Trisulti, la quinta colonna contro il Dragone cinese

Steve Bannon ha la sua testa di ponte in Ciociaria per affilare le baionette del sovranismo. Critica l'Italia ma dall'Italia vuole lanciare la sfida. E lo fa nei giorni in cui il Vaticano chiede la testa di padre Enzo Bianchi.

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Quando hai dalla tua parte la legge, tutto si compie. Perché in quel momento puoi gridare ancora più forte che dalla tua parte c’era già dio, Il dio che ti dà ragione e benedice le tue battaglie. Con merito doppio, in punto di diritto e in diritto di Verità Assoluta. E Benjamin Harnwell, vincitore in Ciociaria, lo ha capito benissimo. Tanto bene che all’indomani della sentenza del Tar che gli ‘riconsegna’ la Certosa di Trisulti ha subito annunciato l’avvio dei corsi avanzati di sovranismo che lo avevano messo al centro della bufera. Quelli con cui creare i nuovi gladiatori delle teorie giudaico – cristiane, gli scribi della destra ultracattolica. Tutto in concausa aristotelica, con il carburante aggiuntivo della globalizzazione. (leggi qui Troppo tardi, nessuna prova: il Tar lascia la Certosa di Trisulti ai sovranisti).

Non invocano un dio a benedire la loro causa, non si appellano ad una Giustizia celeste i suoi avversari. Si rivolgono ad una magistratura terrena per dimostrare le loro ragioni. È una magistratura di appello, il Consiglio di Stato, alla quale ora bussano il Ministero dei Beni Culturali e le undici associazioni culturali che non hanno visto accolte le loro tesi dai giudici del Tar. Sono Comunità Solidali, Amici del Cammino di San Benedetto, Associazione GottifredoAlle Origini del Cammino di San BenedettoClub Alpino Italiano Sezione di Alatri, De Rerum Natura, il Gal Gruppo di Azione Locale Versante Laziale del Parco Nazionale di Abruzzo, Circolo Legambiente il Cigno di Frosinone, Fondazione L’AbbadiaRes CiociariaSylvatica.

Il Piano di Responsabilità sociale

La Certosa di Trisulti Foto © Pasquale Paolino

Le undici associazioni hanno annunciato che continueranno a restare in campo. E ad opporsi all’affitto della millenaria Certosa al Dignitatis Humanae Institute presieduto da Harnwell e ‘benedetto’ economicamente da Steve Bannon, il guru dell’ultradestra americana, portatore di posizioni talmente ortodosse da imabarazzare il presidente Donald Trump e convincerlo ad allontanare il suo consulente.

Hanno accolto “con soddisfazione la decisione del Mibact di ricorrere al Consiglio di Stato per ribaltare la sentenza del Tar di Latina, che il 26 Maggio ha riconosciuto a DHI il diritto di rimanere all’interno della Certosa. Così come abbiamo appreso con senso di giustizia che la Corte dei Conti vigila con attenzione sui beni patrimonio dello Stato, avendo citato in giudizio Benjamin Harnwell per mancato pagamento del canone”.

Quella sentenza però li ha tagliati fuori. Ha dichiarato le Associazioni “soggetto non ammissibile” nel processo. “Indipendentemente da ciò che è dichiarato nel dispositivo, la nostra posizione resta ferma e siamo quindi assolutamente fiduciose che l’ultima parola non sia ancora stata scritta”.

Per le undici associazioni restano due dati di fatto concreti e tangibili: ci sarà un ricorso al Consiglio di Stato “per ricostituire una situazione di legittimità e c’è sul territorio un Soggetto plurale e trasversale pronto a mettere in campo tutte le azioni che si renderanno necessarie affinché ciò accada”. 

Assicurano che continueranno con le azioni di moral suasion per “sollevare il velo su una vicenda dai contorni poco chiari e dai risvolti internazionali. È’ una questione di rappresentanza civica”. La sfida ora è questa, ed è “una sfida inusuale per il nostro territorio: una grande opera di riappropriazione di un Bene Comune che passi attraverso la responsabilità sociale di tanti.

