Top & Flop * Martedì 24 settembre 2019

Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP 

PAPA FRANCESCO

Alle 9.13 di stamattina la Ford Focus blu con a bordo Papa Bergoglio svolta per via Tommaso Landolfi, a Frosinone. In pochissimi però sanno che su quell’auto c’è il Pontefice. Ma la voce si diffonde in un attimo e su internet comincia il diluvio dei messaggi.

Papa Francesco

Ad accompagnare il Pontefice, si saprà dopo, anche i cantanti Andrea Bocelli e Nek. Papa Francesco va in visita alla Cittadella Cielo. Scrive La Repubblica: “Ricorda che è qui che da anni si curano le ferite dell’anima di chi ad un certo punto della vita è finito nel tunnel della droga, della dipendenza, del gioco d’azzardo, della prostituzione e poi nell’altro tunnel dello scarto, dell’emarginazione sociale, del rifiuto anche da parte della propria famiglia”.

E ancora: “La vicinanza di Francesco a Nuovi Orizzonti è forte e solida. Appena l’8 giugno scorso in occasione dei 25 anni della Comunità, il Papa telefonò in diretta per gli auguri, inviò una lettera e un videomessaggio per esprimere il suo affetto e l’incoraggiamento alle oltre tremila persone riunite per celebrare l’evento al Palazzetto dello Sport di Frosinone”.

Ancora una volta Papa Bergoglio sceglie in basso profilo, ancora una volta dimostra con i fatti di essere il Pontefice degli ultimi. Ama il prossimo tuo.

LAURA BOLDRINI

 L’ex presidente della Camera lascia Liberi e Uguali ed entra nel Pd zingarettiano. L’annuncio è arrivato in un’intervista a La Repubblica: “Vado con il Pd perché vuole aprire un dialogo con tutti quei mondi che, ieri e oggi, non si sentono più rappresentati e recuperare la fiducia dei giovani che non vanno più a votare». 

Laura Boldrini

«Perché con la destra peggiore di sempre non è più tempo di piccoli partiti e di fare troppi distinguo.  A forza di farlo rischiamo solo di estinguerci, mentre la destra va sfidata e contrastata con l’azione di un grande soggetto politico capace di incidere sulla società e che si batta contro ogni forma di disuguaglianza sociale, territoriale e di genere». Un atto coraggioso, in un momento difficile.

Anche un messaggio contro la scelta di Matteo Renzi. Cogli l’attimo.

FLOP

CLEMENTE MASTELLA

Clemente Mastella, sindaco di Benevento, già ministro della Giustizia,  ha escluso tutte le ipotesi circolate in queste ore circa una sua possibile adesione a Italia Viva di Matteo Renzi. Avete letto bene: a Italia Viva di Matteo Renzi.

Clemente Mastella

Ha spiegato Mastella all’Ansa: “Mi attribuiscono scelte politiche che non ho fatto. Faccio il sindaco della mia città e mi occupo di questioni amministrative. Vado chiedendo da tempo le primarie di coalizione o all’interno di Forza Italia per la Regione Campania”.

Secondo Mastella “questa è la condizione sine qua non ed è l’unico motivo che riterrei fondante per una seria strategia politica. Non accetterei nei miei confronti pregiudizi che riterrei immotivati”.

Da Renzi a Berlusconi (e viceversa) il percorso è breve. Clemente Mastella non cambia mai. Nei secoli fedele. A sé stesso.

LUIGI DI MAIO

L’attacco dall’interno è arrivato nel giorno della visita a New York come ministro degli Esteri. Segno che nei Cinque Stelle è rivolta vera contro Luigi Di Maio.

Luigi Di Maio © Stefano Carofei Imagoeconomica

Il senatore Michele Giarrusso ha condiviso su facebook un articolo molto critico nei confronti del ministro Spadafora, che domenica ha attaccato Alessandro Di Battista. Poi Giarrusso, parlando con l’Adnkronos, ha rincarato la dose dicendo che “Di Maio ha troppi poteri, dovrebbe lasciare tutti gli incarichi, non vedo quale esperienza possa vantare agli Esteri. Chiediamo a gran voce un intervento di Beppe Grillo“.

Nei Cinque Stelle il fuoco cova sotto la cenere e i delusi sono tantissimi. Comprese le ex ministre Beatrice Lezzi e Giulia Grillo, compresi Danilo Toninelli, Gianluigi Paragone e tantissimi altri. Luigi Di Maio è accerchiato, ma non farà passi indietro. Lui nello scorso Governo è stato vicepremier, ministro e capo politico del Movimento.

In questo Governo è ministro e sempre capo politico dei Cinque Stelle. Alla faccia dell’uno vale uno.

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