Topolino fa la fettuccia di Terracina, l’avventura sull’Appia

La via Appia finisce al centro di una delle storie di Topolino. Con il posto di blocco a La Storta cioè a Minturno. Per ricordarci che su quella strada è passata la crescita dell'umanità

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

No, non ci posso credere. Incrocio la notizia dalla pagina di Gerardo Stefanelli sindaco di Minturno e presidente della Provincia di Latina. Lui racconta di aver regalato il giornalino di Topolino, almanacco di aprile, ai bimbi di Minturno.

La notizia che è sull’Appia dopo esserci passato Saulo di Tarso da poco trasformato in San Paolo dopo essere stato sbalzato da cavallo mentre una voce tuonava “Perché mi perseguiti?”, in tempi più recenti Pietro Taruffi con la Bisiluro che stupì il mondo per la sua forma e la sua potenza, milioni di viandanti che andavano da Roma alla Terrasanta, sulla regina delle strade, la strada di tutte le strade ci è passato Topolino con Pippo e Minnie.  E il posto di blocco a La Storta era comandato dall’ispettore Basettoni insieme al prode Manetta.

Vignetta dopo vignetta

La presenza di Topolino è provata, vignetta su vignetta, nel racconto del numero uscito ieri in edicola. Ora, vista la presenza del topo più famoso del mondo, chiedere che la strada sia riconosciuta patrimonio dell’Unesco è uno scherzo.

Il topo dove mette mano ricava bellezza e ricchezza. Ora che fa l’eroe con le orecchie grandi sull’Appia non so dirvi, ma so dirvi che io che sono cresciuto a suon di paperi, di topi investigatori, del mignolo di Pippo che “spiegava” il meteo, che aveva un indumento, le superpippo, che erano le calzamaglie che dava l’esercito al tempo della leva. Sapere che la strada che faccio ogni giorno è la stessa attraversata dal topastro, la stessa dove Pietro Gambadilegno ha preparato qualche ribalderia, mi riempie di orgoglio.

E di Pietro Gambadilegno voglio usare la filosofia: “se vuoi essere grande devi pensare alla grande“. Ecco, penso alla grandissima: l’Appia non deve essere riconosciuta patrimonio dell’umanità, è l’Appia che ha spiegato il viaggio all’umanità. Parola di Topolino, e via a 100 all’ora sulla 113.