Top e Flop, i protagonisti del giorno: giovedì 2 settembre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di giovedì 2 settembre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di giovedì 2 settembre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

NICOLA ZINGARETTI

Nicola Zingaretti (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Come spesso gli capita da quando non è più Segretario nazionale del Pd, ha parlato da leader del partito ma anche di una potenziale coalizione.

Intanto ha apprezzato il discorso di Mario Draghi di ieri, ma contemporaneamente ha aggiunto che la Lega non è un partner affidabile per un Governo di unità nazionale come quello in carica. Ha cioè voluto prendere le distanze platealmente. E su questo punto specifico ha voluto “coprire” Enrico Letta.

Però Zingaretti, in un intervento su Il Foglio, ha pure invitato il Pd  a non essere subalterno, a non scegliere la scorciatoia identitaria, a non lasciarsi prendere la mano dalla tentazione di combattere l’avversario politico perdendo di vista la costruzione di un’alternativa credibile e forte al centrodestra. Ben sapendo che dopo l’elezione del presidente della Repubblica si aprirà una fase nuova, nella quale la politica dovrà riprendersi i suoi spazi.

E la sensazione è che nel campo del centrosinistra il progetto di Piazza Grande resta quello più forte e credibile.

Condottiero e costruttore.

DANIELE NATALIA

Daniele Natalia

Si è posto ed ha posto  il problema di programmare gli ultimi due anni di consiliatura ad Anagni. Per gettare le basi del prossimo quinquennio, quello che dal 2023 arriva al 2028. Daniele Natalia è l’unico amministratore di centrodestra che in questa fase si pone il problema di costruire il futuro. (Leggi qui Il sindaco convoca la maggioranza. Rimpasto? No, tagliando).

Lo ha fatto non chiudendo, anzi, alla possibilità di un “tagliando” sia alla giunta che alla maggioranza. In un’ottica unitaria ma anche operativa.

Guardando a quello che da settimane sta succedendo a Sora, ma anche a Frosinone e in altri Comuni, Natalia rappresenta un’eccezione virtuosa. Fa parte di Forza Italia, ma ha una visione di centrodestra che governa come coalizione. Risolvendo i problemi e impostando il futuro. Senza tentazioni di egemonia e senza guardare ai sondaggi.

Lucido visionario.

FLOP

LUCA FRUSONE

Luca Frusone (Foto: Imagoeconomica / Daniele Scudieri)

Il nuovo capo politico del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte è in una situazione di paralisi politica preventiva e permanente. Nel senso che non riesce a trovare la quadra per la nomina degli organismi dirigenti. Non lo farà in tempi rapidi. Tra gli organismi ci sono anche i vari comitati, perfino quello dei saggi. Luca Frusone ha votato no alla riforma Cartabia, unitamente ad un altro esponente pentastellato. Mentre altri 16 sono risultati assenti. Secondo i termini delle norme che regolano la vita politica dei pentastellati, potrebbe perfino essere espulso. Ma al di là di questo, si pone anche un problema di convincimento politico di Luca Frusone. Cioè, senza aspettare le decisioni dei vari collegi di garanzia, lui si sente ancora rappresentato dal Movimento e dal leader Giuseppe Conte? Perché alla fine le decisioni potrebbe anche prenderle lui. Non sarebbe il primo ad uscire. Senza aspettare che le iniziative le assumano altri. Io speriamo che me la cavo.

MAURIZIO COSTA

Maurizio Costa

Non mi faccio tirare la gonna da nessuno: ho scelto autonomamente di candidarmi”: l’avvocato Iolanda Petracchini respinge con forza il tentativo di appiopparle una bandierina ora che ha deciso di scendere in campo nella coalizione a sostegno del dottor Amato La Mura, l’infettivologo che nelle prossime ore depositerà la sua candidatura a sindaco di Formia. E la sua frase rende ancora più paradossale la scelta fatta nei giorni scorsi dalla civica Ripartiamo con Voi, fondata e sostenuta dal dottor Maurizio Costa, storico imprenditore della Sanità privata.

Quella civica era stata determinante tre anni fa per l’elezione della professoressa Paola Villa, fondamentale per farla cadere nello scorso dicembre determinando il ritorno alle urne. È stata centrale nella costruzione dell’alleanza intorno al dottor Amato La Mura, catalizzando settori molto diversi della politica cittadina. Un paio di settimane fa l’improvviso passo indietro: “Non presenteremo la lista”. Ci può stare: non è la prima e non sarà l’ultima volta che prima di consegnare le liste uno degli alleati si ritira. Diventa paradossale quando il dottor Costa aggiunge: “ma confermiamo la nostra sincera stima nei confronti di Amato La Mura con il nostro leale supporto”. Surreale. Come quando la fidanzata ti molla dicendo: “Ti lascio perché ti amo troppo”. (Leggi qui Non ti ho più Amato: Costa ufficializza il ritiro della lista).

Un concetto ribadito nelle scorse ore. Con il sostegno a La Mura testimoniato dalla candidatura dell’avvocato Iolanda Petracchini: Per gli ambienti della clinica privata di Vindicio la candidatura dell’avvocato Petracchini è la prova provata che “Ripartiamo con voi” non ha effettuato alcun dietrofront. (Leggi qui E ora è corsa a ‘marchiare’ il candidato).

Salvo poi scoprire, appena pubblicata la notizia da Alessioporcu.it, che l’avvocato non è la portabandiera di nessuno se non di se stessa e dei suoi elettori. “Non mi faccio tirare la gonna da nessuno: ho scelto autonomamente di candidarmi”:

Ti lascio perché non ti posso amare