Su Trisulti troppi misteri: il procuratore Coletta apre un’inchiesta

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La procura di Frosinone ha aperto un'inchiesta sull'affidamento della Certosa di Trisulti al DHI. Troppi misteri. La Digos alla rai in Via Teulada per acquisire documenti e video.

La procura della Repubblica di Frosinone ha aperto un’inchiesta sulla Certosa di Trisulti e sull’iter che ha portato il Ministero dei Beni Culturali ad assegnarne la gestione al Dignitatis Humanae Institute di Benjamin Harnwell. I dubbi erano stati sollevati con le due manifestazioni organizzate da fedeli ed organizzazioni laiche nei mesi scorsi. Protestavano contro il progetto per la realizzazione di due scuole all’interno della Certosa del 1200: una di natura religiosa, per la destra cattolica e l’altra di natura politica destinata ai futuri leader sovranisti. (leggi qui A Trisulti il quartier generale del piano per portare i Populisti nel Vaticano). Sospetti talmente concreti da indurre l’onorevole Fratoianni a presentare un’interrogazione parlamentare: a seguito della quale è scattata un’ispezione e la settimana scorsa è partito l’iter di revoca dell’assegnazione della Certosa. (leggi qui I gladiatori di Bannon via da Trisulti. Harnwell: “Raglio della sinistra”)

L’apertura dell’indagine coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Adolfo Coletta è rimasta segreta fino a venerdì. A rivelarne l’esistenza è stata l’associazione Articolo 21 dopo che la Digos è andata ad acquisire una copia del video trasmesso dalla trasmissione Rai Report che elencava tutte le stranezze collegate all’assegnazione della Certosa.

Il funzionario della Digos si è presentato venerdì mattina negli studi Rai di Via Teulada. Alla Security all’ingresso ha spiegato di dover eseguire un mandato di perquisizione per la puntata del 29 aprile di Report, la trasmissione cult lanciata da Milena Gabanelli e ora guidata da Sigfrido Ranucci.

Al funzionario, l’esperto sostituto procuratore di Frosinone aveva chiesto di acquisire il servizio ed ogni documento ad esso connesso, utilizzati dall’inviato Giorgio Mottola per realizzare l’inchiesta “Tu vuo’ fa’ l’ americano” (guarda qui il video di Report). Inchiesta giornalistica in cui si segnalavano le anomalie presenti nelle carte depositate al Ministero dei Beni Culturali (dove è stata effettuata analoga acquisizione) per affidare in concessione la gestione del monastero duecentesco al Dignitas Humanae Institute finanziato dall’ex guru del presidente Usa Donald Trump, Steve Bannon. Che lì avrebbe voluto installare la sua scuola di politica sovranista. (leggi qui A casa di Bannon: «A Trisulti formerò gli agenti del populismo»).

«Un interesse curioso, questo di Digos e magistrati – denuncia l’ associazione Articolo 21innanzitutto non hanno prelevato alcun documento (ma solo il filmato, ndr) anche perché Report non li conserva in Via Teulada per proteggere le sue fonti. E peraltro i documenti erano tutti scaricabili dal sito del Ministero, in quanto relativi a un bando pubblico».

Il dubbio di Articolo 21 è che l’inchiesta del dottor Adolfo Coletta non riguardi solo l’affidamento della Certosa al DHI. Ma che sotto ci sia molto altro. E molto più pesante.

Nell’inchiesta di Mottola, infatti, si ricostruiva anche il rapporto tra Steve Bannon e Matteo Salvini, stretto grazie alla mediazione di Federico Arata (che il numero 2 della Lega Giancarlo Giorgetti voleva a Palazzo Chigi), figlio di Franco Arata, consigliere del Carroccio per le questioni energetiche. Ora indagato per una presunta mazzetta da 30mila finita all’ex sottosegretario Armando Siri.

Non solo. Si raccontava pure il giro di raccomandazioni e lettere indirizzate a papa Bergoglio con cui alti prelati avrebbero perorato la causa del Dignitatis Humanae Institute, descritto come un sodalizio ispirato ai principi francescani. (guarda qui “Quando Arata jr presentò Steve Bannon a Salvini“). In realtà, dietro a quell’affidamento c’è stata una guerra tra due ‘sensibilità’ della chiesa: raccontata da Alessioporcu.it (leggi qui La guerra tra destra populista e sinistra migrazionista all’ombra di Trisulti)

«In pratica, il lupo veniva dipinto da agnello» conclude l’ associazione per la libertà di stampa. Per la quale siamo di fronte ad «Una storia oscura che il giornalismo investigativo di Report ha contribuito a svelare. Infastidendo forse qualcuno».

Sulla revoca della concessione ci sarà una battaglia giudiziaria. Lo ha detto con chiarezza Benjamin Harnwell, fondatore del Dignitatis Institute finanziato dall’ex stratega di Trump. L’altro giorno ha annunciato il ricorso in ogni sede giudiziaria. Ed ha bollato l’iniziativa come un ‘raglio dei marxisti‘ accusando il governo Conte di essersi piegato alla sinistra. «Ci batteremo – ha detto – contro queste manovre illegittime e con ogni risorsa». (leggi qui I gladiatori di Bannon via da Trisulti. Harnwell: “Raglio della sinistra”).

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