Tariffe Acea, Ottaviani festeggia e Pompeo svela: «La gallina fa l’uovo e il gallo canta»

Foto: A.S.Photo by Andrea Sellari

Le tariffe dell'acqua salvate in questi giorni dal Tar sono quelle decise dai sindaci del centrosinistra dopo una lunga battaglia contro i loro colleghi del centrodestra. Che proponevano strade diverse. Allora perché Nicola Ottaviani dice che il centrosinistra ha messo il lutto al braccio? Pompeo: «Perché la gallina fa l'uovo ed il gallo canta»

Non ha voluto commentare la sentenza del Tar di Latina che ha respinto il ricorso di Acea per la determinazione delle tariffe idriche. (leggi quiIl ricorso di Acea è inammissibile: la tariffa dell’acqua non aumenta).  Antonio Pompeo non lo ha fatto perché è presidente dell’Autorità d’Ambito, oltre che della Provincia.

In tanti lo hanno tirato per la giacca, soprattutto quando il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani in questi giorni ha detto che il Pd aveva “messo il lutto al braccio per l’esito della sentenza”.

Pompeo ha risposto ai suoi con un proverbio: “La gallina fa l’uovo e il gallo canta“. Per dire che il risultato è stato ottenuto dal centrosinistra ma è il centrodestra a vantarsene. Per spiegarlo ha messo in evidenza diversi punti. Intanto le sentenze si rispettano e poi nel momento in cui si costituisce l’Autorità d’Ambito (che rappresenta ben 86 Comuni) è chiaro che la volontà di resistere in giudizio c’è tutta. E che, anzi, non soltanto la linea difensiva c’è stata. Ma è risultata vincente.

La delibera in questione, quella che di fatto ha detto no ad una serie di aumenti chiesti da Acea, fu adottata dalla conferenza dei sindaci nella seduta del 13 dicembre 2016. (leggi qui Acea: Si alla rescissione e alle nuove tariffe). Già, ma chi l’ha votata? I Comuni di Acuto, Alatri, Alvito, Anagni, Arpino, Belmonte Castello, Casalattico, Castelliri, Ceprano, Collepardo, Esperia, Ferentino, Fontana Liri, Fontechiari, Fumone, Guarcino, Isola del Liri, Morolo, Pastena, Patrica, Piglio, Posta Fibreno, San Donato Valcomino, Sant’Elia Fiumerapido, Terelle, Veroli e Vico nel Lazio.

 

Diversi Comuni guidati dal centrosinistra e da sindaci del Pd. E’ contro questa delibera che Acea ha presentato il ricorso che è stato respinto. Altri Comuni, come Frosinone, si astennero. Altri votarono contro.

Ma il punto non è solo questo: Pompeo ha ricordato che la delibera impugnata da Acea conteneva una proposta di articolazione tariffaria per il periodo 2016-2019, senza la quale l’Autorità per l’energia elettrica e il gas si sarebbe trovata a dover decidere unicamente sulla proposta di Acea. E che conteneva costi raddoppiati rispetto a quanto deliberato dai sindaci.

Le sentenze non si commentano, dicono dal quartier generale del presidente della Provincia. Come non è stata commentata quella del dicembre scorso che ha annullato gli effetti della risoluzione. (leggi qui Acea rimane: il Tar ha annullato il voto dei sindaci)

Peraltro la delibera approvata nel dicembre 2016 partiva da una proposta della Sto che nei mesi precedenti era stata bocciata dalla maggioranza della conferenza dei sindaci, su indicazione del centrodestra.

 

Il messaggio che Pompeo ha voluto lanciare ai suoi è chiaro: chi amministra non deve propagandare i risultati e apporsi stellette sul petto. Semplicemente bisogna tenere fede al principio di responsabilità. Ma la delibera impugnata da Acea è stata quella votata dal centrosinistra. Delibera che il Tar ha ritenuto valida.

Quindi, per il presidente della Provincia, cosa festeggia il centrodestra?

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