Terremoto Pd, Vecchi se ne va con Cardinali

Terremoto a pochi giorni dalla presentazione delle liste per le Comunali di Anagni. Luigi Vecchi si sospende dal Pd. Ed appoggia la coalizione di Cardinali. Cambiano gli equilibri

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

La decisione era nell’aria da giorni. Ed alla fine è arrivata. Da oggi il Partito Democratico ad Anagni è ufficialmente spaccato. Un’ala importante, quella che fa capo a Luigi Vecchi, ha deciso di autosospendersi. Lo fa per aderire alla coalizione SiAmo Anagni: diversa da quella indicata dal Pd per le Comunali del 14-15 maggio. È quella che esprime come candidato sindaco Alessandro Cardinali.

Sconfessata apertamente la decisione del Partito. Che pochi giorni fa aveva invece scelto di allearsi con LiberAnagni, sostenendo la candidatura di Luca Santovincenzo.  (Leggi qui: La scelta del Pd, svolta a sinistra con Santovincenzo).

Clamoroso ma non inatteso

Alessandro Cardinali

Una mossa clamorosa, anche se non imprevista. Che certifica la presenza all’interno del Partito Democratico di Anagni di almeno due anime. Le quali, negli ultimi mesi, al di là dell’unità di facciata, sono state impegnate in una lotta intestina che alla fine ha prodotto questi frutti. (Leggi qui: La lunga e tormentata via del Pd verso il voto).

La bomba è stata lanciata poche ore fa dal dirigente locale e provinciale Luigi Vecchi. Uno dei più convinti, in questi ultimi mesi, della necessità di collocarsi in una coalizione come SiAmo Anagni per garantire la presenza di un’anima democratica all’interno di una coalizione civica. Convinto, con altri personaggi del suo gruppo, che l’alleanza con LiberaAnagni sarebbe stata una mossa suicida, che avrebbe portato il Partito, di fatto, alla irrilevanza.

La sua voce non è stata ascoltata all’interno dell’ultimo drammatico direttivo che ha prodotto la votazione ad unanimità dell’opzione Santovincenzo. Unanimità che nasconde l’uscita al momento del voto di tutta la componente che non era d’accordo. Subito dopo si era anche valutata la possibilità di un ricorso; che però almeno oggi non esiste. Le tensioni però sono evidentemente rimaste. E dopo i giorni di riflessione interna, è arrivata la decisione di strappare e di andare direttamente con il gruppo di Cardinali.

Vecchi, saluti con amarezza

Luigi Vecchi

Nella nota con la quale Luigi Vecchi ha salutato i suoi, almeno per adesso, ex compagni di Partito, c’è tutta l’amarezza vissuta in questi ultimi tempi. “Non posso condividere le scelte fatte dal mio Partito, in vista delle prossime elezioni comunali del 14 e 15 maggio, pertanto con grande rammarico ma profonda onestà, mi autosospendo da tutte le cariche provinciali e cittadine che rivesto nel Pd. Io sono stato, sono e rimango sempre un uomo profondamente convinto delle idee del Partito Democratico ma quello che è accaduto non può avere più il mio consenso”.

Vecchi ha poi rifatto la storia del Partito Democratico dal 2019; dal momento in cui si è cercato di rifondare il Pd dopo il disastro delle comunali del 2018. Una svolta assegnata dall’arrivo sulla poltrona del segretario cittadino di Egidio Proietti, che era stata appoggiata dallo stesso Vecchi. Il problema però è che “da quel momento è scomparsa totalmente l’attività politica”: non ci sono stati “incontri con i cittadini, gazebo per le adesioni, confronto e discussione nei Direttivi almeno ogni due settimane”. Niente di niente, nonostante “solleciti, richieste di chiarimenti, inviti a non lasciar correre ma a prendere in mano l’iniziativa politica che un partito come il nostro non può lasciare ad altri, per apportare il nostro contributo di idee, di proposte e anche di uomini e donne da mettere in campo a servizio della città”.

I nodi al pettine

Egidio Proietti

Tensioni che sono inevitabilmente esplose nel marzo scorso, quando si è valutata la possibilità di scegliere se partecipare alle comunali  sostenendo LiberAnagni e Luca Santovincenzo o SiAmo Anagni e Alessandro Cardinali.

Una scelta maturata alla fine di una discussione avvenuta, secondo Vecchi, “senza alcun confronto sui programmi delle due coalizioni, sulla loro composizione, sulla loro organizzazione ma, soprattutto, su “cosa e chi” il PD avrebbe potuto rappresentare”. Ed arrivando alla fine ad un voto a maggioranza che ha visto la scelta dell’opzione Santovincenzo “senza tener conto del malessere di almeno altre tre o quattro sensibilità del nostro circolo”.

Di qui la decisione di abbandonare un Partito che “mi ha fatto crescere umanamente e ha arricchito il mio bagaglio politico di democratico e progressista”. La strada di Vecchi e di quelli che lo seguiranno è quella di SiAmo Anagni;si  è intensificato un dialogo con Alessandro Cardinali e con la coalizione che ha messo in campo un progetto civico, avvincente, serio e alternativo alla coalizione di centrodestra che governa la città di Anagni”.