Top e Flop, i protagonisti di giovedì 3 agosto 2023

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di giovedì 3 agosto 2023

TOP

MAURIZIO STIRPE

Maurizio Stirpe (Foto Livio Anticoli © Imagoeconomica)

«Il rischio di una desertificazione industriale è ormai dietro l’angolo se non si corre al più presto ai ripari»: profezia non di una Cassandra seduta sotto i portici con i tarocchi che per cinque euro si offre di leggerti promettendoti rivelazioni sul futuro. È visione profetica di uno che gli osservatori danno nella primissima fila di chi tra un anno potrebbe andare a guidare gli industriali italiani. Si chiama Maurizio Stirpe ed a Frosinone ci ha voluto mantenere le sue industrie. Che da qui hanno fatto tappa in tutti gli angoli del pianeta.

Commenta la fuga degli industriali da questo territorio. Anziché allargare le fabbriche in provincia di Frosinone ritengono più facile aprirne in Francia, Germania, Polonia, Serbia e Tunisia. Eppure sono tutte fabbriche ciociare, nate in terra ciociara, appartenenti ad imprenditori ciociari. E l’analisi fatta al Messaggero è spietata: «Con la Cassa del Mezzogiorno si era puntato troppo sulla quantità di siti e poco sulla qualità ed oggi paghiamo i danni ambientali realizzati in quell’epoca. Oggi per puntare troppo alla qualità si sta perdendo la quantità».

Non si nasconde. E fa una precisa chiamata: «Le istituzioni dovrebbero ascoltare di più il mondo dell’impresa per capire quali esigenze vengono richieste al fine di creare nuovo sviluppo e preservare quello che c’è». Tradotto? In provincia di Frosinone gli industriali sollecitano da anni depuratori che funzionino, strade adatte al passaggio delle materie prime in arrivo e dei prodotti finiti messi in partenza cioè senza i crateri che danneggiano le une e gli altri. Chiedono collegamenti rapidi con l’Europa e con il mondo: arrivare a Latina è un viaggio, l’Alta Velocità per Milano c’è solo all’alba ed è piena per mesi.

 In realtà nulla di concreto è stato fatto. «Sull’alta velocità si deve investire di più, può rappresentare il vero volano per uno sviluppo importante. Così come occorre unire le due province di Frosinone e Latina per un Lazio Meridionale più forte attraverso collegamenti, fisici e non solo, migliori. E poi bisogna mantenere i giovani sul nostro territorio frenando l’emigrazione verso altri luoghi. Per questo occorre offrire loro opportunità a cui non possono rifiutare. Qui bisogna metterci la faccia tutti ad iniziare dal mondo imprenditoriale».  

Ecco, lui ce l’ha messa. Gerardo Iamunno nel trasferire tutto al Nord ce l’ha messa. I sindacati ce l’hanno messa. Le istituzioni? Non pervenute. Aspettano ancora qualche giorno nella speranza che poi tutti vadano in ferie e spostino l’attenzione su altro.

Stop di petto, dribbling e goal a porta vuota.

MICHELA VITTORIA BRAMBILLA

La sua trasformazione da “vestale bianca” di Silvio Berlusconi, a ministra del Turismo fino a paladina dei diritti degli animali è stata in crescendo. E sì, quello è stato un crescendo di responsabilità e cifra etica, perché applicare i diritti degli uomini è sempre stato molto più facile che far valere quelli degli altri animali.

Questo è il periodo chiave per le solite crociate, necessarie ma spesso disorganizzate, contro l’abbandono di animali in regime estivo. E lei, Michela Vittoria Brambilla, ha fatto quello che da sempre ha in punto di mission: dare concretezza alla sua battaglia. Agosto incombe e con esso incombono le terribili scene di cani e non solo che agonizzano ai bordi delle strade.

E da questo punto di vista il Parlamento ha risposto. Come? Inasprendo le pene per chi si macchia di questo reato. A far fede c’è una ricerca condotta da Emg Different. Il report annesso spiega per converso che sono più di 6,5 milioni gli italiani che stanno andando in vacanza in compagnia del proprio cane o del proprio gatto. Michela Vittoria Brambilla sta con Noi Moderati ma sul tema non è moderata affatto, e fa bene.

“Cani e gatti in Italia sono circa 15 milioni. Vuol dire che circa la metà di questi animali seguirà i loro padroni in vacanza, è un dato che mi fa estremamente piacere”. La presidente e fondatrice della Lega italiana difesa animali e ambiente (Leidaa) spiega che quel report è figlio di una precisa politica sul tema. “E’ il risultato di due fattori combinati: in primo luogo molti albergatori, ristoratori, titolari di stabilimenti balneari si sono attrezzati per ospitare animali e offrire loro servizi, dal tappetino e la ciotola d’acqua alle crocchette”.

