Top e Flop, i protagonisti del giorno: martedì 22 marzo 2022

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo martedì 22 marzo 2022.

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo martedì 22 marzo 2022.

TOP

FRANCESCO DE ANGELIS

Il cannibale è tornato, anzi è sempre stato lì. Francesco De Angelis ha dimostrato ancora una volta come vive le campagne elettorali.

In pochissimi giorni ha concluso accordi con Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune), Luigi Vacana (Piattaforma Civica) e ha praticamente definito la lista del Partito Democratico con uno schieramento di primissimo livello: Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi, Vincenzo Savo. Non è ancora finita: entro la settimana è attesa la fumata bianca dall’ex sindaco Michele Marini e contemporaneamente punta ad arrivare ad una intesa con il Movimento Cinque Stelle.

Da mezzo secolo fa politica con la stessa passione della prima volta che entrò nella federazione del Pci. Vuole vincere al Comune di Frosinone e non vuole ascoltare chi continua a dire che il centrodestra è favorito. De Angelis gioca solo per vincere.

Cannibale per sempre.

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA

Francesco Lollobrigida (Foto Andrea Panegrossi © Imagoeconomica)

Al suo “quasi matrimonio” con Marta Fascina il fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi ha detto che Matteo Salvini è l’unico leader che c’è in Italia. E’ sembrata una ripresa della strategia della federazione di una parte del centrodestra sul modello del partito Repubblicano degli Stati Uniti. Ma anche un tentativo per ridimensionare i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.

Ci ha pensato Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, a riportare entrambi gli alleati (Lega e Forza Italia) con i piedi per terra, dicendo una cosa semplice: la leadership la decideranno gli elettori con i loro voti. Come è sempre stato. (Leggi qui).

I sondaggi sono  chiari, qualunque margine di approssimazione si voglia calcolare. Fratelli d’Italia è il primo o secondo Partito, la Lega è lontana, Forza Italia lontanissima. Alla fine conteranno i numeri, non le trovate dell’ultimo minuto.

Concretissimo.

FLOP

ANTONIO TAJANI

Antonio Tajani a Fiuggi (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

Le parole di Silvio Berlusconi sulla leadership di Matteo Salvini hanno messo di cattivo umore tutta Forza Italia. Il coordinatore nazionale del Partito, Antonio Tajani, per provare a rassicurare tutti, ha detto: “Quella di Berlusconi a Salvini era un’attestazione di amicizia, non c’era una logica di Partito. Non cambia nulla nella nostra linea: con la Lega siamo alleati, governiamo insieme, ma manteniamo il nostro ruolo di forza centrale Nel centrodestra, come è sempre stato e come sempre sarà”.

Ci sono precedenti di interventi fatti per rassicurare un Partito dopo parole pronunciate durante un evento come il matrimonio? Assolutamente no e questo fa capire quale clima c’è all’interno di Forza Italia.

Forse Antonio Tajani poteva semplicemente dire a tutti che la politica si fa in Parlamento.

Occasione persa.

CINQUE STELLE

(Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Oggi il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky interviene in Parlamento in videoconferenza. Ci saranno delle assenze, specialmente nel Movimento Cinque Stelle. Fra le quali forse anche quella della deputata Enrica Segneri, che nei giorni scorsi aveva già detto che a suo giudizio questa iniziativa è inopportuna.

A parte il fatto che siamo comunque in presenza di un’invasione di un Paese che viene bombardato e raso al suolo, ci sarebbe pure una considerazione di tipo politico. Forse a diversi parlamentari del Movimento Cinque Stelle sfugge che il ministro degli Esteri del nostro Governo è Luigi Di Maio, uno dei leader del Partito.

Di Maio ha una linea ben diversa rispetto a quella di tanti senatori e deputati pentastellati: totale sostegno alla Nato, all’Ue e soprattutto all’Ucraina. Stupisce il fatto che Giuseppe Conte, il capo politico, non riesca mai a trovare e a far tenere una linea condivisa.

Ognuno per conto proprio.