Tragedia in Senato: è morto Bruno Astorre

Tragedia in Senato. Negli uffici di Palazzo Cenci è stato trovato morto il senatore Bruno Astorre, Segretario Pd del Lazio. Già due settimane fa aveva avuto un serio problema. Un potentissimo mediano della politica. Il cordoglio di amici ed avversari

Che non fosse qualcosa di ordinario si è capito subito: quando i portoni di Palazzo Cenci si sono chiusi. Non per un segno di lutto in quello stabile che ospita gli uffici dei senatori: ma per sottrarre alla vista dei curiosi il personale addio alla vita scelto dal senatore Bruno Astorre.

Gli uscieri questa mattina lo hanno visto arrivare e prendere l’ascensore. Sul display è apparso il numero che indica il 4° piano. Quando è scattato l’allarme, il corpo del senatore era sul selciato interno: i commessi hanno trovato una finestra aperta.

Palazzo Cenci con i portoni chiusi (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio: è la prassi per poter effettuare tutti gli accertamenti sullo stato dei luoghi ed acquisire gli elementi con cui ricostruire l’accaduto. Il portone dell’immobile è stato chiuso subito dopo la scoperta del cadavere. Sul posto sono immediatamente andati il Segretario Generale di Palazzo Madama con il dirigente dell’ispettorato della Polizia di Stato presso il Senato.

Gli accertamenti sono proseguiti fino a sera. Solo poco dopo le 17 il corpo del senatore ha lasciato palazzo Cenci, deposto all’interno di un mezzo della polizia mortuaria. Intorno, due ali di folla: colleghi ed avversari, tutti egualmente sconvolti.

Due settimane fa il senatore Astorre aveva avuto un serio problema, sempre mentre si trovava negli uffici del Senato. Soccorso dai commessi, era stato necessario un breve periodo di riposo all’ospedale Sant’Andrea. Poi c’era stato il completo ristabilimento. Già all’inizio della settimana il parlamentare era tornato in Senato, riprendendo a pieno la sua attività.

Avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 11 marzo.

Politico di lungo corso

Bruno Astorre

Bruno Astorre era uno dei politici più navigati. Fin da giovanissimo era entrato nella Democrazia Cristiana e con la sua dissoluzione aveva aderito al Partito Popolare. la sua prima elezione risale al 1995 nel Consiglio comunale di Colonna in provincia di Roma. È l’inizio della scalata: tre anni più tardi è il più votato nel Consiglio Provinciale di Roma.

La scalata al Consiglio regionale del Lazio è quasi naturale. La compie nel 2003 sotto le insegne della Margherita. Compie il bis alle elezioni del 2005 con l’Ulivo guidando alla vittoria Piero Marrazzo che lo sceglie come suo assessore ai Lavori Pubblici. Dopo quattro anni è lui ad assumere la guida del Consiglio Regionale del Lazio, sostituendo il collega Guido Milana eletto al Parlamento Europeo.

Rieletto in Regione nel 2010 viene indicato dalla minoranza di centrosinistra per il ruolo di vicepresidente nell’Aula dove governa Renata Polverini. Alla caduta del centrodestra regionale nel 2013 passa al Senato dove era stato appena rieletto con le elezioni dello scorso autunno.

Era un mediano. Un potentissimo mediano: quelli capaci di far girare alla perfezione un’intera squadra composta da campioni. È per questo che, con l’appoggio fondamentale dell’area di Frosinone diventa nel dicembre 2018 Segretario regionale del Pd del Lazio. C’è lui con la sua abilità di fine tessitore dietro a gran parte dei principali accordi di questi anni.

Sue le mediazioni più delicate, come quella che portò all’elezione di Enzo Salera a sindaco di Cassino o Mauro Buschini alla presidenza dell’Egaf. L’ultimo successo, l’elezione di Elly Schlein: lui era tra quelli che l’hanno vista arrivare. Ne ha intuito le potenzialità, l’ha appoggiata per l’elezione alla Segreteria del Partito.

Da pochi mesi si era sposato con Francesca Sbardella, sindaco Pd di Frascati. Aveva un figlio piccolo.

LE REAZIONI IN ITALIA

Giorgia Meloni (Foto: Alessia Mastropietro © Imagoeconomica)

Dall’India, la Premier Giorgia Meloni commemora il senatore Bruno Astorre dicendosi “profondamente turbata. Era un avversario appassionato e leale, una persona perbene. A nome mio e del Governo, mi stringo al dolore della moglie, della famiglia e della sua comunità politica”.

Sconvolto Enrico Letta: “Non riesco a trovare parole di fronte ad un simile dramma. C’è il silenzio. C’è la preghiera”. Su Twitter Dario Franceschini scrive “Ciao Bruno, amico di una vita. Ci hai insegnato cosa vuol dire amare la politica, amare la propria terra, voler bene alle persone. Ogni giorno ci hai salutato con la gioia negli occhi ridenti e noi ti ricorderemo per sempre cosi”.

 Su Twitter il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si dice “Sconvolto dalla notizia della scomparsa del senatore Bruno Astorre. Una persona intelligente e generosa che ha dato moltissimo al nostro territorio”. Paolo Gentiloni su Twitter commenta: “Ho conosciuto pochi politici che hanno lavorato così tanto per il proprio territorio”. 

