Top e Flop, i protagonisti del giorno: giovedì 17 marzo 2022

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo giovedì 17 marzo 2022.

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo giovedì 17 marzo 2022.

TOP

LIBERO ANGELO MASSARO

In una provincia nella quale si ha il timore di dire qualunque cosa, il presidente dell’Ance Angelo Libero Massaro non ha usato perifrasi: “Una tempesta perfetta che è destinata a bloccare i cantieri”. (Leggi qui Edilizia verso il blocco, si va verso lo stop dei cantieri)

Vuol dire che i materiali scarseggiano e che gli impianti di produzione che riforniscono i cantieri stanno chiudendo inesorabilmente, per il combinato disposto del caro prezzi e del blocco della catena di approvvigionamento. Allora l’associazione nazionale dei costruttori edili della provincia di Frosinone ha preferito mettere tutti davanti alla verità, per quanto amara.

Ha affermato Massaro: “Ci troviamo costretti a fermare i cantieri anche a causa di un sistema di revisione prezzi assolutamente inadeguato, sia per le opere pubbliche e ancor peggio per gli appalti pubblici”. Per Massaro ci sono segnali “inequivocabili di un radicale cambiamento di scenario in cui le nostre aziende non possono più immolarsi né a raggiungere compromessi al ribasso”.

Il coraggio della verità.

BUSCHINI-BATTISTI

I due consiglieri regionali del Pd sono su tutti i fronti. Per quanto concerne la bonifica della Valle del Sacco, l’assessorato regionale ha approvato i progetti inerenti il Sin: si tratta di importanti atti propedeutici al bando di gara per l’affidamento dei lavori, tra i quali la messa in sicurezza e la rimozione dei rifiuti.

Un tema che Mauro Buschini sta seguendo quotidianamente e infatti ne aveva dato riscontro nell’apposita seduta straordinaria del consiglio regionale. Silenziosi e operosi mesi di lavoro per arrivare a quello che è un punto di svolta importante per l’affidamento dei lavori. Mauro Buschini negli ultimi mesi sta caratterizzando la propria azione all’insegna della concretezza.

Per quanto riguarda invece Sara Battisti, basta dire che il consiglio regionale del Lazio è stato il primo in Italia a ridurre al 4% l’Iva sugli assorbenti. Si tratta della cosiddetta tampon tax. Una battaglia politica e di civiltà che Sara Battisti ha portato avanti con una determinazione assoluta. Ha detto: “Si abbatte il tabù del ciclo mestruale: ancora una volta siamo primi in Italia ad approvare un testo innovativo per eliminare le diseguaglianze di genere”.

Numeri da primi della classe.

FLOP

GIORGIA MELONI

Giorgia Meloni (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Il suo Partito, Fratelli d’Italia, è sulla cresta dell’onda del consenso secondo tutti i sondaggi, molti dei quali lo danno al primo posto. Però Giorgia Meloni non riesce a risolvere il problema della coalizione di centrodestra. (Leggi qui: Fratelli in vetta, gli altri in calo).

In Commissione due assenze di altrettanti deputati di Lega e Forza Italia hanno determinato il mancato avvio della procedura per l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Eppure il presidenzialismo è un cavallo di battaglia anche della Lega e di Forza Italia. Il che porta a ritenere che Silvio Berlusconi e Matteo Salvini abbiano problemi enormi nel riconoscere la leadership della stessa Giorgia Meloni, nonostante Fratelli d’Italia sia il primo Partito.

Serve un’azione di ricucitura e di chiarimento dal giorno dell’elezione bis di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica. Ma Giorgia Meloni non prende un’iniziativa decisa: tocca a lei. Altrimenti che se ne fa di un consenso enorme senza coalizione?

Troppo presa dai sondaggi.

BEPPE GRILLO

Beppe Grillo (Foto: Paolo Cerroni / Imagoeconomica)

In tanti stanno facendo notare che il fondatore e leader del Movimento Cinque Stelle fatica a prendere una posizione politica netta e forte contro la Russia di Putin. Peraltro in un momento in cui invece Luigi Di Maio, ministro degli esteri del Governo guidato da Mario Draghi, si sta muovendo totalmente in ambito europeo e Nato, attaccando la Russia di Putin almeno quattro volte al giorno.

In realtà la vicenda è più ampia e dimostra ancora una volta come Beppe Grillo sia ormai estraneo a quelle che sono le vicende dei Cinque Stelle. Nel senso che interviene sporadicamente, come garante, per cercare delle soluzioni di compromesso. Ma non era certamente questo il ruolo che uno come lui doveva avere nel Movimento. E’ stato sorpassato a sinistra da Giuseppe Conte e a destra da Luigi Di Maio.

Arbitro, non giocatore e men che meno allenatore.