Top e Flop, i protagonisti del giorno: giovedì 21 ottobre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di giovedì 21 ottobre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di giovedì 21 ottobre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore.

TOP

NICOLA OTTAVIANI

Ottaviani con Salvini

La mossa è stata geniale. Da Matteo Salvini si è recato lui, ottenendo una foto indicativa, che ha avuto l’effetto del monito sulle chat della Lega a livello locale. Perché il Capitano ha sottolineato positivamente i risultati ottenuti alle recenti amministrative in Ciociaria, dove la Lega è primo partito ad Alatri e Sora. (leggi qui “Bravo Nicola”: Salvini mette fine alla fronda nella Lega).

In questo modo Ottaviani ha fermato il dissenso, considerando le critiche che erano state mosse da Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi. Ora si tratta di capire cosa succederà nei prossimi giorni, se qualcuno nel Carroccio avrà ancora voglia di fare un’analisi del voto.

Intanto però Nicola Ottaviani può concentrarsi sulle candidatura alle provinciali e soprattutto sulle comunali di Frosinone. Matteo Salvini ha invitato il centrodestra a indicare per tempo i candidati. Ottaviani punta alle primarie, che a questo punto potrebbero essere perfino anticipate.

Contropiede letale.

ENZO SALERA

Enzo Salera e Barbara Di Rollo

Il sindaco di Cassino ha fatto capire che a casa sua soltanto lui può avere le chiavi. Non è la prima volta che mette in chiaro questo concetto. (leggi qui Salera scatena il pittbul: “A casa nostra decidiamo noi”).

Lo ha fatto rimarcando ancora una volta che esiste un modello politico e amministrativo che fa riferimento a lui, senza preoccuparsi troppo del fatto che il presidente del consiglio comunale Barbara Di Rollo ha come naturale riferimento Sara Battisti, consigliere regionale e vicesegretario del partito nel Lazio.

Ma il punto è anche un altro. Nel Pd da anni i temi non vengono affrontati. Enzo Salera ha ottenuto un risultato irripetibile in un contesto difficile. Modello Cassino vuol dire anche e soprattutto riconoscere il ruolo di una classe dirigente locale. Se la federazione ancora non lo fa, lui allora delimita i confini e fa pesare il ruolo.

Tignoso.

FLOP

MATTIA SANTORI

Le Sardine Andrea Garreffa e Mattia Santori (Foto: Imagoeconomica / Marco Cremonesi)

Al leader delle Sardine non è bastato il record di preferenze personali ottenuto alle comunali di Bologna, dove nel centrosinistra ha sbaragliato il campo. Non è bastato dimostrare con i fatti che ha un radicamento vero. E non è bastato neppure aver fermato l’avanzata della Lega quasi due anni fa, quando la vittoria di Stefano Bonaccini fu favorita dalla mobilitazione che lui stesso determinò.

È rimasto fuori dalla giunta del sindaco Lepore e dovrà accontentarsi di una delega (allo sport) come consigliere comunale. A dimostrazione che quando il gioco si fa duro, allora il Partito Democratico torna ad indossare i panni di Balena Bianca che furono della Dc. E le Balene mangiano le Sardine.

Probabilmente un segnale politico che per ritagliarsi un ruolo nei Democrat a Bologna non possono bastare soltanto i voti.

Ridimensionato.

MARA CARFAGNA

Mara Carfagna (Foto: Imagoeconomica, Stefano Carofei)

Da oltre un anno si accredita come “ribelle” all’interno di Forza Italia, restando però nel partito. Ora rischia il ridimensionamento definitivo negli “azzurri” e Silvio  Berlusconi lo ha fatto capire chiaramente.

Per tutta l’estate si è parlato della possibilità di creare una formazione di centro della quale lei fosse la leader. Una formazione che potesse guardare ad altre forze (Italia Viva di Matteo Renzi, Azione di Carlo Calenda) e attrarre parlamentari che stanno stretti nella Lega o in Fratelli d’Italia. Ma non è successo nulla.

Qualche giorno fa si è sbilanciata Mariastella Gelmini, ma la diga di Berlusconi ha retto. Se Mara Carfagna non prende atto che in Forza Italia non succederà nulla, non potrà fare cose diverse. A questo punto però o trova il coraggio di “strappare” o sarà destinata all’irrilevanza.

Regina tentenna.

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