Top e Flop, i protagonisti del giorno: mercoledì 3 novembre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di martedì 2 novembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ora scorse e cosa ci attende in questa giornata di mercoledì

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di martedì 2 novembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ora scorse e cosa ci attende in questa giornata di mercoledì.

TOP

ENZO SALERA

Enzo Salera

Sta ulteriormente crescendo in termini di autorevolezza. Respingendo al mittente le dimissioni di Emiliano Venturi ha ancora una volta fatto capire che il sindaco è lui. Punto e basta. (Leggi qui Salera respinge le dimissioni di Venturi).

Esattamente come nelle scorse settimane aveva fatto capire al presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo che se esponenti del Pd volevano aprire un qualunque confronto politico con l’Amministrazione è da lui che dovevano passare.

Non è ancora chiaro se alla fine Enzo Salera sarà il candidato alla presidenza della Provincia tra un anno. Però quello che è certo è che si è ricavato uno spazio di autonomia e di indipendenza con pochi precedenti nel Partito Democratico. Uno spazio che rivendica senza problemi pure nei confronti del segretario Luca Fantini. Fra l’altro Enzo Salera continuerà lungo questa strada.

Qui (a Cassino) comando io.

NICOLA OTTAVIANI

Il quadro politico di centrodestra del capoluogo non è stato alterato. Alla fine Fratelli d’Italia ha deciso di continuare a far parte della maggioranza e della giunta.

Il sindaco leghista Nicola Ottaviani, quando ha deciso di revocare come assessore Fabio Tagliaferri, era già ampiamente “coperto”. Si era assicurato che il gruppo consiliare (Domenico Fagiolo, Maria Rosaria Rotondi) avrebbe continuato a sostenerlo. Come del resto l’assessore Pasquale Cirillo. Quindi non ha mai “toccato” la rappresentanza e il ruolo del gruppo frusinate.

A livello regionale in Fratelli d’Italia c’è chi la pensa diversamente, ma alla fine non ci sono state decisioni di rottura. Il che vuol dire che Nicola Ottaviani aveva ponderato bene le varie situazioni.

Mancano otto mesi al termine della consiliatura. A meno di cataclismi, Ottaviani non cambierà ulteriormente l’assetto della giunta.

Giocatore di poker.

FLOP

FABIO TAGLIAFERRI

Massimo Ruspandini, Fabio Tagliaferri, Antonio Abbate

L’ex assessore paga il fatto di essersi fidato troppo. Innanzitutto di Fratelli d’Italia, perché quando ha aderito sapeva benissimo che il suo posto in giunta sarebbe stato messo a rischio. Aveva avuto rassicurazioni che alla prova dei fatti non hanno retto.

Si è fidato anche del Polo Civico, al quale ha portato in dote 528 voti, senza i quali la lista non poteva sedersi al tavolo delle trattative politiche rivendicando 2 assessori. Questo aspetto non è stato considerato da nessuno.

Si è fidato anche del sindaco Nicola Ottaviani. Dopo 9 anni di collaborazione stretta e proficua, Fabio Tagliaferri pensava che potessero essere trovate altre soluzioni per salvaguardare tutti. Anche lui. Invece questo non è accaduto.

Si tratta di situazioni politiche analizzate in modo sbagliato.

Errori di valutazioni (gravi).

FABIO DI FABIO

Fabio Di Fabio

Il candidato sindaco del Pd ad Alatri si è reso conto che adesso è lui il capo dell’opposizione in consiglio comunale?

La giunta guidata da Maurizio Cianfrocca si è insediata, ma i problemi politici (vedi il caso di Antonello Iannarilli) sono emersi immediatamente. Fabio Di Fabio ha pagato tanti errori del Pd, molti dei quali non a lui addebitabili. A questo punto però deve prendere in mano la situazione e magari levarsi pure qualche macigno dalle scarpe. Per far capire che intende recitare un ruolo politico e che ad Alatri l’opposizione esiste.

Già, l’opposizione: un posizionamento che il Pd sembra aver dimenticato ad ogni livello. Visto che si trova a suo agio soltanto in maggioranza. Magari Fabio Di Fabio può far capire che a volte le traversate nel deserto servono. Ma deve rompere gli indugi.

Rimasto al primo turno.

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