Top e Flop, i protagonisti del giorno: martedì 21 settembre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di martedì 21 settembre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di martedì 21 settembre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore

TOP

BRUNO ASTORRE

Bruno Astorre

È il teorico della concretezza. Il senatore e Regretario regionale del Lazio del Partito Democratico sostiene da sempre l’indispensabilità dell’alleanza con i Cinque Stelle per poter competere con un centrodestra trainato da Fratelli d’Italia e dalla Lega.

Bruno Astorre lo dice da sempre, unitamente a Goffredo Bettini. E quando in tanti storcevano il naso e filosofeggiavano, lui ribadiva che sono i numeri a dire che il Pd non è autosufficiente. E che quindi la vocazione maggioritaria può essere sicuramente affascinante, ma non vincente.

Adesso nel Partito è proprio questo il dibattito che si sta sviluppando e un ex ministro come Francesco Boccia ha voluto far risaltare i trenta Comuni dove Pd e Cinque Stelle vanno insieme. La svolta in realtà potrebbe avvenire proprio lì. Perché con delle vittorie salirebbe l’entusiasmo. Inoltre anche i Cinque Stelle si renderebbero conto che non esiste alternativa. (Leggi qui L’alleanza Pd-5 Stelle e la profezia di Astorre).

Bruno Astorre la bandierina l’ha piantata per primo.

A futura memoria.

NICOLA OTTAVIANI

Nicola Ottaviani (Foto: Giornalisti Indipendenti / Ciociaria Oggi)

A Frosinone c’è chi sta pensando a come interrompere la consiliatura, mandando a casa anticipatamente il sindaco Nicola Ottaviani. Ma lui sa benissimo che siamo ai confini della “mission impossible”. (Leggi qui Mozione di sfiducia a Nicola Ottaviani. Percorso in salita).

Non ci sono le condizioni, oltre che i numeri. Anche se il livello di conflittualità è tale che non si possono escludere sorprese. Ma in ogni caso in questo ultimo scorcio di mandato Nicola Ottaviani si sta preparando il terreno per le… primarie. Nel senso che con un programma amministrativo mai realizzato prima nel capoluogo, è nelle condizioni di poter dire la sua in ogni caso.

Le Segreterie regionali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia dovranno tenerne conto, soprattutto dopo quello che si è verificato a Sora. Ma quello che nel centrodestra cittadino ignorano è che Nicola Ottaviani ha delle potenziali sponde anche nel centrosinistra. Perché pure lui sta lavorando a liste civiche trasversali per l’appuntamento del giugno 2022.

Nei gruppi consiliari le fibrillazioni sono enormi. Ma più aumentano, più gli spazi di azione del primo cittadino crescono.

Copertissimo.

FLOP

MATTEO SALVINI

Matteo Salvini (Foto: Vincenzo Livieri / Imagoeconomica)

Nella Lega è iniziata la resa dei conti e il Capitano appare in una situazione difficile. Le circa quaranta assenze ingiustificate alla Camera ieri sono i suoi fedelissimi, quelli che non hanno votato secondo gli ordini di scuderia del Governo. Lo strappo è più forte di quello che si vuole far credere.

Matteo Salvini è all’angolo e perfino il fatto che siano trapelati i messaggi delle chat del partito è un segnale indicativo. Ormai gli schieramenti sono chiari. Giancarlo Giorgetti, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga sono dalla stessa parte e proprio Fedriga ieri ha detto che nel Carroccio non c’è poste per i no vax. Matteo Salvini è intenzionato a “combattere”, ma per la prima volta si rende conto che potrebbe perdere la partita. Oppure rimanere alla guida della Lega “azzoppato”.

Ma quello che più sta allarmando il segretario del Carroccio è l’ipotesi di scissione che molti evocano. Anche tra i suoi. Prima del 4 marzo 2028 la Lega era al 4%. Poi Salvini l’ha portata fino al 34% delle europee del 2019. Quindi il Partito adesso è comunque al 20%. Ma nessuno lo ricorda neppure.

Marginalizzato.

LICIA RONZULLI

Licia Ronzulli con Silvio Berlusconi

È la fedelissima di Silvio Berlusconi e anche quella che maggiormente spinge per un nuovo centrodestra, che poi vuol dire federazione con la Lega. Licia Ronzulli è un caterpillar e all’interno del Partito la conoscono bene.

Ora però gli “azzurri” sono in una fase delicata e c’è un appuntamento che più di tutti farà capire quanto vale Forza Italia. Parliamo delle comunali di Milano, dove nel 2016 Forza Italia viaggiava sul 20%. Adesso, secondo tutti i sondaggi più accreditati, farà fatica a restare in doppia cifra. A Milano la situazione è complicata e paradossale. Da un lato la leadership del centrodestra se la giocano Lega e Fratelli d’Italia, dall’altro è in corso una resa dei conti tra le diverse fazioni ”azzurre”.

Magari una come Licia Ronzulli potrebbe fare un’eccezione e cercare un’intesa. Invece no, preferisce la “conta continua”. Ma così il partito di Berlusconi rischia di pagare un prezzo altissimo e presentarsi indebolito al tavolo delle trattative del centrodestra. Con la Lega in particolare.

Terminator (al contrario).

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