La sfida sovranista

Steve Bannon – Foto Imagoeconomica – Rocco Pettini

Sull’altro fronte, non perdono tempo ed aprono le iscrizioni ai loro corsi gli ultracattolici, quelli che a Trisulti stavano mettendo insieme la fronda dei cardinali che vedono la Chiesa in una maniera meno progressista di Papa Francesco. (leggi qui Da Trisulti passa il riscatto dei ratzingeriani). Un’operazione che rischiava di prestarsi a troppe strumentalizzazioni, al punto che c’è stata qualche defezione. (La figura più autorevole tra quei cardinali si dimette. (leggi qui: Perché né Trisulti né la marcia c’entrano con le dimissioni del cardinale).

Benjamin Harnwell lo aveva annunciato ad Alessioporcu.it pochi minuti dopo la sentenza: dal primo giugno via alle iscrizioni e dal primo luglio via ai corsi, magari da remoto visto che Covid ancora fa paura. Tuttavia la sentenza del Tar di Latina fa anche un’altra cosa: compone lo scenario ideale su cui Bannon puo’ di nuovo innestare il suo mantra. Per lui la Cina è il nemico e il mondo è in guerra. Un mondo manicheo dove non c’è spazio per le mezze misure, dove i buoni sono i giudaico-cristiani e i cattivi sono quelli che in questi giorni hanno tarpato le ali ad Hong Kong. E messo la mordacchia alla finanza mondiale.

Trisulti capitale dei gladiatori

Steve Bannon Foto © Imagoeconomica

Trisulti si prepara a diventare l’università della destra sovranista mondiale. Nella quale forgiare i nuovi leader. «Speriamo che gli studenti possano recarsi di persona al monastero per la primavera del 2021, ma dipenderà da un’eventuale seconda ondata di contagi» dice Bannon al Corriere della Sera.

Un’idea venuta ad Harnwell quando venne impedito a Rocco Buttiglione di diventare ministro europeo per via delle sue idee in materia di omosessualità ed adozioni. (qui trovi tutto A Trisulti il quartier generale del piano per portare i Populisti nel Vaticano))

Le aule della Certosa sono aperte «a persone di ogni gruppo etnico e religione. Non vogliamo convertirli alla fede giudaico-cristiana ma diffonderne i capisaldi. L’ho predicato per due anni girando l’Europa ed è più pressante che mai nella settimana in cui il Partito Comunista Cinese reprime le libertà di Hong Kong. All’orizzonte si addensano nubi di guerra. L’Europa deve capire che siamo di nuovo nel 1938».

L’Italia e i suoi “veri guai”

La Certosa di Trisulti

Bannon invoca gli spettri del 1938 e capovolge così molto sottilmente il concetto per cui il sovranismo sia solo l’ultimo cappotto dell’ultradestra. Perché nel ‘38 i cattivi erano proprio di destra. Stemperando il contenitore ideologico della sua operazione. Ne fa una questione di puntiglio etico mondiale. Etico e tecnico, dato che non lesina critiche all’Italia, accusata di avere ben altri guai che Covid. Per Bannon, sul pezzo ma un po’ scontatuccio, i nostri guai sono la corruzione della politica e lo sfascio dell’economia.

Quindi ci va giù pesantissimo anche con il Vaticano, il che denota sottigliezza assoluta a vedere chi lo regge. «Un pozzo nero di corruzione e dissolutezza» da cui prendere le distanze. Così lo ha definito Bannon in un’intervista al Corriere della Sera. A quel punto si gioca la carta collaudatissima dell’omosessualità clericale, minacciando di farci un film e mettendo fuori gioco il suo ex supporter cardinale Raymond Burke.

Siri e Marechal, i compagni di crociata

Da pazzi o da profeti, e Bannon qui cala l’asso, facendo capire che pur a fronte della peggiore delle situazioni economiche e legislative lui qui deve restarci. A fare rete con Armando Siri e il petainista Claude Marechal. Come un eroe impavido. Come un soldato di Cristo che sceglie la trincea. O come uno che ha vinto una causa in una terra da evangelizzare di nuovo nel nome della Causa con cui evangelizzare il mondo intero.

E da Trisulti, per ora, ma solo per ora, è tutto.