Top e Flop, i protagonisti del giorno: giovedì 16 settembre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di giovedì 16 settembre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di giovedì 16 settembre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

NICOLA OTTAVIANI

Nicola Ottaviani (Foto: A.S. Photo / Andrea Sellari)

Non è un momento facile per la Lega, anche in provincia di Frosinone. Anche perché le vicende nazionali stanno pesando non poco. L’accerchiamento del Capitano Matteo Salvini (che proprio ieri ha dovuto incassare il via libera al Green Pass con il sostegno di tutti i big del Carroccio), le difficoltà del coordinatore regionale Claudio Durigon (a fine agosto costretto al passo indietro come sottosegretario al Mef).

In Ciociaria la posizione di Pasquale Ciacciarelli e Lino Caschera ha fatto saltare la candidatura a sindaco di Sora di Giuseppe Ruggeri, determinando non pochi problemi; ma al tempo stesso ha salvato la Lega da un destino di insignificanza politica su Sora.

Perfino a Frosinone, dove Nicola Ottaviani è sindaco, non ci sono certezze sulla celebrazione delle Primarie per la scelta del designato alla carica di primo cittadino da parte del centrodestra. Ma Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale della Lega, sta affrontando la situazione con il silenzio. Senza alimentare polemiche, senza esternare, evitando di inseguire tutti gli scenari che si prospettano. Segno di una maturità ormai acquisita.

Nervi saldi.

ENZO SALERA

Enzo Salera

Il sindaco di Cassino si è immediatamente preoccupato di convocare un vertice con parlamentari e amministratori per fare il punto della situazione sui segnali di allarme rosso che stanno arrivando sul tema dell’indotto di Stellantis nel cassinate. (Leggi qui Stellantis, l’inizio della fine del vecchio modello Fiat).

Una situazione delicata, che dovrebbe vedere tutti gli eletti di questo territorio mobilitati in prima fila. Una crisi in questo settore nell’attuale momento rischia davvero di compromettere tutte le speranze di futuro della nostra provincia. Non bisogna infatti dimenticare che esiste il Pnrr. In altri termini si può determinare la tempesta perfetta dell’arretramento di un settore chiave da decenni, che ha retto per molto tempo l’intera economia provinciale, con la conseguenza pure di non riuscire ad agganciare nemmeno in questo momento il treno dello sviluppo.

Enzo Salera si  è posto il problema, recependo al volo i segnali lanciati in maniera sempre più concreta da Unindustria Cassino. Anche nel Pd, perché non dimentichiamo che stiamo parlando di un settore che dovrebbe rappresentare la priorità delle priorità per il partito guidato da Enrico Letta.

Solo in trincea.

PIERPAOLA D’ALESSANDRO

L’UTN premiata lo scorso anno

L’annuncio arriva sotto ad una foto che li ritrae tutti sorridenti: sono i medici dell’Unità di Trattamento Neurovascolare (UTN) di Frosinone. Nelle loro mani finiscono i pazienti che all’improvviso hanno un ictus, dalla loro abilità (e dai tempi di reazione) dipende la vita di chi è stato colpito. Fino a qualche anno fa i cittadini della provincia di Frosinone non avevano speranza di uscirne indenni: o morti o sulla sedia a rotelle. Perché bisognava arrivare a Roma in ambulanza. Non c’era il tempo per salvare nessuno.

Nelle ore scorse l’UTN di Frosinone è stata classificata come Centro Platino tra i centri europei, nell’ambito del programma European Stroke Organization (ESO) Angels Awards.
Dopo essere stata classificata per due anni come Centro Oro per la cura dell’ictus, l’UTN dello Spaziani di Frosinone ha migliorato gli standard. I risultati nel primo semestre del 2021 l’hanno portata al centro dell’Europa, con i migliori team.

Nella foto, il Direttore Generale Pierpaola D’Alessandro ha voluto che la scena fosse solo dei protagonisti, lei non appare. Ma è lei a diffondere la notizia. Commentando: “Siamo cresciuti ancora. Grandissimi!”.

Il brutto anatroccolo è diventato cigno.

