di voltare pagina: lo farà con noi».

Passando alle primarie per l’elezione del segretario nazionale e all’indicazione come capolista della mozione di Matteo Renzi, Francesco De Angelis rileva: «Non sto pensando alle polemiche di queste giorni, che non mi appassionano. La settimanaprossima, come Pensare Democratico, organizzeremo dieci manifestazioni a sostegno di Renzi, che è l’unica cosa che conta. Dobbiamo tutti lavorare per portare quanta più gente possibile a votare il 30 aprile. La vittoria di Matteo Renzi è indispensabile per non fermare il cambiamento».

Però la partita vera è quella che si giocherà per le candidature alle politiche: un possibile cambio di alleanze, con un’intesa tra Francesco Scalia e Bruno Astorre, (leggi qui il precedente La tela democristiana per imbrigliare i turchi) potrebbe mettere in difficoltà De Angelis. Il quale però nota: «Sono anni che si parla di candidature alla Camera e al Senato. Ancora una volta la discussione è fuori luogo e fuori tempo. Non sappiamo ancora quando e come si voterà. Il punto è sempre lo stesso: lavorare per tenere unito e rafforzare il partito».

In realtà la lunga volata De Angelis-Scalia (e non solo) è già cominciata.

 

IL NODO – L’incompatibilità investe la posizione dell’eletto e, impedendo il contemporaneo esercizio di due funzioni, determina il fatto che sarebbe necessaria una scelta. Il Comune di Frosinone è socio del Consorzio Asi ed è questa la ragione che determinerebbe l’incompatibilità tra le cariche di presidente del Consorzio e consigliere comunale. Secondo il circolo cittadino del Pd, però, De Angelis potrebbe comunque candidarsi per dare un segnale politico e poi rinunciare, una volta eletto.

 

L’ANALISI – Alfredo Pallone: non siamo interessati alle polemiche  «Dalle polemiche noi restiamo lontani anni luce. Semplicemente non ci interessano». Così Alfredo Pallone, coordinatore regionale di Alternativa Popolare.

Spiega: «Da giorni mi chiedono cosa ne penso della richiesta del direttivo cittadino del circolo frusinate del Pd di candidare i big. Mi limito ad osservare che la sensazione che i leader dei Democrat abbiano lasciato solo Fabrizio Cristofari è forte. Noi invece siamo concentrati sui programmi perché l’obiettivo è quello di far crescere il capoluogo e colmare il gap con Latina.

È sulla base di programmi e dell’idea di città che abbiamo deciso di sostenere Nicola Ottaviani. Il ragionamento deve essere quello di fare sintesi, di mettere in campo progetti e idee che possano determinare uno scatto di Frosinone sotto vari punti di vista. Come si è già iniziato a fare in questi anni.

Adesso però c’è bisogno del salto di qualità. Mentre non posso non registrare che che il leit motiv di molti è quello di mostrare i muscoli e puntare ad essere eletti da una parte piuttosto che da un’altra. In questo modo non si crescerà mai, in questo modo si resterà sempre fermi a parlarci addosso. I cittadini vogliono risposte da chi governa ed amministra, non si appassionano alle solite chiacchiere non suffragate dai fatti. Alternativa Popolare farà la differenza».

 

§

 

SCARICA DA QUI LA APP PER TUTTI I SERVIZI DI CIOCIARIA OGGI

Ciociaria Oggi

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright