Top & Flop * Martedì 6 agosto 2019

Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP

VIRGINIA RAGGI

Gli esponenti di CasaPound si sono arresi alla sindaca di Roma Virginia Raggi. E oggi hanno rimosso la scritta in marmo che campeggiava sulla facciata dello stabile di via Napoleone III, occupato dal 2003 dal movimento di estrema destra.

La decisione è arrivata, scrive l’Agi, “dopo la notifica della sanzione da parte del Campidoglio, che aveva chiesto la rimozione della scritta in quanto abusiva”. Se il movimento non avesse provveduto da solo sarebbe scattata la rimozione coatta da parte degli agenti della Polizia locale. Virginia Raggi, sindaca dei Cinque Stelle, su Twitter ha scritto: “E’ solo inizio. Ora va sgomberato l’immobile e deve essere restituito alle famiglie che ne hanno davvero diritto. Va ripristinata la legalità. Fino in fondo”. Un segnale di forza politica da parte del Campidoglio. Ma anche un messaggio politico all’indirizzo del ministro dell’Interno, vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, che sull’occupazione di CasaPound ha sempre glissato.

Confermando l’adagio che la legge si fa rispettare con gli avversari e si interpreta con gli alleati. Ha vinto la determinazione di Virginia Raggi. Pulzella d’Orleans.

IL COMITATO PER ROCCASECCA

Determinato, competente, pronto a stupire con effetti… normali. Si tratta del comitato che si sta battendo per una fermata dell’Alta Velocità a Roccasecca. Un sogno? No. Intanto perché la stazione esiste già. Poi perché si sono presentati numeri alla mano.

Come ha scritto Alessioporcu.it: “Da lì è possibile raggiungere il centro di Roma in 33 minuti, il centro di Napoli in 34 minuti. Non è un caso: la stazione fantasma in località San Vito di Roccasecca venne pensata come soluzione tecnica di emergenza in caso di guasti. È predisposta per tutto: con una spesa non insormontabile potrebbe diventare operativa. Lo studio valuterà costi e ricavi se a fermarsi lì fossero solo 4 dei 40 treni ad alta velocità che ogni giorno collegano Roma con Napoli: 2 in andata verso Roma e due in direzione Sud per il ritorno. Costo per le Ferrovie? Zero”. Il comitato chiede solo le autorizzazioni. Mentre la Banca Popolare del Cassinate è disposta a sostenere l’operazione.

I vantaggi per il territorio sarebbero enormi e Roccasecca potrebbe diventare un “laboratorio” perchi volesse soltanto risiedere in Ciociaria per sottrarsi al caos di Roma o di Napoli. Il via libera sostanziale è arrivato con un’autorizzazione ad un vero e proprio gruppo di lavoro congiunto.

Quello che aveva chiesto alcuni mesi fa il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco. L’immaginazione al potere.

FLOP

GIUSEPPE CONTE

Ma è ancora lui il presidente del consiglio dei ministri? Oggi la Lega, nel corso dell’incontro con le parti sociali (Governo ombra del Governo inesistente) ha annunciato lo stop agli 80 euro introdotti dall’esecutivo di Matteo Renzi.

Foto: © Imagoeconomica, Stefano Carofei

La Repubblica: “Il bonus da 80 euro che nel 2014 il governo di centrosinistra introdusse e che lo stesso Matteo volle ben visibile in tutte le buste paga che ne avevano diritto e cioè quelle tra gli 8.145 euro e i 26 mila di stipendio annuale. Una fascia di lavoratori dipendenti medio bassa, che usciva con le ossa rotte dalla crisi e che aveva bisogno di potere d’acquisto. Il bonus fece allo scopo: 960 euro all’anno, spese in consumi e, come ha detto la Banca d’Italia, la misura aiuto la crescita del Pil in modo sostanziale”. Una misura a vantaggio dei ceti più poveri. Nello stesso giorno Matteo Salvini ha annunciato di avere molti dubbi sul reddito di cittadinanza. I Cinque Stelle tacciono.

Ma il presidente del consiglio non farebbe meglio a “rompere” piuttosto che continuare  a mettere faccia e firma a provvedimenti dettati (letteralmente) da Salvini, che così vuole distrarre l’attenzione da altre vicende che riguardano la Lega? Succube.

ANTONIO POMPEO

Ma come, il presidente della Provincia ha difeso Daniele Maura quando il Pd gli chiedeva di levargli le deleghe e poi il consigliere di Fratelli d’Italia lo ripaga bacchettandolo pubblicamente?

È quello che è successo. Ricordiamo tutti il “post” galeotto di Daniele Maura sul Lazio Pride e l’attacco che Pompeo dovette fronteggiare da una parte del suo stesso Partito. A cominciare dal consigliere regionale Sara Battisti. Ebbene, oggi, Daniele Maura ha fatto sapere che Fratelli d’Italia dice no al progetto dell’Unione dei Comuni. E fin qui ci sta. Ma poi Maura ha aggiunto: “Invito il presidente della Provincia Antonio Pompeo a tenere in debita autorizzazione questa mia proposta anziché avventurarsi in inutili fughe in avanti”. Sì: “avventurarsi in inutili fughe in avanti”. Vuol dire ricordare a Pompeo che non ha una maggioranza in consiglio senza una specie di patto d’aula con Fratelli d’Italia.

Il presidente della Provincia mediti. Che fai, non lo cacci?

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