Go, stop, di nuovo go e ancora stop: ora riparte la fusione delle Camere di Commercio (di C. Trento)

Riparte il primo marzo l'iter per la fusione delle Camere di Commercio di Frosinone e Latina. Il ministro dello Sviluppo Economico ha firmato il decreto

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Accorpamento delle Camere di Commercio di Frosinone e Latina, ci siamo. Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha firmato il decreto per la ridefinizione delle circoscrizioni territoriali degli enti camerali.

In tutta Italia le Camere di Commercio passeranno da 95 a 60. Un’opportunità straordinaria per i territori del Basso Lazio, perché è evidente a tutti che in questo modo l’ ente camerale di Frosinone e Latina avrebbe un ruolo ed un “peso”  enorme. Sarebbe l’ottava Camera di Commercio in Italia, come ha spesso sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Frosinone Marcello Pigliacelli.

 

SI PARTE IL 1° MARZO

Il primo marzo il commissario ad acta Pietro Viscusi, segretario generale della Camera di Commercio di Latina, dovrà dare il via alle procedure di rinnovo che porteranno alla costituzione del nuovo ente del Basso Lazio.

Le procedure si concluderanno il 10 aprile, data entro la quale le associazioni dovranno presentare la loro “consistenza”, alla data del 31 dicembre 2017.

Prima dell’estate la nuova Camera di Commercio di Frosinone e Latina avrà dunque i suoi nuovi organi eletti.

 

GO, STOP, DI NUOVO GO E DI ANCORA STOP

Una procedura che era stata attivata anche negli anni passati (leggi qui Camera di Commercio con vista: Frosinone e Latina si fondono), poi però si era bloccata (leggi qui La guerra che ha fatto saltare la fusione tra le Camere di Commercio). Ma era ripartita con un primo provvedimento del ministro (leggi qui Il ministro ha firmato: ora parte la vera fusione delle Camere di Commercio). Che però era stato congelato per via di una sentenza nello scorso dicembre (leggi qui Camere di Commercio, abbiamo scherzato: la fusione per ora salta)

La Camera di Commercio di Frosinone aveva dato mandato al presidente Pigliacelli di concludere l’accorpamento con Latina. Poi la delibera fu ritirata perché analogo provvedimento non era arrivato dalla provincia pontina.

E se adesso è evidente che il ruolo delle associazioni di categoria e la mappa delle alleanze faranno la differenza sul fronte degli assetti, è altrettanto chiaro che per Frosinone e Latina le prospettive e le opportunità sono davvero senza precedenti.

Al 2015 la consistenza numerica (e di conseguenza economica) era molto forte: 124.252 imprese registrate, 56.388 della provincia di Frosinone (45,4%), 67.864 dell’ ente camerale di Latina (54,6%). In grado cioè di rappresentare il 16,8% del totale delle localizzazioni delle imprese del Lazio. Il patrimonio netto aggregato ammontava a circa 25 milioni di euro. La sede legale del nuovo ente camerale è prevista a Latina, quella secondaria a Frosinone.

Prevista un’ unica azienda speciale. È tutto scritto nel decreto firmato dal ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda. Il modello di ridefinizione delle circoscrizioni è quello disegnato da Unioncamere. Il modello di riferimento è quello tedesco.

 

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