Come ti rivolto Forza Italia: Adriano e Nicola alla ricerca di classe dirigente

A prescindere dal risultato elettorale, dopo le elezioni di marzo parte la riorganizzazione di Forza Italia. Troppi pezzi sono andati via. La nuova strategia dell'inclusione. Formata da Piacentini e Ottaviani. E Fazzone.

La doppia nomina, coordinatore provinciale e commissario, ha provocato attacchi di bile a molti, non soltanto in Forza Italia. Adriano Piacentini, però, è abituato alle gelosie, alle invidie e alle ipocrisie del mondo della politica. Le ha provate. Le ha subite. Ha imparato a gestirle.

 

Dopo le elezioni politiche e regionali del 4 marzo prossimo, comunque vadano, bisognerà riorganizzare gli “azzurri” sul territorio. Indipendentemente dal fatto se verranno celebrati i congressi. Ad investire Adriano Piacentini di questo ruolo è stato il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia. (leggi qui Colpo di Stato in Forza Italia: Fazzone rimuove Ciacciarelli, il Partito a Piacentini). Seguendo una logica di riequilibrio territoriale, dando un segnale forte al sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani.

 

Il problema del Partito di Berlusconi in questi ultimi anni è stato quello di aver perso troppi “pezzi”. Le vittorie di Nicola Ottaviani e Carlo Maria D’Alessandro a Frosinone e Cassino sono state costruite su coalizioni fortemente civiche, all’interno delle quali gli “azzurri” hanno recitato non da protagonisti. Inoltre, i “suicidi” sistematici del Pd hanno indubbiamente spianato la strada.

 

La priorità nell’agenda politica di Adriano Piacentini e Nicola Ottaviani è quella della selezione della classe dirigente del partito. E’ per questo che con ogni probabilità verranno introdotte le primarie per scegliere i candidati ad ogni livello. Per evitare cioè guerre sante e lotte intestine. Non sarà semplice, perché in tanti in questi anni sono politicamente cresciuti in un contesto diverso.

 

Adriano Piacentini, però, ha già fatto capire di voler rappresentare tutti. Sta partecipando, insieme a Nicola Ottaviani, alle manifestazioni di tutti i candidati di Forza Italia: Mario Abbruzzese, Beppe Incocciati, Pasquale Ciacciarelli, Antonello Iannarilli, Maria Teresa Graziani. Di tutti, per dimostrare che il partito è uno solo. Va riorganizzato però e probabilmente anche motivato.

 

Rivedendo pure il discorso della rappresentanza negli enti intermedi. Claudio Fazzone con Piacentini e Ottaviani è stato chiaro: mai più accordo con il Pd, mai più riconoscimenti a chi è iscritto a Forza Italia ma fa campagna elettorale per altri. Dopo le politiche e le regionali ci saranno le amministrative in 15 Comuni.

 

L’obiettivo principale è quello di vincere ad Anagni. Le primarie per la scelta del candidato a sindaco sono dietro l’angolo.

 

Poi c’è Ferentino, feudo incontrastato di Antonio Pompeo, uno dei principali leader del Pd. Ottaviani e Piacentini, però, vogliono perlomeno provarci. Stanno cercando un candidato capace di intercettare il voto di opinione. Mai dire mai.