Top e Flop, i protagonisti del giorno: martedì 9 novembre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di lunedì 8 novembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ora scorse e cosa ci attende in questa giornata di martedì

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di lunedì 8 novembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ora scorse e cosa ci attende in questa giornata di martedì

TOP

ZINGARETTI-FRANCESCHINI

Nicola Zingaretti e Dario Franceschini affacciati al chiostro

È uno di quei classici casi nei quali a contare è il significato culturale e politico. Più di ogni discorso, più di ogni singola parola, più di qualsivoglia interpretazione più o meno ardita.

Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti hanno presenziato all’evento che ha comportato il ritorno della Certosa di Trisulti alla sua vocazione originaria. Mettendo fine alle ipotesi di Scuola del sovranismo mondiale firmate Bannon. (Leggi qui Trisulti tolta ai sovranisti ritorna alla cultura del confronto).

Toccherà alla storia relazionare sui danni che sono stati prodotti dalla presidenza di Donald Trump negli Usa e nel mondo intero. Ma intanto Nicola Zingaretti e Dario Franceschini hanno ricordato al mondo intero le radici sane del connubio tra cristianesimo e laicismo.

La Certosa di Trisulti è un luogo di preghiera e di meditazione, che nulla ha a che vedere con teorie politiche completamente sganciate dai concetti della solidarietà e del vivere civile. Merito a Zingaretti e Franceschini di esserci stati.

Sentinelle.

NICOLA OTTAVIANI

Salvini e Ottaviani

 È stato lui ad ispirare Matteo Salvini nel” alle primarie come metodo di scelta dei candidati alle comunali del 2022. Un pallino fisso quello di Nicola Ottaviani.

Il fatto che il leader della Lega abbia dato la sua benedizione alle primarie comporterà un cambio di rotta in tutto il centrodestra. Ma intanto la legittimazione di Nicola Ottaviani anche all’interno del Carroccio non poteva essere più forte. Fra l’altro il sindaco di Frosinone predica le primarie soprattutto per il capoluogo, per la scelta cioè di quello che potrebbe essere il suo successore. Adesso il dado è tratto e non si torna indietro. Nei prossimi mesi Ottaviani procederà con le primarie e chi non dovesse starci si assumerà la responsabilità della frattura della coalizione.

Nicola Ottaviani ha lavorato per mesi a questo risultato e adesso lo ha centrato in pieno. Di conseguenza lui è lanciatissimo verso la candidatura alla Camera nella Lega.

Fuoriclasse.

FLOP

IANNARILLI-CIANFROCCA

Antonello Iannarilli e Maurizio Cianfrocca

 Il voto sulla presidenza del consiglio comunale di Alatri ha evidenziato una sconfitta politica che Antonello Iannarilli non meritava, ma che non per questo è meno pesante. Per i voti che ha ottenuto doveva essere lui a sedere su quello scranno, ma c’è stato il veto del sindaco Maurizio Cianfrocca che non gli ha perdonato la freddezza con la quale Iannarilli ha accolto la sua discesa in campo. (Leggi qui Cianfrocca debutta con i franchi tiratori sulla via della Presidenza).

Ma il fatto politico è che Fratelli d’Italia non ha supportato la posizione di Iannarilli, il quale resta nel Partito a dispetto dei santi e dei fanti. (Leggi qui Deleghe da assegnare, le prime spine per Cianfrocca).

Maurizio Cianfrocca, però, ha capito che la vittoria larghissima non gli basterà e che in Consiglio ballerà. Ieri la votazione è finita 9-8. Perché sono tanti gli scontenti nella maggioranza di centrodestra. E la consiliatura deve ancora cominciare sul serio.

Il rancore in politica non paga.

BERLUSCONI-GRILLO

Beppe Grillo (Foto: Paolo Cerroni / Imagoeconomica)

Il fondatore di Forza Italia non fa che ripetere che è meglio per il Paese che Mario Draghi resti a Palazzo Chigi. In realtà è meglio per lui perché è evidente che sta credendo alle promesse di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che gli hanno assicurato che sarà eletto al Quirinale.

Quando Silvio Berlusconi scoprirà che non è così e che alla presidenza della Repubblica verrà indicato un altro, sarà troppo tardi.

Francamente non si capisce perché un politico del suo livello debba illudersi ed essere illuso in questo modo. In realtà questo è l’ennesimo segnale che non è più Berlusconi a governare il centrodestra e che l’obiettivo di Lega e Fratelli d’Italia è far restare legata Forza Italia alla coalizione.

Quanto a Beppe Grillo, ieri Giuseppe Conte non ha escluso che il Movimento Cinque Stelle possa posizionarsi nel Partito Socialista Europeo. E il fondatore resta ormai a guardare un Movimento diviso in mille rivoli.

Passati di moda.