Top e Flop, i protagonisti del giorno: venerdì 12 agosto 2022

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire, attraverso di loro e quanto hanno fatto, cosa ci attende nella giornata di venerdì 12 agosto 2022

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire, attraverso di loro e quanto hanno fatto, cosa ci attende nella giornata di venerdì 12 agosto 2022

TOP

ROBERTO CINGOLANI

Il ministro Cingolani (Foto: Imagoeconomica)

Come sta andando la “raccolta” del gas sulle scorte invernali? Completamente assorbiti da quel che sarà come sempre noi italiani tendiamo a dimenticare quel che è ora, da cui tra l’altro dipende moltissimo quel che sarà.

E il teorema vale non solo per i temi, ma anche e soprattutto per le persone che di quei temi sono totem. Un esempio spiccio: nel borsino mainstream degli italiani oggi un Cottarelli “si mangia dieci Cingolani“, con la differenza che il primo deve ancora fare e il secondo ha già fatto.

Ed ha fatto molto. Ha fatto più di quanto non abbiano fatto i suoi omologhi tedesco e francese. Con la tigna contabile ed organizzativa che ormai conosciamo Roberto Cingolani ha portato lo stoccaggio del gas dal 70% di fine luglio a quasi il 73% di questa metà di agosto.

Non è poco, né sul range complessivo a contare uno smilzo 44% tedesco né sul dato temporale medio, a contare un incremento dell’1,2% in poco più di due settimane in un periodo nel quale sono in ferie anche le cicale.

Roberto Cingolani sta conducendo la sua personale battaglia contro la tirannia russa sul gas ed ha già portato l’Algeria a diventare fornitore numero uno in una lotta contro il tempo che ci vede rincorrere il 90% degli stoccaggi entro novembre.

È una battaglia che Cingolani sta vincendo, e riconoscere che la sta vincendo anche per noi è il minimo che possiamo fare in un mondo dove la surroga dei protagonisti della vita pubblica spesso ci fa dimenticare chi protagonista lo è stato davvero.

La buona battaglia.

PICANO e DE ANGELIS

Il silenzio è un arte. Nella quale a parlare sono i gesti e le azioni. Francesco De Angelis è l’unico a non agitarsi per le candidature alle prossime elezioni Politiche di settembre. Eppure il suo nome è in prima linea, posto al tavolo nazionale su richiesta unanime della Direzione Provinciale senza distinzione di componente. Le due riunioni tenutesi nella giornata di ieri al massimo livello nazionale dicono che il suo nome non è di cornice ma sta nel quadro ed a ridosso del centro.

Il presidente del Consorzio Industriale del Lazio ha scelto la via del silenzio. Nessuna iniziativa politica, nessun incontro. La via è quella del lavoro: nelle ore scorse ha presentato il Med, la fiera dell’economia del mare che si terrà a Formia e coinvolgerà tutto il Golfo. Un’area che – quando lui era assessore alle Attività Produttive del Lazio – per cantieristica nautica era seconda solo al polo di Genova.

Il silenzio è un arte. Ed a parlare sono gesti ed azioni. Francesco De Angelis ha ricordato così che il suo lavoro, le sue ramificazioni, la sua azione amministrativa, sono uscite da tempo dall’alveo strettamente provinciale dandogli una dimensione molto più vasta; esattamente quello che serve per raccogliere i voti in un collegio Plurinominale che è ampio mezza regione.

Gabriele Picano siede sull’altro fronte politico. Poteva restarsene tranquillamente seduto: quella delle Politiche 2022 è – in teoria – una partita che non lo riguarda, lui scenderà in campo alle Regionali 2023. Invece si è alzato. Ed è riuscito a passare in un corridoio politico strettissimo. E rischioso. Sulla sua bacheca Facebook ha postato un messaggio con il quale punta il dito su un’evidenza. E cioè che nel collegio parlamentare di Cassino – Terracina si rischia di non avere alcun candidato che sia espressione del territorio, nemmeno in posizione border.

