Thank you mr Scalia

Thank you mister Scalia. Firmato Frans Timmermans primo vice presidente della Commissione Europea.

Bruxelles dice grazie all’Italia. Lo fa scrvendo una lettera al presidente del senato Pietro Grasso.

Due pagine con le quali la Commissione Ue ringrazia il Senato della Repubblica del parere espresso sulla  proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla governance dell’Energia.

In pratica, l’Italia ha fatto una proposta che agli europei è piaciuta. Al punto che l’hanno adottata come parte del pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei“. E’ l’insieme di cose da fare entro il 2030 in matria di energia e clima. La proposta promuove «la fornitura di energia sicura sostenibile competitiva ed a prezzi accessibili».

Quel parere è stato scritto e presentato dal senatore Francesco Scalia. Lo ha fatto a nome della Commissione Industria del Senato italiano

La proposta è incentrata sulla razionalizzazione, l’integrazione e la semplificazione degli obblighi che esistono oggi in materia di pianificazione, comunicazione e monitoraggio nel settore dell’energia e del clima.

Inoltre, introduce un processo politico tra gli Stati membri e le istituzioni dell’UE per l’attuazione dei piani nazionali integrati sull’energia e il clima

«La Commissione – è scritto nella lettera – è grata dell’ampio sostegno espresso dal Senato della Repubblica in merito agli obiettivi della proposta. Quest’ultima rappresenta infatti un’opportunità senza precedenti di dotarsi di piani nazionali confrontabili, complessivi e integrati, assicurando nel contempo che gli Stati membri conservino una notevole flessibilità per tenere conto delle situazioni e delle preferenze nazionali specifiche».

Il senatore ciociaro si sta confermando uno dei più esperti in materia di legislazione nazionale e internazionale in materia di ambiente. Una settimana, durante i lavori della 26ma Assemblea parlamentare OSCE a Minsk (Bielorussia) é stata approvata la sua proposta di sperimentare forme di tassazione al consumo della CO2.

Cosa significa: più inquini per produrre le tue merci e più è alta la tassa che dei pagare.

«Tassare chi inquina di più è essenziale per contenere il riscaldamento globale e protegge le nostre produzioni, oggi esposte alla concorrenza di beni realizzati con uso delle fonti energetiche, come il carbone, meno costose ma più altamente emissive di CO2» aveva dichiarato il senatore.

L’esempio concreto è la Cina: produce l’80% della propria energia attraverso il carbone. Invece l’Italia ha il mix energetico tra i più virtuosi al mondo.

Dal punto di vista del clima? Acquistando beni cinesi, di fatto finanziamo produzioni che incidono molto negativamente sul clima.

«Se quei beni venissero gravati da un’imposta al consumo (un’IVA maggiore per esempio) che andasse a compensare una riduzione di imposta sui prodotti più virtuosi, spingeremmo i consumatori ad acquistare questi ultimi e, conseguentemente, le industrie nel mondo a ridurre il proprio impatto sull’ambiente» aveva detto Francesco Scalia.

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