Tre candidati in un giorno: a Ferentino è caccia al voto

Le presentazioni di tre dei quattro candidati sindaco a Ferentino. Tutti nello stesso giorno, quasi nello stesso momento

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Forse per oroscopo, forse per tradizione, oppure per pesarsi nelle stesse condizioni: tre dei quattro schieramenti che si contendono la fascia di sindaco a Ferentino hanno presentato la loro coalizione nello stesso giorno.

Oggi si sono presentati alla città: con i loro candidati sindaco, i loro programmi, i loro simboli, i loro aspiranti consiglieri. Nel mirino c’è l’eredità amministrativa di Antonio Pompeo: due volte sindaco, due volte presidente della Provincia.

Orgoglio socialista

Lorenzo Fiorini

Ha aperto le danze il candidato sindaco Lorenzo Fiorini. Ha voluto dare un taglio politico alla sua presentazione: ha scelto di farla in mattinata presso la sede provinciale del Partito Socialista, che lo sostiene con una lista ed il simbolo.

Fiorini era a fianco dei volti storici del Partito in provincia di Frosinone: dal Segretario Regionale Gianfranco Schietroma a Massimo Calicchia a Fabio Schietroma che a Ferentino è stato anche primo cittadino. Poi i candidati della lista del Psi di Ferentino tra i quali spicca la figura di Biancamaria Valeri ex vicesindaco con Francesco Scalia, ex preside e punto di riferimento del cattolicesimo popolare per la città.

Fiorini ha illustrato il programma che punta soprattutto su tre temi: la sicurezza, la città intercomunale ed il polo industriale chimico-farmaceutico. L’esponente del PSI ha spiegato che occorre creare la città intercomunale (cioè l’alleanza con i Comuni vicini) perché una comunità non può essere più isolata e con altresì centri vicini può offrire maggiori e migliori servizi. (Leggi qui: Progetto ‘Grande Capoluogo’: ripartono le trattative).

Ferentino intercomunale

Lorenzo Fiorini

È in piena sintonia con Frosinone dove è il vice segretario nazionale Vincenzo Iacovissi il Consigliere che guida la Commissione Speciale voluta dal sindaco Riccardo Mastrangeli per ragionare di cittàò intercomunale.

Il candidato sindaco di Ferentino ha sostenuto che la sicurezza dei cittadini può migliorare con un coordinamento di polizie municipali. Sul piano industriale ha sottolineato il fatto che Ferentino abbia eccellenze nel campo chimico e farmaceutico ed allora vanno realizzate le condizioni che anni fa ai tempi della giunta Regionale di Piero Marrazzo vennero teorizzate. E cioè infrastrutture utili per il sistema produttivo nella sua totalità. Offrendo così servizi appetibili per gli investitori. E poi un polo della formazione: che può essere fatta nell’ex Paolini.

Fiorini ha rivendicato con forza il ruolo dei Partiti in particolare il PSI che si apre ai cittadini con l’ascolto e con l’incontro quotidiano. Una frecciatina al candidato avversario Piergianni Fiorletta: dice che ha creato una coalizione difficile da tenere unita con tanta destra, anomalia per uno abituato ad essere moderato e centrista. In questo modo però lo indica come l’avversario da battere.

Eventuali accordi? Nel ballottaggio se ci sarà, Fiorini non esclude alleanze con chi condividerà’ punti programmatici importanti per il PSI.

Il popolo di Fiorletta

La presentazione di Fiorletta

Nel pomeriggio invece è stata la volta di altri due candidati sindaco. Piergianni Fiorletta ha schierato la coalizione Ferentino 2030: è il Campo Extra Large partito inizialmente come progetto di centrosinistra è diventato un Campo Civico di stampo amministrativo nel quale hanno trovato spazio la corrente maggioritaria Pd, il centrodestra, il movimentismo vicino ai Cinque Stelle.

Fiorletta ha presentato le sue sei liste civiche: Ferentino nel Cuore, Enea, Uniti per Ferentino, Nuova Ferentino, Raddoppiamo l’impegno e Fiorletta Sindaco. La coalizione ha chiamato a raccolta i cittadini nella sala conferenze delle Terme di Pompeo ed ha fatto il pienone. Presenti i rappresentanti delle sei liste ed i 96 candidati a consigliere della coalizione. In sala la presenza discreta e sobria del presidente Egaf Mauro Buschini. Fiorletta ha parlato del programma spiegando che è intenzione della coalizione ripartire da due punti fondamentali Cultura e Turismo citando l’articolo 9 della Costituzione.

