Top e Flop, i protagonisti del giorno: venerdì 25 marzo 2022

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo venerdì 25 marzo 2022.

Top e Flop. I fatti ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende in questo venerdì 25 marzo 2022.

TOP

FRANCESCO BORGOMEO

Francesco Borgomeo

Un progetto da 82 milioni di euro per il rilancio della QF (ex Gkn) di Campi Bisenzio. Un progetto che punta alla mobilità elettrica e alle energie rinnovabili. Di questi tempi definirlo proiettato al futuro è poco. Lo ha presentato Francesco Borgomeo, presidente del gruppo Saxa Gres e di Unindustria Cassino. (Leggi qui Borgomeo: piano da 82 milioni per QF, produzione in 24 mesi).

Un progetto che in due anni dovrebbe portare la produzione a regime garantendo la salvaguardia di tutti i lavoratori in forza al sito. Il piano si chiame E-Drive Gen. 5.0 e guarda alle produzioni costumizzate nel settore della mobilità elettrica, della propulsione elettrica e delle energie rinnovabili, pensato all’interno delle linee strategiche del Pnrr nazionale.

Francesco Borgomeo si conferma ancora una volta un imprenditore all’avanguardia sotto tutti i punti di vista, dotato di una visione e non ancorato ad un presente che rischia di dissolversi in fretta. D’altronde in questi anni in Ciociaria si è fatto apprezzare moltissimo. Anche se questo territorio non ha avuto il coraggio di scommettere fino in fondo su progetti che lo avrebbero rilanciato definitivamente. 

Numero primo.

ANTONIO POMPEO

Antonio Pompeo

Forte anche dell’asse d’acciaio con Francesco De Angelis, il presidente della Provincia e leader di Base Riformista Antonio Pompeo sta cercando di essere decisivo nel convincere Michele Marini ad essere in campo alle elezioni comunali di Frosinone. (Leggi qui La mediazione di Pompeo per convincere Michele Marini).

Il progetto prevede la creazione di una lista civica nella quale ci sia pure un simbolo riferibile a Pompeo. Ed all’interno ci siano anche candidati chiaramente riferibili a lui.

La conferma che il sindaco di Ferentino e presidente della Provincia sta costruendo i suoi capisaldi sui territori per impiegarli una volta che si sarà candidato alle elezioni Regionali. Nel Pd si sta creando una situazione ideale per dare spazio alle diverse sensibilità e culture politiche. Tra queste quella democristiana. Visto che tutti parlando di sfondare al centro, il Pd parte avvantaggiato avendo i centristi in casa. Cioè gli ex democristiani. Antonio Pompeo è di origine controllata.

La Regione nel mirino.

FLOP

ALESSANDRO DI BATTISTA

Alessandro Di Battista

Continua a ripetere che dal Movimento è uscito, ma poi non perde occasione per provare a rientrarci.

Ha detto che Giuseppe Conte va sostenuto fino in fondo nella sua azione di voler contrastare l’aumento delle spese militari voluto dal premier Mario Draghi. Ricordando che lui con Conte ha avuto diversi problemi ma questo non gli impedisce di sostenerlo in un momento decisivo.

Alessandro Di Battista è un politico molto bravo e determinato e probabilmente è quello che più di chiunque altro rappresenta lo spirito originario dei Cinque Stelle. Quello che non si capisce è perché non provi a rientrare per davvero per giocarsi la partita sulla leadership dall’interno.

Contraddittorio.

CARLO CALENDA

Carlo Calenda (Foto: Andrea Panegrossi / Imagoeconomica)

Il leader di Azione ha una sola priorità: andare controcorrente, sempre e comunque.

Ha detto che Mario Draghi ha fatto un errore clamoroso a dire di volere l’Ucraina nell’Unione Europea. Per due ordini di motivi: il primo perché l’allargamento ai Paesi dell’est è stato un errore visto che spesso non rispettano parametri e regole. Parametri e regole che l’Ucraina non ha, secondo Carlo Calenda, per entrare in Europa.

Il secondo motivo che doveva indurre Mario Draghi a non esporsi così è che c’è la guerra e questo potrebbe comportare dei problemi all’Italia nel suo rapporto con la Russia. Ma come, per la prima volta nella storia l’Italia ha un premier che dà un calcio al cerchiobottismo e si schiera e proprio Carlo Calenda (uno che ha sempre detto che l’equidistanza non può essere un valore) lo critica?

Vanitoso.