Top e Flop, i protagonisti del giorno: mercoledì 27 ottobre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di martedì 26 ottobre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ora scorse e cosa ci attende in questa giornata di mercoledì

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di martedì 26 ottobre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ora scorse e cosa ci attende in questa giornata di mercoledì

TOP

ALBINO RUBERTI

Dietro la risoluzione della vicenda legata al blocco della raccolta dell’indifferenziata in provincia di Frosinone c’è soprattutto la sua mano. Quella di mediatore ma anche di persona che individua soluzioni a tempo di record e che poi è in grado di rendere applicabili.

Albino Ruberti d’altronde è un fuoriclasse nel suo campo. Un anello di congiunzione prezioso tra la sfera politica e quella gestionale e amministrativa. E’ per questo che appare ormai vicinissimo all’ennesimo “passaggio”. Stavolta dalla Regione Lazio al Campidoglio.

Roberto Gualtieri, neo sindaco di Roma, lo conosce benissimo e sa che in quel ruolo Albino Ruberti garantirebbe non soltanto un ovvio salto di qualità ma anche una forte accelerazione iniziale. La risoluzione dell’emergenza rifiuti in Ciociaria potrebbe essere l’ultimo atto della sua gestione alla Regione. Sempre nel segno dell’eccellenza.

Numero uno.

CLAUDIO DURIGON

Claudio Durigon e Francesco Zicchieri

Si è rimesso in moto. Dopo un periodo terribile sul piano politico: dalle dimissioni come sottosegretario al Mef alla sconfitta al ballottaggio di Latina. Ma Claudio Durigon resta coordinatore regionale della Lega, oltre che fedelissimo di Matteo Salvini.

A livello parlamentare sta lavorando insieme al Capitano ad una riforma delle pensioni che manderà in… pensione proprio Quota 100, il suo cavallo di battaglia. Una partita complicata, nella quale però la Lega non può perdere la faccia.

Sul piano politico ha iniziato ad ascoltare le ragioni dei big del partito in provincia di Frosinone. Consapevole del fatto che non sarà semplice ricucire con l’amico-nemico Francesco Zicchieri. In un quadro dove il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani ha instaurato un filo diretto proprio con Salvini che tende a scavalcare senza troppi problemi i livelli locali. (Leggi qui Durigon avvia l’operazione distensione).

Ma più in generale il Carroccio è uscito malconcio dalle comunali del Basso Lazio, che poi è la roccaforte nel centrosud. Adesso Durigon ha un solo obiettivo: rilanciare il partito.

Ritorno in trincea.

FLOP

CLAUDIO FAZZONE

Bisogna partire dai ruoli. Il senatore Claudio Fazzone è coordinatore regionale di Forza Italia e commissario del partito in provincia di Frosinone. In Ciociaria gli “azzurri” sono andati malissimo alle comunali, sia a Sora che ad Alatri. Marginali rispetto a Lega e Fratelli d’Italia, dopo essere stati sempre centrali e prevalenti. Anche negli ultimi anni.

Dovrebbe esserci una fase di riflessione enorme, nella quale magari capire se è il caso o meno di mantenere un assetto con tre sub coordinatori. Forse avrebbero bisogno di maggiori poteri ma anche di un punto di riferimento unico sull’intero territorio. Un ruolo che anche uno di loro potrebbe occupare.

Fra l’altro si avvicinano le elezioni provinciali e poi a giugno ci sono le comunali a Frosinone. Non c’è tempo per prendere ancora… tempo. I maligni leggono questa situazione come un obiettivo rafforzamento del partito nella provincia di Latina, dove Claudio Fazzone è il dominus assoluto. Cioè l’indebolimento progressivo di Forza Italia in Ciociaria avrebbe l’effetto di rafforzare ancora di più il partito a Latina. E considerando che la prossima volta alle elezioni politiche molti collegi saranno in comune, Fazzone sarebbe blindatissimo.

Ma questo tipo di ragionamento rientra davvero nelle strategie di un politico di tale livello? La realtà è che in Ciociaria gli “azzurri” sono ai minimi termini. E lui non si vede da tempo.

Indifferente.

LUIGI VACANA

Il vicepresidente della Provincia aveva puntato tutto sulla vittoria di Eugenia Tersigni a Sora. Invece al ballottaggio è andata diversamente e questo rappresenta una battuta d’arresto da non sottovalutare.

Adesso però si gioca un’altra partita, quella delle Provinciali, dove lui è sempre stato eletto e dove è decisivo per la maggioranza guidata dal presidente Antonio Pompeo.

Luigi Vacana guida una lista civica importante, alla quale sta guardando pure Pompeo per capire se candidare in quella lista amministratori di sua fiducia che non fanno parte del Pd. Se così dovesse essere però, Luigi Vacana dovrebbe riflettere bene. Intanto perché a quel punto pure lui si giocherebbe l’elezione. In secondo luogo perché l’autonomia e l’indipendenza della lista civica verrebbero messe in discussione. Ma Vacana ha la forza politica di dire no a Pompeo?

All’angolo.