Thaira giù dal Carroccio comunale: «Troppo polemica». Lei: «Vogliono imbavagliarmi»

Estromessa dal Gruppo consiliare della Lega di Frosinone. Il consigliere Thaira Mangiapelo punita per «polemiche inutili, sterili e strumentali». Lei replica "Mi dicevano che non devono spiegazioni a nessuno". Il caso del padre spirituale.

«… Sono stata quasi sin da subito isolata a causa di una politica del bavaglio messa in atto dalla Lega di questo territorio: contro la Costituzione. Si vuole far tacere chi la pensa diversamente soffocando le voci scomode e non intonate con chi guida il “carro”». 

Thaira Mangiapelo non fa più parte del gruppo consiliare della Lega di Frosinone. Non è un’espulsione. Ma un esilio. A comunicarglielo è stata una mail inviata dal coordinatore provinciale Carmelo Geremia Palombo.

Il provvedimento Palombo

Nel provvedimento, adottato il 28 gennaio, Palombo fa riferimento a «polemiche inutili, sterili e strumentali» attribuite al consigliere comunale di Frosinone. Alla quale vengono rimproverate anche le critiche all’operato dei parlamentari della Lega eletti in provincia di Frosinone.

Per questo motivo il Carroccio la fa scendere: non dal Partito. Ma dalla pattuglia di Consiglieri leghisti che sostengono Nicola Ottaviani.

Gliel’avevano promessa. All’indomani del feroce scontro con l’onorevole Francesca Gerardi avvenuto nella chat aperta ai dirigenti provinciali della Lega. Ad innescarlo era stato l’ingresso in quella chat del ‘padre spirituale’ Maurizio Raimondo: molti l’avevano scambiato per un prete cattolico, Thaira Mangiapelo aveva fatto notare che non era possibile per via di alcuni dettagli. (leggi qui Scontro nella Lega per il padre spirituale imposto al Direttivo provinciale) Ne era nato uno scontro frontale sempre più acceso con la deputata. Al culmine del quale il consigliere era stato estromesso dal gruppo whatsApp. (leggi qui E Zicchieri perse le staffe: «Basta con le nostre conversazioni sui giornali») Nel frattempo la Diocesi, appresa la questione aveva chiarito che quel padre spirituale non è né un prete cattolico né di una confessione che sia in comunione con la Chiesa cattolica. (leggi qui E la Chiesa lascia a piedi il Carroccio: «Il vostro P Maurizio non è un prete cattolico»). La vicenda poi era proseguita fuori: con un’ammonizione affissa alle porte di tutte le chiese della diocesi di Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo in cui si prospetta la scomunica. (leggi qui Il vescovo minaccia la scomunica: spuntano le foto con il cardinale)

La versione di Thaira

Il commento di Thaira Mangiapelo è stato affidato alla sua bacheca Facebook questa mattina. Dove definisce la Lega «Un Partito che crede alla Politica non come mezzo ma come fine e per lo più in perenne campagna acquisti, dovrebbe anche trovare il tempo di riunirsi, di confrontarsi, di aprire un dialogo con tutti, di riflettere insieme sui problemi del territorio. 
Invece il nulla»

Lo scontro è nato per questo. E per l’arroganza di qualche parlamentare eletto sul territorio. «Questo modo di fare politica mi ha portata a scontrarmi, e non poco, con i rappresentanti di qualsiasi livello del Partito, ma non con il vecchio metodo faccia a faccia. Lo scambio di idee o richieste di chiarimenti si consumavano tra una chat e l’altra, terminando spesso con ” Io sono un parlamentare e non devo spiegazioni a nessuno” oppure “non mi inviare nulla non ho tempo non mi interessa grazie” ».

Per Thaira Mangiapelo si tratta di «Una Politica intimidatoria, isolante e che limita il diritto di opinione e di critica».

I tentativi di chiarimento ci sono stati. Ma non sono andati a buon fine, «I miei malumori erano noti a tutti. Prima di metterli in piazza però ho più volte, invano, cercato e chiesto un confronto. Si arriva così al tardo pomeriggio del 30 gennaio, quando ho ricevuto una mail in cui mi viene comunicata l’estromissione dal Partito a causa delle mie polemiche. Perfettamente coerenti con il loro modo di fare».

Amareggiata? «Non mi stupisce. Io sono solamente l’ultimo esempio della politica usa e getta di questo Partito, che condanna alla ghettizzazione e provvede all’espulsione di chi esprime il proprio pensiero in contrasto con chi guida il “carro” ».

Le conseguenze

Nessuna conseguenza per gli assetti della maggioranza che governa il Comune di Frosinone. Thaira Mangiapelo rimane in maggioranza all fianco del sindaco Nicola Ottaviani.

Senza di lei la Lega perde un consigliere e lo scettro di gruppo politico più numeroso in Aula.

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