Top & Flop * Lunedì 15 luglio 2019

Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP

ANTONIO POMPEO

È entrato in consiglio provinciale con l’effetto anatra zoppa. È uscito con il Bilancio di previsione approvato liscio come l’olio, con il via libera agli altri punti all’ordine del giorno e con l’opposizione di centrodestra letteralmente azzoppata (da lui) e claudicante. Con la Lega che non si è vista e con la frattura pesantissima tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. (leggi qui L’Anatra Zoppa in Provincia? È quella dell’opposizione)

Nella corrispondenza perfetta del famoso detto evangelico secondo il quale nessuno è profeta in patria, Antonio Pompeo riesce a colmare le difficoltà che ci sono all’interno del Partito Democratico con incursioni terribili nel campo del centrodestra. Successe già nel 2014, quando fu eletto con il sostegno di Forza Italia e del Nuovo Centrodestra, si è ripetuto il 31 ottobre 2018 con il massiccio voto trasversale che lo ha incoronato, affossando Tommaso Ciccone, e adesso si è ripresentato anche in una condizione nella quale è il centrodestra ad avere la maggioranza in consiglio provinciale. Ha trovato perfino il tempo di una “grassa risata” insieme al vice Luigi Vacana.

All’Amministrazione Provinciale fa il bello e cattivo tempo. Fa quello che vuole. Divide et impera.

GIANFRANCO BATTISTI

Ha dimostrato che non è che si diventa board di Ferrovie dello Stato per caso. L’amministratore delegato di Fs ha individuato i partner per formare il consorzio per la newco destinata a salvare Alitalia. Scegliendo Atlantia (che già gestisce, attraverso AdR, lo scalo di Roma Fiumicino, cioè l’hub di Alitalia, e quello di Ciampino).

A sorpresa, e in un colpo solo,  sono stati esclusi il gruppo Toto, l’imprenditore Claudio Lotito e German Efromovich, azionista di maggioranza di Avianca, compagnia aerea sudamericana. A valutare le proposte, nella notte, gli esperti di Mediobanca. Quindi il comunicato sovietico: “Fs Italiane inizierà a lavorare quanto prima con i partners individuati per condividere un Piano industriale e gli altri elementi dell’eventuale offerta”. Ora dovrà esserci la presentazione formale dell’offerta, probabilmente entro la fine di settembre. Il tutto mentre il vicepremier, ministro dello Sviluppo Economico e capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio non sapeva cosa dire, se non ricordare la tragedia del ponte Morandi di Genova. Atlantia è del gruppo Benetton.

Ma della posizione di Di Maio, Gianfranco Battisti non si cura. Guarda e passa. Dalla Ciociaria con furore.

FLOP

FRATELLI D’ITALIA

Ma Giorgia Meloni è al corrente che alla Provincia di Frosinone i Fratelli d’Italia, dopo la seduta consiliare di oggi, fanno parte sostanzialmente della maggioranza che sostiene Antonio Pompeo del Partito Democratico?

Il gruppo ha ora 4 consiglieri: Daniele Maura, Stefania Furtivo, Gianluigi Ferretti e Sergio Iannetta, subentrato (come supplente) a Gioacchino Ferdinandi. Sulla delibera dell’Agenzia di Formazione si è consumata la frattura tra Fratelli d’Italia e gli “azzurri”. Furibondo il vicecoordinatore regionale Gianluca Quadrini. È emerso chiaramente che con Daniele Maura nelle funzioni di presidente del Consiglio provinciale, è complicato anche per conservatori e sovranisti “duri e puri” stare sulle barricate.

Negli scorsi anni il senatore Massimo Ruspandini tuonava un giorno sì e l’altro pure contro Mario Abbruzzese per il fatto che Forza Italia facesse da stampella Pompeo. Oggi è stato Quadrini a dire che sono i Fratelli d’Italia a fare da stampella al presidente della Provincia. Folgorati sulla via di Antonio (Pompeo).

LA GIUSTIZIA

Preveniamo l’obiezione: Alessioporcu.it qualche tempo fa posizionò nei flop il sindaco di Cervaro Angelo D’Aliesio perché non seguiva l’invito del Prefetto Ignazio Portelli di tornare al Comune. (leggi qui Top & Flop * Martedì 25 giugno 2019)

Fino ad un certo punto la posizione di D’Aliesio ha dato la sensazione forte di una fuga dalle responsabilità derivanti dalla carica che ricopriva. Poi però l’ormai ex sindaco ha continuato nella sua posizione, facendo emergere chiaramente che non se la sentiva di fare finta di nulla. Il punto è che se una persona perbene come il sindaco di Cervaro Angelo D’Aliesio (mai uno schizzo di fango in tutta la vita), decide di rinunciare alla carica pubblica di sindaco, conquistata sul campo, e lo fa per tutelare la propria dignità, vuol dire che c’è qualcosa che non va. (leggi qui Addio politica: D’Aliesio se ne va, trovatevi un altro)

È come se avesse voluto sottrarsi al ruolo di bersaglio in quello che ha avvertito come un tiro al piccione. Se la gente perbene rinuncia ad una carica pubblica vuol dire che c’è molto che non funziona. I tempi della Giustizia e le decisioni di tipo amministrativo cozzano con la realtà. Dura Lex, Sed Lex, ammoniva Socrate: ma con la decisione di oggi, Angelo D’Aliesio mette al centro l’interpretazione del brocardo data dal filosofo al Fabio Germanà: una legge interpretata in maniera troppo rigida è legge, non è giustizia.

L’esigenza di tutelare la dignità non può aspettare le calende greche. Cieca per davvero.