Top e Flop, i protagonisti del giorno: giovedì 28 ottobre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di mercoledì 27 ottobre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ora scorse e cosa ci attende in questa giornata di giovedì

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di mercoledì 27 ottobre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ora scorse e cosa ci attende in questa giornata di giovedì

TOP

FRANCESCO DE ANGELIS

Francesco De Angelis

È stato ancora una volta lui a prendere in mano la situazione, con un appello all’intero centrosinistra frusinate. In vista delle elezioni comunali del giugno 2022. (Leggi qui L’appello di Francesco: «Tutti insieme in una grande alleanza»).

De Angelis ha invitato Partiti e liste civiche ad unirsi in un unico progetto. Rispondendo quindi alle sollecitazioni arrivate dal Psi di Gian Franco Schietroma ma allargando pure l’orizzonte. Le lezioni durissime del 2012 e del 2017 devono servire da monito. Se la coalizione si divide, allora non si va da nessuna parte.

Però serve anche una candidatura all’altezza della situazione, forte e condivisa. Non sarà semplice, ma neppure si può restare in questo limbo. Probabilmente le primarie diventano lo strumento fondamentale per arrivare a questo tipo di soluzione.

Un sasso nello stagno quello gettato da Francesco De Angelis. Sempre lui a dettare la linea.

Dieci passi avanti.

MATTEO SALVINI E MATTEO RENZI

Matteo Salvini e Matteo Renzi (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

Sull’affossamento del ddl Zan sono state fatte le prove generali per l’elezione del presidente della Repubblica, su quello che potrebbe succedere dal quarto scrutinio in poi.

I due Matteo hanno ben chiara la situazione: l’Italia è ancora una Repubblica parlamentare ed è in Parlamento che si decidono certe partite. A Montecitorio e a Palazzo Madama i renziani hanno delle pattuglie strategiche. In grado di fare la differenza sempre. Ma il Pd sembra non volerlo capire. Come del resto i Cinque Stelle.

I numeri non c’erano, a meno di non accettare soluzioni di compromesso. E quando si è chiamato il voto segreto, allora sono arrivati segnali impossibili da non capire. Il  Capitano della lega Matteo Salvini ha colto al volo l’occasione di un rilancio politico del centrodestra dopo le batoste elettorali alle amministrative.

Scaltri.

FLOP

ENRICO LETTA E GIUSEPPE CONTE

Foto: Imagoeconomica

Vale il discorso fatto prima, ma al contrario. Il segretario del Pd Enrico Letta, dopo la straordinaria vittoria alle comunali, ha dovuto incassare una pesante sconfitta parlamentare, destinata a pesare moltissimo anche sulle strategie per l’elezione del presidente della Repubblica.

Ci sono stati 16 franchi tiratori nelle file giallorosse, più le astensioni. Ma soprattutto si continua ad andare a “sbattere” per l’ossessione che il Pd ha nei confronti di Matteo Renzi. Con il quale invece si dovrebbe dialogare. Anche se forse è troppo tardi.

Quanto a Giuseppe Conte, il suo doppio esordio come capo politico dei Cinque Stelle è stato da incubo. Caporetto alle elezioni comunali, disfatta sul ddl Zan a Palazzo Madama. E Beppe Grillo fa sentire la sua voce in merito alle strategie sulle pensioni.

Asfaltati.

MARIA STELLA GELMINI

Maria Stella Gelmini e Renato Brunetta

Aveva trovato il coraggio di mettere in discussione le strategie politiche all’interno di Forza Italia. Dimostrando che certi modi di fare stanno relegando il Partito in una posizione di irrilevanza. E aveva ragione lei.

Poi è tornato in campo Silvio  Berlusconi, al quale gli alleati leghisti e di Fratelli d’Italia stanno facendo credere che può avere possibilità per la presidenza della Repubblica. Ma in ogni caso le motivazioni di Mariastella Gelmini (che sono anche di Renato Brunetta e Mara Carfagna) restano sul campo.

A questo punto però andrebbe fatto il passo successivo: uscire dal partito. Perché la Gelmini è stata trattata sul piano politico dai vertici di Forza Italia come una scolaretta alle prime armi che ha detto delle stupidaggini. Non è così. Fra l’altro la Gelmini è una ministra da serie A. Però se non reagisce ora, poi sarà impossibile.

Zittita.