Top e Flop, i protagonisti del giorno: sabato 23 aprile 2022

I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo sabato 23 aprile 2022

I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo sabato 23 aprile 2022

TOP

DANIELE LEODORI

Dopo la serie dei convegni per illustrare le possibilità offerte dal Pnrr, adesso il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori ha iniziato un’altra serie di incontri, più di carattere politico.

Da mesi si sta muovendo come il prossimo candidato alla presidenza della Regione da parte del centrosinistra per il dopo Nicola Zingaretti. Naturalmente nulla è scontato o deciso e sul tavolo c’è la proposta delle primarie. Ma per chi è abituato a decifrare i più piccoli segnali non ci sono dubbi sul fatto che Daniele Leodori sia il grande favorito.

Daniele Leodori

Basta scorrere l’album fotografico dell’evento tenuto a gennaio al Tempio di Adriano: viene considerato l’avvio della lunga marcia verso la campagna elettorale. Quel giorno c’erano tutti gli uomini di Area Dem la potentissima componente che fa riferimento al ministro Dario Franceschini; c’era il Segretario Regionale del Partito Bruno Astorre con il Consigliere Michela Di Biase.  Con loro anche il presidente del Consiglio Regionale Marco Vincenzi, i consiglieri Michela Califano e Gianluca Quadrana ed i loro colleghi eletti al Comune di Roma Andrea Alemanni e Svetlana Celli (presidente dell’assemblea capitolina). Era lì Massimiliano Smeriglio l’uomo che fu al fianco di Nicola Zingaretti sia durante la sua prima elezione alla Regione e sia nella scalata alla Segreteria Pd. Con l’ideologo di Piazza Grande c’erano altre figure provenienti da Sel: Amedeo Ciaccheri e Michela Cicculli. Nelle prime file c’era Mauro Buschini accompagnato dal capogruppo di Frosinone Angelo Pizzutelli entrambi di Pensare Democratico, la componente maggioritaria che in provincia di Frosinone allo scorso congresso ha registrato anche il 90% in molti circoli.

Le regionali del Lazio, come la volta scorsa, si celebreranno lo stesso giorno delle politiche e quindi il Pd dovrà preparare unitariamente i due appuntamenti. Leodori sta studiando lo scenario internazionale e nazionale per capire quali potranno essere le scelte dei Cinque Stelle. Intanto ha in mente schemi alternativi di alleanze.

Programmatore.

GIORGIA MELONI

Giorgia Meloni

La leader di Fratelli d’Italia si è lasciata alle spalle ogni indugio e ha parlato chiaramente agli alleati. Dicendo che non vede Matteo Salvini da tre mesi e che le arrivano segnali altalenanti sulla volontà di Lega e Forza Italia di continuare con lo schema del centrodestra. Ha aggiunto che a volte ha l’impressione che preferiscano maggioranze arcobaleno.

La prossima settimana Giorgia Meloni riunirà a Milano tutto lo stato maggiore di Fratelli d’Italia e in quell’occasione dirà cosa intende fare. È in testa ai sondaggi e a ogni tipo di elezione che si celebra e quindi tocca a lei la leadership del centrodestra. Però ha capito che Matteo Salvini e Silvio Berlusconi non sono molto propensi a riconoscerle questo ruolo.

Lei non sembra disposti a compromessi al ribasso e ha dimostrato di stare benissimo pure all’opposizione. Potrebbe davvero ribaltare una volta per tutte il tavolo del centrodestra.

Determinata.

FLOP

BEPPE GRILLO

Beppe Grillo (Foto Paolo Cerroni © Imagoeconomica)

Il fondatore del Movimento Cinque Stelle ha raggiunto un’intesa con il Partito per curare l’aspetto più importante, quello della comunicazione. Non ci sarebbe notizia se non fosse che in realtà Grillo ha voluto raggiungere questo accordo ad un anno dal voto delle politiche. Significa che intende dare la linea.

Da mesi, dopo averlo sottoposto ad un fuoco di fila senza interruzioni, ha ricucito i rapporti con Giuseppe Conte e adesso i due sembrano sintonizzati sulle medesime frequenze. I Cinque Stelle, su consiglio di Grillo, hanno già cambiato tipo di comunicazione. Non si può escludere che nei prossimi dodici mesi siano più all’opposizione del governo Draghi che in maggioranza. Per cercare di risalire nei sondaggi.

C’è un problema però: se la legge elettorale non verrà cambiata, i Cinque Stelle potrebbero ritrovarsi in una situazione difficile perché certamente non raggiungeranno il 33% di cinque anni fa. Potrebbero non essere determinanti e forse questo Grillo non lo ha considerato del tutto.

Strategia a metà

VINCENZO DE LUCA

Vincenzo De Luca

Per il Governatore della Campania il presidente del consiglio europeo Charles Michel sarebbe “da affidare ai servizi sociali.

Sulla guerra tra Russia e Ucraina Vincenzo De Luca dice: “Stiamo inondando l’Europa di mistificazioni. La Russia è colpevole ma nessuno è innocente. E’ stata data vita ad una guerra preventiva, metodo introdotto da Bush”.

Vincenzo De Luca non risparmia mai critiche alla Nato e al premier ucraino Zelensky. Naturalmente ognuno la pensa come vuole, ma la posizione politica di De Luca è completamente opposta a quella del Pd di Enrico Letta, filo atlantista e schierato dalla parte di Zelensky senza dubbi.

Il fatto è proprio questo: in ogni occasione Vincenzo De Luca appare come un “alieno” nel Partito Democratico. In Campania ha dimostrato che senza di lui il centrosinistra nemmeno compete. Forse però sarebbe arrivato il momento di porsi il problema di cambiare partito. Altrimenti il senso delle sue continue esternazioni non si vede.

Corpo estraneo.

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