Top e Flop, i protagonisti del giorno: martedì 29 marzo 2022

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo martedì 29 marzo 2022.

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo martedì 29 marzo 2022.

ANTONIO POMPEO

Una fase della riunione

Non lo sta dicendo adesso, sono anni che sollecita una riforma dell’impalcatura delle Province, che riporti questi enti a come erano prima della Delrio. Ora Antonio Pompeo lo sta facendo da presidente dell’Upi Lazio, quindi con una maggiore forza rappresentativa.

Nelle ore scorse ha orgogliosamente ricordato l’importanza delle Province nel momento della pandemia e soprattutto su argomenti insostituibili come la manutenzione, le scuole e il coordinamento. In questi otto anni da presidente ha sempre voluto coinvolgere tutti gli amministratori locali, a partire dai sindaci. Non soffermandosi mai sulle diverse appartenenze politiche e partitiche.

Un percorso che Antonio Pompeo proseguirà fino al termine del mandato. Provando a portare a casa la riforma. Magari insieme a quella che estenderà a tre i mandati consecutivi per i sindaci. Hai visto mai…

Obiettivo chiaro.

RICCARDO MASTRANGELI

Riccardo Mastrangeli

Ha vinto le primarie da favorito e non è mai una cosa semplice, tenendo un profilo di grande rispetto sia nei confronti degli avversari che del sindaco Nicola Ottaviani. Ad Alessioporcu.it ha spiegato che il suo orizzonte amministrativo guarda ai prossimi venti anni, non ai prossimi cinque. (Leggi qui: Mastrangeli: «Il mio programma per i prossimi 20 anni»).

Dimostrando così di avere un progetto di continuità con la precedente Amministrazione (nella quale ha svolto il ruolo fondamentale di assessore al Bilancio) ma anche una proposta per il futuro della città.

Se dovesse vincere le elezioni e diventare sindaco dovrà portare a termine una serie di opere che cambierebbero ulteriormente il capoluogo. È il caso della riqualificazione dello Scalo e di via De Gasperi. Intanto però ha avuto il merito di riunire l’intera coalizione di centrodestra dopo mesi di spaccature evidenti. Ora si appresta a iniziare la campagna elettorale vera e propria.

Programmatore.

FLOP

LUIGI DI MAIO

Luigi Di Maio. (Foto: Saverio De Giglio / Imagoeconomica)

Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento Cinque Stelle. L’errore più grande che Luigi Di Maio può fare è soffermarsi sul fatto che la metà degli aventi diritto al voto non ha partecipato e che i consensi assoluti sono più bassi dell’altra volta. Ormai è così nel Movimento.

In realtà Giuseppe Conte ha avuto il plebiscito di quelli che sono andati a votare e quindi hanno dimostrato di avere una determinazione importante. Il ministro degli Esteri si troverà presto in una situazione complicata, perché Conte insisterà per il no all’aumento delle spese militari. Continuando ad avere una posizione critica sul ruolo dell’Italia nella guerra tra Russia e Ucraina.

Per Luigi Di Maio non sarà semplicissimo tenere la linea.

In minoranza.

MATTEO SALVINI

Matteo Salvini in Polonia

Il Capitano della Lega è intervenuto perfino su quanto accaduto nella notte degli Oscar, con l’ormai famoso schiaffo di Will Smith. Per dire che la violenza non porta mai a nulla. Vero.

Negli ultimi giorni si era detto completamente d’accordo con la posizione del Papa sulla guerra in Ucraina per quanto riguarda le armi.

Matteo Salvini in tutti questi anni ha avuto il merito di non svicolare mai, di assumersi sempre la responsabilità di quanto diceva e quanto faceva. Indubbiamente sorprendono queste iniziative che cercando di trovare delle sponde popolari ad una posizione che è comunque politica e quindi legittima: la Lega di Matteo Salvini non condivide la posizione del Governo Draghi sulla guerra in Ucraina. Non c’è bisogno di citare certi episodi o di nascondersi dietro la posizione del Pontefice.

Arrampicata sugli specchi.