Trenta posti di lavoro garantiti per combattere la crisi di camionisti

La crisi di camionisti specializzata colpirà il settore entro pochi anni. La Camera di Commercio a Frosinone sta sviluppando un piano: patente pagata e contratto italiano garantito.

Studi pagati e posto di lavoro garantito: la crisi si combatte così. Il piano è della Camera di Commercio di Frosinone e punta a combattere la crisi generazionale che sta colpendo il settore dell’autotrasporto. Sempre meno giovani vogliono mettersi al volante di un camion o di un bus, quasi nessuno intende fare l’Estero: le linee internazionali che prevedono lunghe trasferte.

È uno dei problemi sui quali la categoria sarà chiamata a confrontarsi nel mese di settembre al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di categoria. A quel tavolo parteciperà il presidente dell’ente camerale Marcello Pigliacelli nella veste di capo delegazione della Anita, la principale associazione di categoria (leggi qui La sfida per Marcello: guiderà la delegazione per rifare il Contratto).

Se si farà in tempo, a quel Tavolo verrà presentata l’iniziativa che Frosinone sta mettendo a punto. Prevede di creare tra i 20 ed i 30 nuovi posti di lavoro, aperti per la prima volta non soltanto ai giovani ma anche ai lavoratori dell’Area di Crisi complessa che hanno perso il posto con la chiusura di Vdc o di altre fabbriche nell’indotto oppure altre realtà industriali.

L’Ente Camerale ha creato un team di attori che sovvenzionerà i costi necessari al conseguimento della patente da autista professionista, fino al massimo livello. E garantirà il collocamento in una delle imprese del settore autotrasporto: camion, tir o bus. Con il contratto nazionale di categoria italiano.

I partner individuati da Camera di Commercio per sostenere i costi di Formazione sono alcune delle più grandi aziende di trasporto merci della provincia di Frosinone, la più grande azienda del territorio per il trasporto persone, Unindustria con la sua società di lavoro interinale Orienta SpA che metterà una fiche importante così come tutte le altre aziende coinvolte.

Il progetto va a superare il piano nazionale di formazione degli autisti che puntava a creare duemila nuovi professionisti dell’autotrasporto su gomma ma è riuscito a formarne solo 200. Il piano sviluppato da Frosinone supera quello nazionale perché individua un percorso certo di sbocco professionale: in altre parole chi inizia la formazione e consegue la patente da professionista ha già la certezza che andrà a lavorare in una delle principali aziende del settore in provincia di Frosinone. Elemento che mancava al progetto nazionale, in quanto si fermava alla formazione, lasciando l’autista neo patentato il compito di trovarsi una collocazione.

Il problema del ricambio generazionale nell’autotrasporto sta colpendo tutte le province italiane. Frosinone in modo particolare perché è stata a lungo la prima in Italia per numero di addetti. Anche su questo tema si consumò la clamorosa rottura che nel 2017 portò Pigliacelli a lasciare la principale associazione di categoria dell’Autotrasporto, Anita. Sostenendo che la bozza del nuovo contratto non tutelava abbastanza gli italiani con la formazione di nuovi camionisti ma favoriva l’acquisizione di manodopera straniera. (leggi qui Pigliacelli molla Anita: «Non condivido! Favorito chi usa gli stranieri in Italia»)

La rivista Uomini e Trasporti in occasione della fiera mondiale Transpotec 2019 ha illustrato i risultati di una ricerca condotta sui numeri ufficiali del Ministero dei Trasporti. In base al numero delle patenti e delle Carte di qualificazione dei conducenti (il certificato CQC) emerge che due autisti su tre hanno un’età superiore a 45 anni.

Il collasso del settore è dietro l’angolo. In Italia, riferisce il sito specializzato Trasporto Europa sono state conseguite 1,17 milioni di Cqc nel trasporto di merci o di persone. Il 63,4% dei titolari di Cqc ha un’età compresa tra 45 e 65 anni. Quasi la metà delle patenti sono in tasca ad ultra cinquantenni (45,8%), mentre i titolari sotto i quarant’anni sono meno si un quinto (18,1%).

Spostando la ricerca sui titolari di patenti superiori, emerge una situazione ancora più preoccupante. In Italia l’hanno conseguita 1,2 milioni di persone e la grande maggioranza (60%) ha più di cinquant’anni, mentre solo l’1,9% ha un’età compresa tra 18 e 29 anni. 

Al Transpotec il presidente dell’Unrae Franco Fenoglio ha detto che nei prossimi anni serviranno almeno 20mila autisti di camion, ma anche 5.000 meccanici nelle officine specializzate in veicoli industriali.

Frosinone vuole iniziare a formarli subito invece di dover pescare sui mercati esteri.

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