GIOVANNI ACAMPORA

Giovanni Acampora e Daniele Leodori

Ieri sera nella sede della Camera di Commercio di Frosinone e Latina il Vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori ha sottoscritto insieme al Presidente dell’ente camerale Giovanni Acampora il protocollo d’intesa per la realizzazione dell’Innovation Center. La struttura darà un nuovo ruolo centrale all’immobile di fondazione: diventerà il centro di riferimento per lo sviluppo e le tecnologie dell’intero territorio provinciale attraverso il coinvolgimento di imprese e università. Un’iniziativa simile venne tentata almeno una ventina di anni addietro anche in provincia di Frosinone: non se ne ha memoria. Meno ancora dei risultati raggiunti.

La sfida lanciata da Giovanni Acampora è centrale. Perché guarda al territorio dell’intero Sud Lazio nel suo insieme. E soprattutto guarda a risultati che non arriveranno né domani mattina, né tra una settimana, né tra un anno. Quella che sta attuando il presidente dell’ottava Camera di Commercio in Italia per peso economico è una strategia di prospettiva.

Infatti, a dicembre consegnerà alla regione Lazio l’immobile per l’allestimento finale. E poi inizierà la sfida di Latina-Frosinone all’Italia ed all’Europa. Perché l’Innovation Center sarà il terreno di coltura dello sviluppo nel momento in cui arriveranno le risorse del Pnrr. Lo ha spiegato Daniele Leodori: “Se il Paese saprà farsi trovare preparato e con le idee chiare per utilizzare al meglio quelle risorse, potremmo convincere l’Europa a dare seguito a nuovi investimenti per una crescita costante dell’Unione”.

Presidente dai larghi orizzonti.


FLOP

CARLO CALENDA

Carlo Calenda

I sondaggi a livello nazionale stanno determinando un lieve calo di Azione. Mentre a Roma altri sondaggi danno i quattro candidati con maggiori chanche tutti in gioco. Con percentuali e forbici molto diverse però. Perché Enrico Michetti e Roberto Gualtieri sono favoriti, mentre sia Virginia Raggi che Carlo Calenda no.

Ma in ogni caso il leader di Azione ha aperto una fase di campagna elettorale all’insegna dell’ottimismo sfrenato. Indicando Guido Bertolaso come possibile vicesindaco e tutto il resto. Dando la sensazione di voler mettere il carro davanti ai buoi. Mentre magari in questo momento andrebbero anche definiti alcuni confini in vista proprio del secondo turno.

Da un anno Carlo Calenda sta facendo una campagna elettorale fortissima a Roma. Ma ora con questa linea rischia di trasformare un risultato importante e comunque decisivo come di secondo piano se non arriva la vittoria. E la vittoria obiettivamente è complicata da raggiungere.

Chi troppo vuole nulla stringe.

LUCA FRUSONE

Luca Frusone (Foto: Imagoeconomica / Daniele Scudieri)

Nei mesi scorsi il due volte parlamentare ciociaro aveva votato no alla riforma della giustizia firmata dal ministro Cartabia. Con lui si era espresso negativamente anche Giovanni Vianello. Mentre in diversi non si erano presentati. Scatenando l’ira di Giuseppe Conte. Ma siccome il nuovo capo politico dei Cinque Stelle non ha proceduto subito alla ricostituzione degli organismi, la vicenda era rimasta  sospesa.

A termine di statuto i due parlamentari ribelli dovevano essere espulsi. Ieri Giovanni Vianello ha pensato bene di prendere lui l’iniziativa. Abbandonando i Cinque Stelle dopo il no al decreto Venezia-Grandi navi, che conteneva anche delle disposizioni sull’Ilva di Taranto. Vianello viene dalla Puglia. Ma in ogni caso ha deciso di uscire da un gruppo nel quale non si ritrova più. Un segnale di chiarezza.

Luca Frusone si trova ancora nei Cinque Stelle? Perché alla fine potrebbe perfino restare e concorrere per il terzo mandato, considerando che l’orientamento dei big è quello di eliminare il tetto dei due. Va tutto bene, ma lo strappo sulla riforma Cartabia non è una cosuccia. Magari ogni tanto l’iniziativa va presa e non subita.

Perennemente alla finestra.

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