E ancora: “Il secondo fattore è rappresentato da una crescente cultura e coscienza di amore e rispetto verso i nostri piccoli amici, che li ha portati a essere, per tutti gli italiani, membri di famiglia. Registro una mutata sensibilità che progressivamente è andata a crearsi. Oggi nessuno mette in dubbio che il cane è membro della famiglia, e in vacanza si va con la famiglia intera.

Coinquilina del pianeta.

FLOP

ROBERTO GUALTIERI

Roberto Gualtieri (Foto © Roberto Vettese)

Ci sono imprese complesse, poi quelle molto difficili, dopo le quali esistono quelle titaniche. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è riuscito nell’interno di realizzare un’impresa impossibile. Ha fatto perdere la pazienza al Segretario Generale Cisl del Lazio Enrico Coppotelli: uno temprato a tutte le trattative e che non ribalta mai il tavolo. Ma ti ci inchioda. Fino a quando non raggiunge il suo bersaglio.

Cosa ha combinato Roberto Gualtieri? Ieri la sua assessora alle Politiche sociali Barbara Funari ha convocato un tavolo per discutere delle ‘misure urgenti per contrastare il disagio sociale e la povertà‘. Mica una discussione su guanciale o pancetta nella carbonara se si considera che sono esattamente le ore in cui a migliaia hanno saputo di dover dire addio al Reddito di Cittadinanza.

Bene, riunione meritoria e molto opportuna. Allora? “Al tavolo ci sono quasi tutti tranne la Cisl di Roma che da sempre rappresenta lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, famiglie. Cioè quelli che dinanzi a difficoltà spesso congiunturali sono chiamati a subirne le conseguenze e gli effetti” ha tuonato Enrico Coppotelli. Capiamoci: tra tutte le organizzazioni sindacali, la Cisl è quella numericamente la più rappresentativa all’interno del Comune di Roma; scorrendo le tessere si nota che rappresenta decine di migliaia di lavoratori e pensionati romani.

In pratica: il Comune di Roma affronta un problema ma non invita chi su quel tema è titolato per dire come le pensa. Legittimo il sospetto sul sindaco e la sua amministrazione: che intenda cantarsela e suonarsela come preferisce senza avere tra i piani qualcuno che possa dire con competenza ed autorevolezza se quelle parole sono fesserie.

E Coppotelli non se l’è tenuta. Neanche un po’. “L’esclusione della Cisl significa che l’assessora ed il sindaco Gualtieri hanno scelto chi ascoltare privandosi, di una voce autorevole e rappresentativa di decine di migliaia di famiglie che ogni giorno si rivolgono a noi“. Non è una buona cosa.

Profumo di agitazione.

WANDA FERRO

Il sottosegretario Wanda Ferro (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Wanda Ferro è sottosegretaria all’Interno e dall’altro delle sue hard skill ha detto cose. Cose sagge per parte, molto poco condivisibili per altra parte. Ad esempio, parlando con la stampa la Ferro ha spiegato che “con il governo Meloni è stato tracciato un cambiamento di rotta per il Sud. A parere della donna in esecutivo lo dimostra “l’abolizione del reddito di cittadinanza”.

Poi l’istituzione di “una Zes per l’intero mezzogiorno”. Infine ma solo in sintesi di enunciazione, la prospettiva di “renderlo hub energetico” delle “fonti di approvvigionamento” del Nord Africa e dell’Est del Mediterraneo.

Insomma, il Sud che descrive la Ferro è vitale, affrancato dal giogo presunto di una misura sociale che ne impediva la vitalità e pronto a raccogliere i frutti della metamorfosi.

Non è ovviamente così, o almeno non tutto, e considerare il Reddito di Cittadinanza un ostacolo ad uno sviluppo represso e non un salvagente per migliaia di famiglie è quanto meno semplicistico. La Ferro chiama a testimoniare per la sua tesi il settore turistico. Lo fa con dati che “certificano un turismo sempre in maggiore crescita al Sud”. Tutto questo con “l’impegno del governo Meloni che si manifesta anche con l’avvio di iniziative sull’immigrazione per decongestionare la Sicilia e la Calabria”.

Poi la nota più dolente o quanto meno delicata: Il governo non darà “alcun segnale di arretramento nella lotta alla criminalità organizzata. Insomma, il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, in quota Fratelli d’Italia, ha le idee chiarissime.

Non tanto su come stiano andando le cose, ma su come le cose vadano inquadrate per dire che stanno andando bene. E che se lo stanno facendo è grazie alla squadra di cui lei è parte. E la cosa ci pare oggettivamente un filino da grancassa.

Bussola partigiana, pardòn, di parte.