Terremoto Pd, D’Ambrosio molla Pompeo e passa all’opposizione in Provincia

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Il terremoto politico parte da Cassino e comincia a fare sentire i suoi effetti a Frosinone. L’avvocato Alessandro D’Ambrosio lascia il suo incarico di consigliere delegato (assessore) al Contenzioso. E passa all’opposizione. Lo fa per protesta contro il presidente Antonio Pompeo e le posizioni che ha preso in occasione delle elezioni comunali di Cassino.

L’annuncio del passaggio in opposizione è un atto d’accusa politico. Senza sconti. Dice D’Ambrosio: «Chi si è reso autore e complice della vergognosa operazione Cassino dovrà renderne il conto a tutti i livelli. Francesco De Angelis e Mauro Buschini sono i primi. Li aspettiamo con ansia a Cassino insieme ai parassiti e giullari che li seguono per avere un confronto diretto».

Poi il colpo ad altezza d’uomo contro Antonio Pompeo: «Stiamo aspettando anche Pompeo il quale, dopo essere stato eletto presidente della Provincia per merito di Peppino Petrarcone, lo ha palesemente tradito non muovendo un dito in suo favore e dilatando a dismisura il potere di Massimiliano Mignanelli che oggi è in maggioranza con Carlo Maria D’Alessandro, Bruno Scittarelli e Mario Abbruzzese».

Viene confermata quindi la ricostruzione fatta da Alessioporcu.it nei giorni scorsi (leggi qui il precedente) quando abbiamo rivelato che il vero bersaglio della protesta era Antonio Pompeo e non tanto il senatore Francesco Scalia.

Conferma l’avvocato D’Ambrosio che Pompeo «Domenica scorsa è scappato inseguito da 200 persone. Ma comunque lo stiamo aspettando a braccia aperte. Io per quanto mi riguarda pur appartenendo al gruppo PD in consiglio provinciale rinuncerò alla delega fittizia che mi ha conferito e mi collocherò all’opposizione. Quel soggetto non merita alcun sostegno politico e personale».

Alessandro D’Ambrosio non lascia il Pd ma si prepara a fare opposizione dall’interno, aderendo al nuovo gruppo che sta creando Marino Fardelli.

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