Top spin, passione e Totti: l’incredibile storia di Marco Talocco

A distanza di 25 anni dal periodo d’oro degli scudetti, il campione ferentinate è ancora protagonista tra i tavoli ed ha trascinato la squadra gigliata in B1. Il giocatore, quarantaduenne, racconta il suo viaggio tra successi, titoli e fuoriclasse internazionali

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Sempre nel segno di Marco Talocco. A distanza di 25 anni dai 2 scudetti e dalla crisi che portò alla cessione del titolo di Serie A2, il Tennistavolo Ferentino ha rialzato la testa riconquistando la ribalta nazionale della B1 ed oggi come ieri ai tavoli tra una schiacciata ed un top spin c’era lui, il… Marco che non svaluta mai. Una storia di sport e vita incredibile quella di Talocco che a 42 anni ha riportato la squadra della sua città in alto. Un vero e proprio monumento del tennistavolo ferentinate ma anche nazionale.

Talocco si racconta senza filtri: un viaggio iniziato 36 anni fa e ancora non terminato. Tanti titoli vinti, sacrifici a non finire, esperienze forse irripetibili, qualche rimpianto, il servizio militare con Francesco Totti e la voglia di non mollare mai. Marco è un esempio per costanza, passione e valori che mette in campo. Un esempio per i giovani.

Il fratello Walter primo maestro

Il Tennistavolo Ferentino

Ha iniziato a giocare da bambino. Il talento è subito sbocciato: a 9 anni si è laureato campione italiano. “Ho cominciato col tennistavolo ad appena 5-6 anni tra la Chiesa di Sant’Ippolito ed i tavoli nei quali si esibiva mio fratello maggiore Walter che mi ha insegnato i segreti di questo sport” ha ricordato Marco.

Ad appena 9 anni sono diventato campione italiano. Poi sono entrato a far parte del Tennistavolo Ferentino dei miracoli. Avevo 15-16 anni ed ero la riserva di lusso. È vero giocavo poco ma già far parte di quel gruppo era fantastico. Posso dire di quegli anni di aver imparato ad avere calma e tranquillità dal coach Vittorio Collalti (ha fatto parte dello staff della Nazionale ndr), una persona talmente tranquilla che faceva bene a tutto l’ambiente.

Di Napoli e l’immensa classe dei cinesi

Marco Talocco in azione

Negli anni d’oro del Ferentino Talocco ha avuto compagni di altissimo livello dai quali ha imparato tanto. Autentici campioni di caratura internazionale come ad esempio i cinesi Sun Ling, Chen Jian e Li Yi che hanno difeso i colori del club gigliato. E se Marco è diventato un giocatore tra i più forti d’Italia lo deve anche ai giocatori del Ferentino dei miracoli.

“Per quanto riguarda la tecnica ho appreso molto da Gennaro Di Napoli – ha confessato – In pratica era come un coach, mi allenavo sempre con lui e mi ha insegnato come colpire di rovescio. Poi i cinesi: Sun Ling (con lui vincemmo lo scudetto del 90/91), Chen Jian (l’anno prima di venire da noi vinse il campionato in Svezia nella squadra del pluricampione mondiale e olimpico Waldner) e  Li Yi (tra i primi 30 del mondo che ci portò alla vittoria del secondo scudetto nel 1993-1994) e tanti altri giocatori stranieri di livello internazionale. Senza dimenticare Valentino Piacentini con il quale ho vinto diversi titoli italiani, Lorenzo Nannoni ed altri campioni. Tutti mi hanno dato qualcosa”.

Sacrifici e concentrazione

La gioia di Talocco

Talocco ha fatto della cultura del lavoro il suo punto di forza. A 42 anni sgobba e suda come un ragazzino, mettendo entusiasmo e passione a quantità industriale. Un esempio per i giovani che s’avvicinano allo sport.

“Il mio segreto? – ha osservato il campione ferentinate – Allenarmi 7 giorni su 7 per tutto l’anno almeno per due ore. Anche se non sembra, il tennistavolo ha bisogno di una grande preparazione atletica. Se non hai resistenza fisica e gambe non vai da nessuna parte. Poi c’è la parte psicologica. La concentrazione è fondamentale”.

L’aspetto mentale è determinante per le fortune di un giocatore di tennistavolo. “Essendo uno sport individuale – ha aggiunto Talocco ognuno deve trovare una forma di concentrazione. Io sento molto le partite ed il giorno prima penso alla tattica da dover mettere in campo. In tal senso i  cinesi hanno una concentrazione da far invidia oltre che una grande tecnica, Per loro il Tennistavolo è una sorta di sport nazionale”.

Qualche rimpianto e la naja con Totti

Marco Talocco durante una partita

Non si nasconde dietro la… racchetta. Marco Talocco confida di avere qualche rimpianto per aver giocato in un periodo nel quale c’erano meno opportunità. Ancor di più per uno sport “povero” come il tennistavolo.  

“Sono stato il numero 19 in Italia nel 2015, ho vinto tanti titoli ma ho il rimpianto che oggi i primi 10 giocatori in Italia sono tesserati con i gruppi sportivi più importanti come Fiamme Gialle, Fiamme Oro e Carabinieri” ha detto con rammarico. Gruppi che permettono agli atleti di diverse discipline di svolgere l’attività sportiva come fossero professionisti.

“Quando ero giovane io c’era un solo gruppo sportivo militare e quindi meno occasioni – ha sottolineato TaloccoRicordo di aver fatto il servizio militare con Francesco Totti. I guadagni non ti permettono di vivere solo di tennistavolo, si fa questo sport soprattutto per passione con tanti sacrifici. Malgrado tutto le emozioni vissute sono state indimenticabili. Ricordo ad esempio un titolo italiano a squadre nel 1989 con Andrea Bottini”.

La racchetta al chiodo? Talocco non ci pensa

Il Tennistavolo Ferentino

Il futuro di Marco è ancora in campo. Il ritiro non è ancora nei suoi programmi. La sua storia con il tennistavolo non è finita. La passione è ancora tanta come la voglia di allenarsi e mettersi in discussione. E poi la Serie B1 lo alletta. (Leggi qui: Il Ferentino vola in Serie B e sogna di rinverdire i ruggenti anni ‘90).

“Oggi ho 42 anni -conclude Talocco Non sono più un ragazzino ma non ho alcuna voglia di smettere. Come 20 anni fa mi alleno tutti i giorni.  Ad ottobre inizierà il campionato di B1, vogliamo fare bene. Vengo da due anni di imbattibilità e 50 partite vinte.  Sarà difficile mantenere questa media ma ce la metterò tutta”.

Il… Marco che non svaluta mai.

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