Veleni, boomerang e l’anno sabbatico del Pd

Terzo Tempo. La settimana che ci lasciamo alle spalle. per comprendere meglio quelle che ci attende da oggi

Ci lasciamo alle spalle la settimana della mozione di sfiducia al ministro della Salute Roberto Speranza, andata a vuoto e quindi a rafforzare lo stesso Speranza, costantemente sostenuto da Mario Draghi. Ancora una volta l’iniziativa di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni non ha prodotto risultati anzi, probabilmente il solco con Forza Italia di Antonio Tajani sta diventando sempre più ampio. Mentre la Lega di Matteo Salvini oscilla tra il Governo e la piazza. Come sempre.

Gli attacchi al Pd

Ma questa è stata anche la settimana dell’attacco becero al senatore e segretario regionale del Pd Bruno Astorre, reo di coronare il suo sogno d’amore con Francesca Sbardella, portandola all’altare il 4 settembre prossimo. Il problema? La Sbardella (che fa politica da una vita) si candida a sindaco di Frascati. I webeti in servizio permanente effettivo si sono scatenati.

Il Pd regionale è sotto attacco, anche dall’interno, da quando è scoppiata la questione del concorso di Allumiere. L’unico a dimettersi è stato Mauro Buschini però e a questo punto viene da chiedersi se sia stata davvero quella la mossa giusta. Probabilmente no. (Leggi qui Il sospetto è l’anticamera della calunnia. Non della verità).

Zingaretti, bastone e carota

Nicola Zingaretti, che con ogni probabilità, non si candiderà a sindaco di Roma, si appresta invece a commissariare il Comune capitolino per la questione dei rifiuti. Dopo che la sindaca Virginia Raggi non ha individuato l’area per la discarica e ignorando tutte le disposizioni contenute nell’ordinanza regionale, peraltro impugnata. Le ore scorse hanno detto che quella di Zingaretti con molta probabilità è stata un’abile mossa strategica e non una dichiarazione di guerra alla Raggi. (Leggi qui Tempo scaduto, la Regione commissaria Roma sui rifiuti).

Nicola Zingaretti con Roberta Lombardi e Valentina Corrado (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

«C’è un’ordinanza che chiede al Comune di fare un piano impiantistico e di indicare i luoghi dove si conferiscono i rifiuti, questo piano non è arrivato. Faccio un appello perché trovo folle che si tolgano soldi a romani per portare i rifiuti in altre regioni italiane»: il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti lo ha detto a margine dell’inaugurazione dell’hub vaccinale di Porta di Roma. 

È un chiaro segnale di apertura. Con il quale far capire che non è lui a volere il commissariamento di Roma per i rifiuti: è la Capitale ad essere inadempiente. Un gesto che serve a non aprire le ostilità con il M5S dopo averlo imbarcato nella sua maggioranza e nella sua Giunta Infatti il Governatore dice «Non voglio arrivare al commissariamento. Ma se Roma non presenta il piano la Regione dovrà’ fare qualcosa nei prossimi giorni».

Vedremo se ci saranno contraccolpi sul piano dell’alleanza con i Cinque Stelle.

Per il Pd il prescelto sarà Roberto Gualtieri. C’è però da dire che Carlo Calenda andrà avanti lo stesso. Nel centrodestra avanza la candidatura di Guido Bertolaso, osteggiata però da Giorgia Meloni.

Oggi la seconda puntata su Durigon

Nella Lega è scoppiata il caso Claudio Durigon, dopo un’inchiesta giornalistica di Fanpage. Oggetto del contendere i dati di tesseramento dell’Ugl, i rapporti tra il sindacato e la Lega e una frase dello stesso Durigon circa il fatto che il generale della Guardia di Finanza che sta indagando sul Carroccio sarebbe stato messo lì proprio su indicazione della Lega.

La copertina della videoinchiesta di FanPage

La bufera è appena iniziata, in tanti hanno chiesto le dimissioni di Durigon, che invece ha fatto sapere che resterà al suo posto e che presenterà almeno dieci querele. (Leggi qui Fanpage silura Durigon: M5S “Dimissioni”. Lui: “10 querele”).

Oggi ci sarà la seconda puntata della videoinchiesta

A livello provinciale, invece, ennesima settimana senza fischi. Non succede nulla da tempo, se non piccole manovre di riposizionamento all’interno dei partiti. Con il Pd in particolare che sembra essersi preso un anno sabbatico.