Top & Flop * Martedì 18 giugno 2019

Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP

ADRIANO PALOZZI

È lui il leader, è lui quello che sta cercando di portare nel progetto del presidente della Liguria Giovanni Toti quanti più consiglieri regionali ed esponenti di Forza Italia possibili. (leggi qui L’assalto è partito: «Basta con Forza Italia in mano ad uno staff di Segreteria»)

Adriano Palozzi

Lo si è capito chiaramente nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nel pomeriggio presso la Camera dei deputati. Con Adriano Palozzi c’erano Antonello Aurigemma e Pasquale Ciacciarelli, gli stessi che qualche mese fa lanciarono un ultimatum ad Antonio Tajani. Ma c’era anche Mario Abbruzzese, candidato a sindaco di Cassino ma pure ex presidente del consiglio regionale del Lazio. Ma soprattutto per anni fedelissimo di Antonio Tajani. L’attacco al cerchio magico berlusconiano viene proprio da Palozzi, che ha le idee chiarissime: isolare politicamente Tajani, far capire a Claudio Fazzone che il percorso non sarà comune, dimostrare a Giovanni Toti che sui territori c’è bisogno di punti di riferimento.

Capitano coraggioso.

BRUNO ASTORRE

Lo senti argomentare e capisci per quale motivo la Democrazia Cristiana ha ricostruito il Paese dalle macerie della Seconda Guerra mondiale portandolo al tavolo dei Grandi. Ma capisci pure per quale motivo oggi l’Italia pentaleghista è isolata nel contesto internazionale.

Bruno Astorre – Copyright Imagoeconomica

Bruno Astorre, senatore e segretario regionale del Pd, viene a Frosinone per l’analisi del voto (leggi qui I sassolini di Astorre sulle elezioni a Frosinone), enfatizza il successo alle comunali, non si cura del fatto che in platea non ci siano i sindaci Enzo Salera (Cassino) e Simone Cretaro (Veroli), sorvola sulle Europee (percentuale deludente in Ciociaria), non fa pesare il “soccorso rosso” all’area di Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti proprio sull’interpretazione del voto di Cassino, fa capire ad Antonio Pompeo che ci sono spazi per tutti nel Pd zingarettiano e blinda perfino il ruolo del segretario provinciale Domenico Alfieri. Come dire: qui ci sono io a rappresentare il partito e quindi a legittimare il ruolo di tutti quanti. Pennellate politiche d’autore.

Tintoretto.

FLOP

ANSELMO ROTONDO

In un primo momento più di qualcuno deve aver pensato che il sindaco di Pontecorvo avesse un sosia, uno da utilizzare nella logica del poliziotto buono e del poliziotto cattivo. Poi invece si è appurato che no, il sosia non esiste.

Anselmo Rotondo

Di Anselmo Rotondo ce n’è uno. Però qualche sera fa, nel corso di una cena all’hotel Edra, in diversi giurano di aver sentito il sindaco di Pontecorvo dire che mai avrebbe lasciato Forza Italia, neppure se il partito fosse precipitato allo “zero virgola”. (leggi qui Abbruzzese scruta l’orizzonte, Ciacciarelli bastona Lega e Fazzone) Invece proprio stamattina sulle colonne di Ciociaria Oggi, Anselmo Rotondo ha detto che si sta guardando intorno e che anzi ha avuto già dei contatti con Lega e Fratelli d’Italia. Cosa è successo nel frattempo? Nulla di epocale, solo che Forza Italia si sta sfaldando.

Dottor Anselmo e Mister Rotondo

UMBERTO FUSCO

Il senatore della Lega è stato nominato pochissime settimane fa referente delle quattro province del Lazio. Una formula che il coordinatore regionale Francesco Zicchieri aveva trovato per non mettere alla berlina soltanto la provincia di Frosinone.

Umberto Fusco

Da allora Umberto Fusco in Ciociaria non ha toccato palla. Nel frattempo però, dopo una seduta burrascosa del direttivo provinciale del Carroccio sull’analisi del voto, Francesco Zicchieri ha schierato l’artigliera pesante, facendo firmare un documento di fuoco a 42 pasdaran. Poi l’annuncio che Francesca Gerardi sarebbe stata nominata coordinatore provinciale, con Gianfranco Rufa vice e con altre nomine strategiche. (leggi qui Ecco perché hanno fatto i due documenti a difesa di Zicchieri: servono ad uno scopo preciso) Un guizzo di decisionismo che però avrebbe avuto un senso compiuto se si fosse proceduto a quelle nomine. Invece nulla, altri giorni di melina. Con la Gerardi in attesa. Anche se, siamo sicuri, dopo questa segnalazione di alessioporcu.it ci sarà un’accelerazione (non serve che ci ringrazi).

Nel frattempo Umberto Fusco continua a non toccare palla. Coreografico.

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