Era rischioso perché i maliziosi avrebbero potuto interpretare quella dichiarazione come un gesto ostile nei confronti del suo Coordinatore provinciale nonché senatore uscente Massimo Ruspandini. Che la conferma della ri candidatura al momento la ha e senza patemi.

Invece Gabriele Picano è riuscito a sollevare la questione senza aprire un fronte di polemica interna. Che in questo periodo sarebbe l’equivalente di un suicidio politico per Fratelli d’Italia. E che tutti stanno aspettando: perché se dovesse mettere un piede in fallo, boicottarne la candidatura alle Regionali sarebbe troppo facile. Ma lui non è inciampato. Ed ha sollevato un tema che potrebbe dare altra visibilità al territorio.

Silenziosi ma efficaci.

FLOP

IL CORAGGIO DI CAMBIARE (PIROLI E QUERQUI)

Andrea Querqui ed Emanuela Piroli

Erano partiti da Francia e Svizzera e già approdati nelle Abbazie di Montecassino e Fossanova. Nonché ad Amaseno per ammirare la prodigiosa liquefazione del sangue di San Lorenzo. Non poteva mancare, come accade dal 2010 eccetto i tempi di Covid, una visita a Ceccano da parte dei delegati della Fraternità Sacerdotale San Pio X: la società di cattolici tradizionalisti fondata dall’arcivescovo Marcel Lefebvre in contrasto con la seconda riforma cattolica di papa Giovanni XXIII. Desiderano il Messale del Rito romano e sono chiusi al dialogo tra le Religioni.   

Ad accoglierli sabato, non più in sala consiliare ma presso il maniero medievale, sono stati il consigliere Pasquale Bronzi – delegato al Turismo – e l’ex assessore alla Cultura Stefano Gizzi, che ha organizzato l’iniziativa di accoglienza assieme, tra gli altri, al locale ricercatore del mistero Mario Tiberia.

Il Coraggio di cambiare, coordinamento di centrosinistra in Consiglio comunale, ha denunciato la mancanza di autorizzazione da parte del Comune: «Scopriamo che il Castello dei Conti, bene comune della città di Ceccano, è stato location di una sorta di “festa privata” – così lo schieramento politico rappresentato in Consiglio da Emanuela Piroli e Andrea QuerquiAgli ospiti, seminaristi tradizionalisti, è stata offerta una bella cena seduti. La sala del castello trasformata in ristorante». 

Sono ormai intenzionati a presentare un’interpellanza. Bronzi e Gizzi? Entrambi disgustati. L’ex assessore alla Cultura, defenestrato oltre quattro mesi fa per eccesso di Putinismo, non si dà pace: «Che vergogna, presto lo sapranno in Svizzera». Politicamente prende la palla al balzo il delegato al turismo Bronzi, esponente della Lega: «Al termine del giro turistico, come mero atto di ospitalità e di cordiale ringraziamento è stato offerto un piccolo rinfresco, la cui spesa non è stata a carico del Comune, tra l’altro». 

Chi ha messo la mano in tasca e tirato fuori il portafoglio? L’ex assessore Gizzi: «Ho pagato io, come tradizione, 300 euro di tasca mia. Vengono a Ceccano dal lontano 2010, e mai sono stati a carico come costi della cena al Comune. Sempre sono stati in sala Consiliare, fin dai tempi dei sindaci Antonio Ciotoli e Manuela Maliziola». Le famose amministrazioni precedenti, quelle di Centrosinistra. Dopo la visita alle sale Castello, Gizzi ha offerto un piatto di pasta alla Fraternità Pio X. Fa pensare a Giulio Conti, segretario del Pd Ceccano, che dal palco della Festa di San Lorenzo ha detto ai contradaioli: «Do da mangiare a chi ha fame e do da bere a chi ha sete». Anche Gizzi, a modo suo, ha dato da mangiare agli affamati e da bere agli assetati. 

Il putiferio per un piatto di pasta