Top e Flop, i protagonisti del giorno: venerdì 19 novembre 2021

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di giovedì 18 novembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ore scorse e cosa ci attende in questa giornata di venerdì

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di giovedì 18 novembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ore scorse e cosa ci attende in questa giornata di venerdì

TOP

ANTONIO POMPEO

Antonio Pompeo

Otto amministratori di Serrone hanno aderito all’associazione Volume del presidente della Provincia e sindaco di Ferentino. Un altro segnale di come sia chiara la strategia di Antonio Pompeo: ampliare la platea degli amministratori che non fanno diretto riferimento al Partito Democratico. Senza però perdere di vista il Pd.

Da un lato alle provinciali Pompeo si conterà su Massimiliano Mignanelli e forse su Giuseppe Virgili in una lista civica, dall’altro cercherà di far eleggere con un risultato degno di nota Antonella Di Pucchio, consigliere comunale di Isola del Liri.

Un doppio fronte interessante e impegnativo: se Antonio Pompeo riuscirà a sfondare su entrambi i lati, allora sarà evidente con quali ambizioni si presenterà alle prossime regionali. Ma intanto la strategia va avanti.

La tela del ragno.

PASQUALE CIACCIARELLI

Pasquale Ciacciarelli

Nella Lega provinciale è sicuramente quello che ha le idee più chiare. Il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli si è ritagliato il ruolo di anti Zingaretti e infatti attacca su ogni fronte: dai rifiuti a tutto il resto.

Dall’altro ha deciso di contarsi su Luca Zaccari alle Provinciali. Con un doppio obiettivo: intanto far arrivare Zaccari primo, per dimostrare sia a Nicola Ottaviani (che sosterrà Andrea Amata) che a Francesco Zicchieri-Francesca Gerardi (che appoggeranno Gianluca Quadrini) che lui può contare su più amministratori locali.

Il secondo obiettivo è legato alle Regionali, visto che dovrà vedersela con la deputata Gerardi, intenzionata a “sbarcare” alla Pisana. Pasquale Ciacciarelli, ogni volta che si avvicinano le elezioni regionali, comincia a giocare sul serio. E anche stavolta non farà eccezione. Vuole il bis alla Pisana, in quota Lega.

L’occhio della tigre.

FLOP

GIAN FRANCO SCHIETROMA

Gianfranco Schietroma

Al Comune di Frosinone il centrosinistra viene da dieci anni di opposizione e per provare a giocarsela deve essere unito. Il problema tra il leader del Psi Gian Franco Schietroma e quello del Pd Francesco De Angelis sta nei dettagli. (Leggi qui Comunali, il Pd rompe gli indugi: tavolo con civici, M5S e Partiti).

Schietroma dice che esiste già un tavolo del centrosinistra, al quale però il Pd non sta partecipando. Per De Angelis è impossibile che non sia il Pd (largamente il partito che ha più voti) a convocarlo. Ma non esistono differenze sulla coalizione, su chi cioè invitare a quel tavolo. Se non nell’ampliamento anche a quelle liste civiche che hanno dimostrato sul campo di avere i voti e che possono rappresentare un valore aggiunto perché in questi anni hanno sostenuto il centrodestra.

È il cosiddetto effetto trasversale, che il Psi conosce bene avendo sostenuto entrambe le esperienze di Domenico Marzi. A quel tavolo si riparte dal centrosinistra, allargandolo. Non sembra un problema insuperabile.

Poi c’è il no alle primarie. Perché? Se chiunque vuole presentare un proprio candidato, perché non farlo nell’ambito di primarie condivise, con tutti i controlli del caso. Se al Psi non sta bene, è un esempio, la candidatura a sindaco di Mauro Vicano, allora ne può presentare una alternativa. Poi chi prende più voti fa il candidato nell’ambito di una coalizione unitaria. Tutto si può fare, meno che una spaccatura in partenza.

Inspiegabilmente rigido.

MICHELE MARINI

Michele Marini

Ma se davvero vuole provare a ricandidarsi a sindaco, perché non lo fa davvero? E perché escludere in partenza le primarie alle quali già hanno detto che parteciperanno Mauro Vicano e Stefano Pizzutelli?

Michele Marini è stato un sindaco importante a Frosinone, che ha sempre dimostrato sul campo di avere tanto consenso. Nel 2012 è stato abbandonato da molti fedelissimi, ma a distanza di dieci anni è difficile pensare che qualcuno possa chiedergli scusa. Anche se sarebbe cosa buona e giusta. Nel frattempo però lui ha la possibilità di rientrare comunque da protagonista nella vita politica del capoluogo. Provando a candidarsi a sindaco per giocarsi le sue carte alla pari. Fra l’altro ha ricoperto pure importantissimi ruoli politici all’interno della Margherita.

E’ un veterano Michele Marini e sa che soltanto presentandosi unito il centrosinistra potrà provare a vincere le comunali a Frosinone. Può dimostrare, in qualunque ruolo, di poter fare ancora la differenza. Ma se ancora una volta resta sull’Aventino, allora non potrà giocarsi nessuna carta.

L’ira non è una buona consigliera.