Tre nomi per un rettore: le chiavi della sfida per Unicas

Tra pochi giorni l'ufficializzazione dei tre candidati alla carica di Rettore dell'Università di Cassino. Cosa c'è dietro le loro candidature. Le possibili alleanze.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Marco Dell’Isola, 59  anni, è docente di Fisica Tecnica al dipartimento di Ingegneria Civile e Meccanica. Dipartimento di cui è stato, di recente, anche direttore. Giovanni Capelli, già preside della Facoltà di Scienze Motorie, afferente al dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute è attualmente delegato del rettore Betta alla didattica. Ha 56 anni ed insegna Igiene generale ed applicata. Carmelo Intrisano di anni ne ha 61, è professore associato di Finanza Aziendale al  mega dipartimento di Economia e Giurisprudenza ed è il delegato al Bilancio del Cda dell’Unicas. Sono questi i tre professori che si sfideranno alle urne il prossimo mese di giugno per l’incarico di rettore dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale: poltrona sulla quale fino al 31 ottobre sarà seduto Giovanni Betta che si è insediato il 1 novembre del 2015.

La poltrona del rettore

Giovanni Betta e Ciro Attaianese

Come prevede la legge Gelmini del 2010, per i rettori non è più possibile candidarsi per il bis. Fino al 2010 il mandato del Magnifico era di 4 anni e al termine del mandato c’era il diritto a ricandidarsi (l’ultimo bis è stato quello di Paolo Vigo, eletto nel 2001 e poi riconfermato alla guida dell’Unicas nel 2005 fino al 2009, quando poi passò il testimone ad un altro ingegnere: Ciro Attaianese). Oggi, invece, i rettori delle università italiane possono restare alla guida dei rispettivi atenei per un unico mandato di 6 anni. 

A Cassino è già successo a Ciro Attaianese: eletto nel 2009, il suo mandato sarebbe terminato nel 2013 ma la riforma Gelmini intervenuta tra il 2010 e il 2011 ha prorogato il suo mandato fino al 2015, anno nel quale è stato poi eletto un altro ingegnere, l’attuale rettore Giovanni Betta. Che nel giugno di quell’anno ha battuto con largo vantaggio il docente del polo umanistico Franco De Vivo e dopo il classico “semestre bianco”, a novembre del 2015 si è poi insediato. 

Betta il risanatore

Il rettore in carica Giovanni Betta

Il mandato di Giovanni Betta è stato caratterizzato dal maxi scostamento milionario nei conti dell’Università. Si era aperto a causa dei tagli fatti dal Governo nonostante quei soldi fossero stati già considerati a Cassino per sostenere i lavori di costruzione della cittadella universitaria in località Folcara. Sul modo in cui si è fatto fronte a quel buco è stata aperta un’inchiesta, interamente archiviata tranne per la posizione di un impiegato.

Giovanni Betta si è trovato a dover gestire il ripianamento di quelle somme rimaste in arretrato. È stata necessaria una serie di incontri con l’allora ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli per individuare una soluzione e definire un piano di rientro. A restituire smalto all’immagine dell’università provvide direttamente il ministro con una sua visita ufficiale il 16 giugno 2018.

Il rettore Betta ha messo a punto con il Direttore Generale Antonio Capparelli un piano di risanamento che ha permesso all’Unicas di andare avanti. Sono stati necessari dei tagli, è stata incentivata la mobilità, c’è stata una riduzione del corpo docente e quindi un risparmio sulle spese del personale. Il tutto senza limitare l’offerta formativa: i numeri delle immatricolazioni hanno infatti continuato a premaire le scelte dell’Unicas.

La strada in discesa

Carmelo Intrisano

Scelte che segneranno anche i prossimi anni dell’ateneo. Il nuovo rettore ha davanti una strada certamente in discesa, rispetto a quella impervia che ha dovuto percorrere Giovanni Betta. Ma comunque non facile. Si andrà in continuità con quelle che sono state le attuali scelte, oppure si volterà pagina? Dipende, certamente, da chi sarà il nuovo rettore.

