Torna a casa caro, che non ti dico niente

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Giù la maschera: la disavventura del sindaco di Rieti è capitata a più di quanti si creda. A salvarci è stato solo che all'epoca non esisteva

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Per carità di Patria, ometteremo i nomi. I diretti interessati si riconosceranno: meglio però che le loro amarezze familiari restino nel segreto del confessionale laico che le ha raccolte.

Di una, il protagonista si può citare: Romano Prodi l’ha poi raccontata coram populo.  Risale alla prima volta in cui divenne ministro: gli affidarono il dicastero dell’Industria Commercio e Artigianato sotto Giulio Andreotti. Anno 1978, non c’erano i cellulari e nessuno avvertiva la necessità di comunicare le cose tanto in fretta; si scoprivano la sera dal telegiornale o l’indomani dai giornali 

Rientrato a casa, il neo ministro partecipò la cosa alla mamma.  Che gli rispose:’Signor Ministro, poche storie: stasera tocca a te, porta giù il pattume!’

È la concretezza ed il realismo delle donne ad evitarci di volare troppo in alto, sono loro a ricondurci con i piedi per terra. Confidava qualche tempo fa un alto dirigente sindacale che rientrato a casa al termine di un’estenuante trattativa con cui aveva salvato lo stipendio ad oltre un centinaio di famiglie, riferita la sua soddisfazione alla moglie, lei gli rispose come la mamma di Prodi: va bene, ora vai a mettere fuori plastica e vetro

Non ultimo, uno dei protagonisti della corsa per le imminenti Provinciali di Frosinone. Raggiunto al telefono questa sera per una dichiarazione, ha chiesto qualche minuto. Non per riflettere sulle cose da dire: ma per placare la moglie che già borbottava: prima metti in macchina le buste della spesa e poi parli al telefono.

Meno male che ci sono loro. Altrimenti cominceremmo a prenderci troppo sul serio, a crederci dei novelli Sisifo con le fatiche del mondo sulle spalle. È fondamentale che facciano così.

Se ne faccia una ragione Daniele Sinibaldi, sindaco 36enne di Rieti, impegnatissimo tra Capoluogo, Provinciali ed imminenti regionali. Un impegno dietro l’altro. Al punto che la di lui signora sabatop sera gli ha scritto un post su Facebook: Quando hai finito di fare serata, magari se hai un attimo puoi provare a richiamarmi considerando che sono da sola a casa con un bambino di un anno!».

Intelligentemente, il sindaco non ha risposto. Lei, ancora più intelligentemente, ha rimosso il post ma ormai era diventato virale. Ciò che sarà accaduto a casa al rientro sarà stato peggio del simpatico confronto tra Putin e Zelensky poche settimane prima della guerra.

Non se ne abbia a male sindaco. Ci siamo passati: più di quanti lei creda. Per nostra fortuna non avevano ancora creato Facebook. Un fascio di rose ed un’agenda meno fitta, fanno ancora il loro effetto.

Senza Ricevuta di Ritorno

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