Matteo Renzi

 Matteo Renzi affida al web la sua riflessione: “Ciao Bruno. Sei stato un signor professionista della politica, fiero di esserlo. Nei rapporti umani ‘sorridevi e sapevi sorridere’. Sei stato un uomo vero, anche nei confronti più accesi. Mi spiace di non aver capito niente prima della tragedia”.

Il ministro Francesco Lollobrigida era con lui in Regione negli anni della Pisana. Definisce Bruno Astorre “Un amico e un avversario politico leale, che ha interpretato in questi anni le istanze più profonde del territorio del Lazio. Dedizione e passione hanno contraddistinto tutta la sua storia politica. Confrontarsi con lui, per me, ha sempre rappresentato un proficuo momento di dialogo”.

SUL TERRITORIO

Il centrosinistra ha annullato la Conferenza Stampa prevista per le ore 15 di oggi pomeriggio per annunciare l’avvio di un coordinamento dell”opposizione in seno al Comune di Frosinone. “Nessuno di noi è nelle condizioni di poter affrontare nessuna conferenza, siamo tutti sbigottiti di fronte alla perdita di una figura così autorevole” dice il capogruppo Angelo Pizzutelli.

Francesco De Angelis

Venivano da fronti diversi e per un perido sono stati avversari. Ma la fase di sintonia tra Francesco De Angelis e Bruno Astorre ha determinato una lunga serie di successi politici per il Lazio. “Sono sconvolto e addolorato per la scomparsa di Bruno, con cui ci conoscevamo da oltre vent’anni. Venivamo da due esperienze politiche diverse, ma insieme ci siamo ritrovati a condividere gli ideali del Partito Democratico. Oggi è un giorno davvero triste per tutta la comunità politica».

In lacrime Mauro Buschini. Mentre raggiunge Roma riesce a dire solo “È stato un uomo dalla profonda bontà d’animo e dalla estrema sensibilità. Sono distrutto”. Commosso, il Segretario provinciale di Frosinone Luca Fantini dice “Siamo attoniti e sconvolti per questa drammatica notizia, che ci ha lasciati in silenzio e senza parole. Ciao Segretario, ciao Bruno“.

Incredulo Mario Abbruzzese: “È stato il mio vice presidente del Consiglio regionale dal 2010 al 2013 . Un uomo ed un politico di grande spessore e di grande rispetto delle istruzioni. Sensibile ed affabile, per lui il valore dell’amicizia era al di sopra delle appartenenze politiche. Lascia un vuoto incolmabile”.

Foto © Michele Di Lonardo

Il sindaco di Cassino Enzo Salera deve la sua candidatura proprio alla mediazione che seppe mettere in campo Bruno Astorre. Fu lui ad imporre le Primarie quattro anni fa. «Diresse i lavori di quella riunione con maestria e rigorosa osservanza delle norme statutarie. Da allora nacque tra noi una bella amicizia. Spesso ero da lui in Senato per problemi della nostra città. E’ stato sempre disponibile. Come segretario regionale si è messo a disposizione per i rapporti con i referenti politici regionali”. 

Il suo essere persona solare, dalla battuta pronta, tipo allegro, non lasciavano certo presagire una morte di questo tipo. Se ne va un politico di razza e, per me, anche un amico”.

In provincia di Latina

Lo ricorda l’ex sindaco di Latina ed ex deputato del Popoplo delle Libertà Vincenzo Zaccheo.Con Bruno abbiamo condiviso momenti di grande intesa e concertazione, nonostante militassimo in opposti schieramenti politici. Quando Astorre fu Assessore ai Lavori Pubblici nella Giunta Marrazzo – ricorda Zaccheo – vi fu una ampia sinergia con l’allora Ministro Altero Matteoli, per la Roma-Latina e le conseguenti opere di compensazioni. A Latina, insieme ad Esterino Montino, firmammo l’accordo di programma sulla riqualificazione della Marina e per la realizzazione del Porto di Foce Verde”.

Giuseppe Simeone. Foto: Stefano Carofei (Imagoeconomica)

È affranto Giuseppe Simeone di Forza Italia. Ricorda Bruno Astorre come “un uomo di grande intelligenza e spessore umano. Un politico che ha sempre dedicato tutto se stesso all’impegno assunto con le sue comunità. Amava stare tra le persone, ascoltare la sua gente, il dialogo e, soprattutto, privo di qualsiasi sovrastruttura. Il confronto è sempre stato il suo elemento distintivo, così come la capacità e disponibilità di ascolto anche e in primo luogo con chi la pensava diversamente da lui”.

Conoscevo bene Bruno. Ci ha lasciati una persona buona, un uomo che ha saputo sempre tenere alto il livello, istituzionale e non, del politico da cui tutti, al di là dell’appartenenza politica, abbiamo avuto modo di imparare. Il suo ricordo non si perderà mai nell’oblio“.

Amici ed avversari, sanno che senza di lui mancherà un punto di riferimento. Non era una persona ordinaria nella vita, non lo è stato nemmeno al momento di andare via.