Al netto dei buoni propositi che tutti i candidati hanno elencato nei giorni scorsi quando hanno ufficializzato le loro candidature, c‘è un dato politico che si legge tra le righe. La candidatura di Marco Dell’Isola si pone in netta continuità con l’era Betta; Dell’Isola e Intrisano hanno invece mostrato alcuni distinguo.

Tutti e tre sono docenti che fanno parte dell’attuale governance, questo non significa però che tutti intendano continuare a percorrere la strada tracciata da Betta. Del resto anche l’attuale rettore era uno dei delegati di Attaianese ma nel 2009 la sua candidatura si poneva in netta rottura con quella che era stata la precedente gestione.

Differenze tra gli aspiranti rettore

Marco Dell’Isola

Quella di Betta fu una presa di distanza molto marcata. Durante il suo mandato ha dimostrato un diverso modo di gestione rispetto a quelli che sono stati gli anni 2009-2015.

Una gestione meno centrale e più collegiale. Che sembra abbia intenzione di continuare Marco Dell’Isola che infatti nella sua lettera, evidenzia: “Di certo ci siamo lasciati alle spalle le mortificazioni e il senso di frustrazione che hanno caratterizzato i primi anni del mandato Betta. L’attuale Rettore ci ha mirabilmente condotto in acque più sicure”. 

Giovanni Capelli mette sembra invece mettere l’accento su quelle che sono le criticità che permangono. “Definire un’agenda e un programma di governo seri e credibili non è facile né scontato, stanti i vincoli legati al piano di risanamento del nostro Ateneo e in particolare al piano di anticipazione del prestito ministeriale. Pur alleggerito dall’estensione al 2029, esso comporterà da parte del Ministero dell’Università una trattenuta progressivamente crescente sull’Fondo di Formazione degli anni del prossimo mandato Rettorale”. 

Possibili convergenze

Giovanni Capelli

Non è escluso – questa è una delle ipotesi che circola negli ambienti accademici – che Carmelo Intrisano e Giovanni Capelli, possano valutare se ci siano delle convergenze programmatiche. Questo per non disperdere i voti e ad andare ad una sfida all’uno contro uno con Marco Dell’Isola che, pallottoliere alla mano, partirebbe con i favori del pronostico. Infatti ha dalla sua parte gran parte dei due dipartimenti di Ingegneria e anche una parte di Lettere.

La sfida di Intrisano e Capelli è anche a vent’anni di predominio degli ingegneri al timone dell’Università di Cassino. Da ingegneria proviene Betta, prima di lui ha governato 6 anni l’ingegner Attaianese e prima ancora per altri 8 anni l’ingegner Vigo. Dopo vent’anni è ancora un ingegnere a partire con i favori del pronostico. (Leggi qui Paolo Vigo: “Tutte le sfide che ho perso e con me l’intero territorio“).

Si vota a giugno. Forse

Non c’è ancora una data per quel che riguarda le elezioni: se il Covid non determinerà rinvii si dovrebbe andare alle urne entro la prima metà di giugno. Ciò significa che tra un mese le candidature dovranno essere ufficializzate, per questo le prossime settimane si annunciano decisive.

 

L’Aula Magna dell’Unicas

Il rettore Giovanni Betta non pronuncia parola in merito alla campagna elettorale. Ad oggi appare impegnato solo per organizzare la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico: doveva tenersi a gennaio, ma l’impennata dei contagi non lo ha permesso. Il rettore ha atteso fino all’ultimo, ma adesso sembra costretto ad arrendersi a non poter dare l’ultimo “abbraccio” in presenza alla comunità accademica. La cerimonia si terrà con molta probabilità a maggio: accesso consentito a poche persone nell’Aula Magna e poi la diretta su una piattaforma online. 

Piattaforme che l’Unicas ha ben imparato a conoscere erogando in una anno migliaia di ore di didattica a distanza e “sfornando” centinaia di laureati. Perchè, nonostante la pandemia, come ama dire Giovanni Betta, “Unicas non si ferma”. E da lunedì 12 aprile si torna in presenza con lezioni ed esami mentre i dipendenti tornano negli uffici.

Si prova a riassaporare un po’ di normalità.