Poi ha parlato di ambiente, lavori pubblici elogiando l’ex vicesindaco Luigi Vittori, l’uomo che più di tutti ha voluto il ritorno di Fiorletta e la coalizione Ferentino 2030. Non è mancata la stoccata senza fare nomi al suo competitor Alfonso Musa ed al suo padrino politico Antonio Pompeo che sono stati paragonati a Virgilio e Dante, perché in tutti i video di propaganda vengono mostrati mentre camminano l’uno accanto all’altro come i due personaggi della Divina Commedia.

La Ferentino del Noi

Piergianni Fiorletta

 Dopo gli interventi dei capolista o dei portavoce di ogni singolo gruppo, è stata la volta di Fiorletta, accolto da un lungo applauso. Concretezza, impegno costante, azioni solo a sostegno della città e per nessuno scopo personale: le linee guida indicate dal candidato sindaco sono queste.

Fiorletta ha detto che Ferentino deve essere la città dove si fa la “politica del noi“, per tornare a mettere al centro gli interessi della comunità. «Non mi sentirete mai dire  “io”, ma sempre “noi”, perché siamo una squadra che, insieme, unendo le forze, vuole migliorare questa città. Abbiamo tante sfide che ci aspettano e che possono rappresentare  un volano per Ferentino, dobbiamo saperle sfruttare: penso al Pnrr, ai grandi eventi che richiameranno nella capitale migliaia di turisti».

Musa da Bassetto

Alfonso Musa e Antonio Pompeo

A poca distanza da Piergianni Fiorletta, nella sala conferenze dell’Hotel Bassetto il candidato sindaco Alfonso Musa ha incontrato i cittadini presentando i candidati delle quattro liste che lo sostengono: da Alfonso Musa Sindaco ad Antonio Pompeo per Ferentino al Terzo Polo per Ferentino, al Partito Democratico. Musa guida una coalizione civica.

Anche all’Hotel Bassetto si è registrato il pienone. Tra l’altro, Fiorletta e Musa oltre che in luoghi distanti poche centinaia di metri hanno parlato in pratica in contemporanea.

Musa ha avuto al suo fianco Antonio Pompeo. Ha parlato del programma incentrato soprattutto sul futuro dei giovani ai quali si vogliono dare importanti prospettive, ma anche di ambiente, infrastrutture, sociale. Ha ricordato il futuro dell’ex Paolini che tornerà scuola, dei fondi del PNNR, di infrastrutture puntando sulla concretezza, trasparenza, garantendo “serietà con una coalizione omogenea e non un’accozzaglia”.

Per quanto riguarda il quarto candidato sindaco in corsa, in questo caso una donna, l’ex assessore Angelica Schietroma si presenterà ai cittadini lunedì pomeriggio al Vascello.

Emotività e partecipazione

«Il nostro cavallo di battaglia dovrà essere l’emotività – così l’avvocato Alfonso Musa, candidato a sindaco di Ferentino -. L’amministratore deve tornare a contatto con il cittadino, comprendere quali sono le sue reali necessità del momento, cercare in ogni modo di offrire servizi all’altezza delle aspettative. La gente vuole infrastrutture e cultura, ma ha anche altre esigenze e istanze. Per noi la manutenzione ordinaria sarà importante quanto una grande opera. Ogni cittadino ha il diritto di vivere in un comune che non gli faccia mancare mai niente». 

Sono tempi, però, di forte astensionismo:«Dobbiamo spingere la gente a fidarsi nuovamente della politica, della buona politica, senza sprofondare nella deriva della generalizzazione – ha aggiunto Musa -. Mi dicono che sono l’antipolitico, ma io mi ritengo estraneo soltanto alla cattiva politica. Ci sono sempre stato, magari non sotto i riflettori, ma ero dietro le quinte. Oggi questa meravigliosa coalizione ha voluto puntare su di me. Per me è motivo di grande orgoglio, forte emozione ed estrema responsabilità». 

L’ex sindaco Antonio Pompeo, candidato al Consiglio comunale con la sua lista civica, non ci ha girato troppo intorno: «Il nostro è un progetto che ha un’anima, è coerente e definito. Mi dispiace veramente per gli elettori di centrodestra, oggi rimasti orfani di un progetto per la città di Ferentino. Non perché non ci sia il centrodestra, ma perché è nascosto all’interno di un altro contenitore. A questo punto, allora, gli elettori del centrodestra votino per Musa, per un progetto ambizioso e trasparente».