Top e Flop, i protagonisti del giorno: sabato 8 gennaio 2022

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questa giornata di sabato 8 gennaio 2022

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questa giornata di sabato 8 gennaio 2022

TOP

NICOLA OTTAVIANI

Nicola Ottaviani

Il sindaco di Frosinone ha convocato i dirigenti di tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado per fare il punto sulla situazione epidemiologica relativa al drastico aumento di contagi da Covid anche e soprattutto nel capoluogo. In attesa di capire bene quali saranno le indicazioni del Goevrno perché al momento non è che si capisca tutto benissimo.

C’è la volontà da parte dell’esecutivo guidato da Mario Draghi di proseguire con le lezioni in presenza, ma studiosi del calibro di Walter Ricciardi stanno mettendo in guardia da quello che potrebbe succedere con una ulteriore impennata di contagi.

In ogni caso Nicola Ottaviani, sindaco leghista di Frosinone, esercita il proprio ruolo, che è anche quello di autorità sanitaria del capoluogo. Cosa che nessun altro ha fatto.

Tempestivo.

ROBERTO SPERANZA

Altre quattro regioni in giallo, per un totale di quindici, con tante che viaggiano già per l’arancione. La situazione è delicata e sta tornando ai livelli più preoccupanti.

Nonostante il fuoco di sbarramento che arriva dalla Lega e dal Movimento Cinque Stelle, il ministro va comunque avanti per la sua strada, quella che peraltro gli viene indicata dal Cts e dalla scienza.

Da ormai due anni Roberto Speranza ha il ruolo più complicato e difficile in questa pandemia. La linea del rigore sanitario si sconta spesso con rivendicazioni di carattere politico pienamente legittime ma forse meno pressanti considerando la situazione sanitaria. In ogni caso Speranza è la linea di continuità dei vari Governi che si sono succeduti al vertice del ministero della sanità. La gestione della pandemia è una prova quotidiana terribile.

Determinato

FLOP

BEPPE GRILLO

Beppe Grillo (Foto: Paolo Cerroni / Imagoeconomica)

Decisamente prevedibile, quasi scontato. Ha scritto che l’obbligo vaccinale richiama alla mente scenari orwelliani e che la pandemia non può essere affrontata soltanto con la campagna di vaccinazione. Forse tutti i leader mondiali, ad ogni latitudine, farebbero bene a chiedere al fondatore dei Cinque Stelle quale strategia va adottata per sconfiggere il virus.

Ma, al di là di queste considerazioni, molti si chiedono se Beppe Grillo abbia davvero ancora a che fare con i Cinque Stelle. Perché a parte la volontà e le manovre di cercare di mettere in difficoltà il capo politico Giuseppe Conte, non si vede altro.

E anche in quella che è la partita al momento più delicata, l’elezione del presidente della Repubblica, Grillo non sta recitando alcun ruolo. Gli altri fanno, lui si limita a commentare.

Fuoriclasse del telecomando.

GIORGIA MELONI

Giorgia Meloni (Foto: Vincenzo Livieri / Imagoeconomica)

Dalle grandi manovre per l’elezione del Capo dello Stato la presidente di Fratelli d’Italia è scomparsa. Magari perché la sua attuale forza parlamentare è molto lontana dalle percentuali dei sondaggi.

Ma forse anche perché da un lato l’attivismo di Silvio Berlusconi (che punta a salire al Colle) e dall’altro la titubanza e le oscillazioni di Matteo Salvini (che vuole riportare la Lega all’opposizione per contrastare proprio l’avanzata di FdI) hanno relegato i Fratelli d’Italia in una posizione di attesa più che di difesa.

Giorgia Meloni sa che il centrodestra ha la maggioranza relativa ma che difficilmente voterà in maniera compatta. Però forse questo è il momento di dire una buona volta come stanno le cose nella coalizione e quale sarà la linea di Fratelli d’Italia a prescindere dalla manovre degli alleati. Invece la sensazione è che stiano prevalendo le tattiche alla giornata.

Immobile.